In passato ritenevo -a torto- che il comunismo fosse una specie di “infezione esogena”, così come anche Churchill lo definì -a torto- una “pestilenza”: cioè qualcosa che ti salta addosso, che ti aggredisce dall’esterno.

Sbagliavo. Il comunismo invero è una degenerazione del pensiero occidentale. Il comunismo è una degenerazione nostra. Il comunismo è una “affezione endogena”.

Chi di noi non ha un parente, un amico, un collega, un compagno di scuola, un vicino di casa, un cliente, un fornitore, un insegnante, un conoscente, più o meno “de sinistra” ?

Mica sono tutti degli alieni. Sono dei nostri. Siamo “noi”.

Il comunismo, nato in Occidente, prese piede in Russia (parte dell’Occidente) poiché quella società era particolarmente predisposta ad esso dalla preesistente tirannia zarista, della quale i comunisti furono degni epigoni e continuatori.

Poi si diffuse nel mondo… .

Il comunismo non fu una filosofia, né una tecnica economica più o meno perfezionata (i risultati li abbiamo visti...) né un sistema per regolare i rapporti tra le componenti di una data società.

Nossignori: il comunismo fu una associazione criminale di menti occidentali borghesi dispotiche, volta alla conquista e al mantenimento del potere attraverso una suggestione massificata di tipo religioso e mediante l’uso spregiudicato della forza.

Il comunismo ebbe un certo successo, per un certo tempo, essenzialmente nei panni di “religione”.

Una “religione” che peraltro nella pratica poco aveva a che fare con coloro che ne posero le basi teoriche (stavo per scrivere “teologiche”… .). Tant’è.

In Italia ha avuto un certo successo. Purtroppo.

Oggi il comunismo è morto, seppellitosi con tanti, troppi errori e delitti, ma tanti, troppi comunisti sono purtroppo ancora vivi. Vivi e attivi. Vivi e sofferenti di quella squallida, penosa, pericolosa demenza senile chiamata “catto-comunismo”.

E coloro, consapevoli del fallimento epocale e generale della loro ideologia/religione, odiano se stessi e amano chi li distruggerà; bramano di annientare quel che non furono capaci di trasformare, e che al massimo furono capaci di corrompere.

Il “comunismo”… ovvero il “catto-comunismo” nelle sue attuali metastasi dai nomi equivoci (“PRC”, “PDS”, “DS”, “PD”, “SEL” etc etc ) rappresentate da troppe persone discutibili, e italianissime (i vari “progressisti” D’Alema, Bindi, Fassino, Boldrini, Prodi, Vendola, Letta, Bonino, Angius, Monti, Rizzo, Amato, Bertinotti, Finocchiaro, Renzi, Napolitano, etc etc …) ancorché cafone imitatrici di pessimi esempi stranieri seppure occidentali, il “comunismo” fu ed è la nostra metà oscura.

L’islamismo (incoraggiati dall’ignoranza e dall’indifferenza complice dei tanti cittadini i quali persistono a seguirli) che i catto-comunisti ancora illegittimamente al potere irresponsabilmente corteggiano scherzando col fuoco, illudendosi di poterlo trattare a proprio uso e consumo, …l’islamismo che ci sta invadendo annienterà il catto-comunismo.

Rimane (poco ma meglio di niente) la speranza che il legittimo furore “islamo-fobico” nutrito dalle persone ancora libere e consapevoli, non più disposte a inchini e passate indenni attraverso questi tristi tempi di pubblica follia, riusciranno a liberarci dall’islamismo.