Le ripetizioni giovano: confortano i sostenitori e imprimono nella memoria dei nemici la consapevolezza che noi non cediamo. E riflettete = in tutte le sfide, i risultati migliori generalmente li raggiungono quelli che sono tenaci e pignoli, che tornano più volte sul tema, che perfezionano, che studiano a fondo i problemi (gli avversari), che “affilano ogni giorno le proprie lame”… .
In tutte le sfide conta anzitutto la virtù, mentre la buona fortuna -ancorché utile aiuto- talvolta si riprende ciò che ha donato… 
 
Di fronte alla sfida dell'aggressione islamica che ci affronta:
i politicanti catto-comunisti sedicenti “laici” insistono nel consentire (la grottesca “consulta islamica” istituita dal ministero dell'Interno, i comici “patti di cittadinanza” sollecitati da alcuni sindaci fifo-musulmani, etc. etc.) pubblici e inammissibili favori e privilegi agli islamici;
le femministe “relativiste” persistono nel loro vergognoso silenzio circa le violenze sulle donne da parte degli islamici;
le associazioni di omosessuali ignorano come gli omosessuali e le lesbiche vengono trattati nei paesi islamici;
i gruppi di “volontariato sociale” incoraggiano e soddisfano in ogni modo le pretese arroganti e ingiustificate dei “rifugiati” islamici;
i giornalisti “multiculturalisti” minimizzano o giustificano con pretesti capziosi ogni evidente incompatibilità della nostra civiltà con gli islamici;
gli intellettuali “progressisti”, anziché deplorare severamente coloro che le commettono, offendono tacciandoli di “razzismo” (cosa c’entrano le “razze” con l’islam?) coloro che denunciano coraggiosamente le barbarie commesse dagli islamici;
le gerarchie ecclesiastiche di varie confessioni cristiane, anziché mettere in guardia i fedeli, continuano, sfidando il ridicolo, a tentare un impossibile dialogo e a chiamare “fratelli” gli islamici… .
 
L’islam vero si sta introducendo come corpo estraneo nel nostro tessuto sociale per corromperlo e snaturarlo in modo irreversibile; circondato o meglio accolto, favoreggiato da avidità, da indifferenza, da paura. E badate = dove l’islam vero arriva, le civiltà regrediscono e rischiano di morire.
 
Per ciò che riguarda me, al contrario della gran massa dei coetanei, a venti anni anziché “incendiario” fui “pompiere”; a sessanta anziché “pompiere” sono “incendiario” ma assicuro che tanto ebbi allora, quanto ora ho, buoni motivi per essere leggermente anticonformista. Per cantare fuori dal coro. Per pensare da vero aristocratico e scrivere e agire da vero cittadino.
Sono consapevole: noi di “Contro-Jihad” siamo pochi…i classici “rari nantes in gurgite vasto”. Siamo come noci che tentano di fare grippare gli ingranaggi di un “motore” che marcia e procede apparentemente ben lubrificato e inesorabile, su un terreno già spianato dal “pensiero debole” nel campo avversario.
Le ripetizioni giovano: stiamo come tra le chele dello schiaccia-noci: quella del codardo conformismo catto-comunista e quella della barbara aggressione islamica che agiscono in odiosa sinergia.
Noi accettiamo la sfida. E ricordate = siamo noci durissime da schiacciare.