Oggigiorno, i media, ci tempestano di notizie relative a violenze, abusi, atti vandalici, bullismo etc… dove i protagonisti sono perlopiù giovani, se non addirittura adolescenti e-o preadolescenti . bene, la genesi del comportamento aggressivo, è argomento ampiamente discusso fra gli espetti del settore.

La violenza non avviene senza contesta di riferimento. Si sviluppa nell’infanzia e di solito progredisce nell’età adulta.  Le variabili da considerare sono molte, tra cui quelle psicologiche, economiche e sociali.  Sin dall’età di 18 mesi i bambini, in situazioni di frustrazione, iniziano a colpire, spingere e lanciare oggetti. Un numero elevato di bambini (quasi il 75 %) che hanno mostrato problemi di condotta aggressiva nella prima infanzia rimarrebbero tendenzialmente aggressivi. Un intervento d’elezione sarebbe quello di favorire in età precoce lo sviluppo di abilità che possono ridurre la necessità di agire in maniera violenta nel loro ambiente. Una modalità interessante, a tal riguardo, è quella di affiancare, all’importantissimo e basilare tempo del gioco libero, lo sviluppo di attività di gioco strutturate che promuovono in tutti i bambini empatia, abilità sociali e rafforzano l’autostima.

I bambini di oggi sono gli adulti di domani. Aiutiamoli a crescere privi di aggressività malsana.

La vita caotica e frenetica che la società propina agli adulti, molto spesso non consente di essere genitori a tutto tondo. Ma, ciononostante, non lasciamo i nostri bimbi davanti i videogames, i pc e la televisione che è ladra di tempo e seva infedele come sosteneva Karl Popper. La sinergia che la famiglia può creare con tutte le agenzie educative è fondamentale per lo sviluppo psico-fisico dei bimbi, germoglio della nostra società.

Gli adolescenti non sono “vandali” o “bulli” per natura ma possono diventarlo. Pertanto, diamo ai nostri bambini una buona società e una sana educazione, voltaall’empatia, all’ascolto e alla correttezza.

L’adolescenza è l’età dei mutamenti. Si passa dallo status di bambini allo status di adulti. E, come tutti i cambiamenti, suscita paura e ansia. L’adolescenza è paragonabile alla primavera. È l’età in cui sboccerà tutto ciò che è stato seminato dai genitori nel proprio figlio. Se la semina è avvenuta con cura, fiducia, rispetto e amore, la fioritura non porterà molte ostilità. È importante che i ragazzi portino dentro di loro la convinzione di essere protetti ed amati nella libertà di non essere manipolati.

George Eliot scrisse “ I bambini sono il simbolo dell’eterno matrimonio tra Amore e Dovere.”

Bene, facciamoci spingere dal sentimento più travolgente quale è l’Amore e dal senso del Dovere per far crescere la società del futuro.

Solo così, forse, potremo pensare di essere stati come diceva S. Giovanni Bosco “onesti cittadini e buoni cristiani”.