Con i barconi arrivano da noi anche degli assassini. Non è peraltro una novità.

Guarda caso anche stavolta gli assassini risultano musulmani e le vittime risultano cristiani.

Ripropongo la domanda -difficile- ma alla quale non si sfugge, e allora: quelli che hanno fatto annegare alcuni “compagni di viaggio” erano musulmani VERI o musulmani FALSI ?

È legittimo domandarlo. Attendo (invano?) chiarimenti, magari da qualche esperto in materia.

(E se fossero stati dei cristiani a gettare in pasto agli squali un musulmano? Che direbbero i “progressisti” nostrani?)

Caso mai qualcuno non l’avesse ancora inteso = ne abbiamo abbastanza del “politicamente corretto”, ne abbiamo abbastanza del silenzio ipocrita della maggior parte dei politicanti in Occidente sulla minaccia islamica, ne abbiamo abbastanza di sentire la litania che l’islam è una “religione di pace” = se quelli che hanno gettato in mare dei compagni di viaggio per giunta finiranno nelle nostre galere (mantenuti a nostre spese, ma forse soltanto per breve tempo: dalla galera usciranno ben presto…) si confermerà semplicemente che stiamo subendo una vera e propria aggressione di vasta portata, o meglio stiamo subendo una guerra.

Sono arrivati qui altri assassini.

E tutti noi siamo le potenziali vittime.

Lanciare verso un altro Paese ondate di disperati bisognosi, buoni a nulla e pronti a tutto, talvolta gravemente ammalati, inassimilabili per evidenti motivi socio-culturali, e non di rado dichiaratamente ostili: chiunque li lanci, da qualsiasi parte essi provengano = rappresenta e costituisce un atto di GUERRA.

Guerra atipica, ma sempre guerra. Inoltre, a valutare le dichiarazioni di coloro che io considero islamici “VERI” cioè “ISIS” e altri capi islamisti (più e meno contemporanei), tale guerra è stata premeditata e regolarmente dichiarata. Si veda la dottrina coranica in proposito. E non vi è distinzione tra “sunniti” e “sciiti” = ambedue tali fazioni si comportano verso il resto del mondo (cioè verso di noi) allo stesso modo.

Ci aggrediscono per imporsi. Con tattiche differenti, ma con identico, sinergico scopo strategico.

Il punto è che da noi la maggioranza pare non se ne renda ancora conto. Noi insistiamo a segnalare ed evidenziare il problema. Tuttavia la gravità della situazione non viene collettivamente ancora bene percepita.

E ovviamente, irresponsabilmente, non si predispongono le indispensabili contromisure.

Ai “multiculturalisti”, ai “buonisti”, ai “relativisti”, ai “progressisti”, e -lasciatemelo dire- anche agli indifferenti e ai codardi rivolgo l’ennesima ammonizione:

guardate bene cosa accade nei principali Paesi islamici: donne, omosessuali, apostati, cristiani, ebrei, induisti, atei, dissidenti, … sono, in quanto tali, trattati come esseri inferiori. Sono discriminati, perseguitati, aggrediti, assassinati.

Se l’ennesimo crimine commesso da musulmani a danno di cristiani risveglierà davvero l’attenzione generale e solleverà abbastanza sdegno, determinando adeguate reazioni pubbliche di legittima difesa, ebbene quei poveracci non saranno morti invano.

Nulla di male c’è nel volere difendere la propria civiltà e la propria libertà. E ovviamente la propria sicurezza ed incolumità.

Ne abbiamo abbastanza di essere invasi dai musulmani.

Ne abbiamo abbastanza di delitti commessi in nome dell’islam.

Qual è il più importante “servizio sociale” che le Istituzioni di un Paese libero, civile e moderno devono garantire ai cittadini?

Oggi come oggi, ferma restando la priorità dei pressanti problemi economici, il più importante servizio sociale -non delegabile a spontanee, estemporanee iniziative private- è la vigorosa difesa della civiltà, della libertà e della sicurezza che abbiamo ereditate.