Cari amici, oggi gli italiani devono essere orgogliosi del fatto che un nostro giovane connazionale, Alessio Figalli di 34 anni, è stato insignito della «Medaglia Fields», il maggiore riconoscimento mondiale per la Matematica, pari al “Nobel per la Matematica”. Si tratta del più prestigioso premio internazionale relativo alla Matematica e viene assegnato ogni quattro anni. 

Figalli è nato a Roma il 2 aprile 1984, ha studiato al liceo classico Vivona, nel 2002 è stato ammesso alla Scuola Normale di Pisa, dove si è laureato in meno di quattro anni, contro i cinque previsti dal piano di studio, seguito da Luigi Ambrosio, docente di Analisi matematica, con il quale ha conseguito il dottorato di ricerca nell'ottobre 2007, in un solo anno, svolgendo il secondo semestre del corso di perfezionamento presso l'École Normale Supérieure di Lione. Nel 2008 ha avuto la docenza all'École Polytechnique di Parigi e nel 2009 nell'Università del Texas ad Austin, dove nel 2011 è diventato professore ordinario. Dal 2016 insegna nel Politecnico di Zurigo.

Figalli è stato premiato per le ricerche nella teoria del trasporto ottimale, che si occupa del modo più economico per trasportare oggetti da un luogo a un altro, e agli studi sulle equazioni a derivate parziali e sulla probabilità. 

Il Presidente del Politecnico di Zurigo, Lino Guzzella, anche lui di origine italiana e con cittadinanza italiana e svizzera, ha espresso immensa soddisfazione: «Sono orgoglioso che un ricercatore del Politecnico di Zurigo abbia ottenuto uno dei riconoscimenti accademici più prestigiosi. Conosco Alessio Figalli come un matematico estremamente creativo e una persona aperta e comunicativa. Sono convinto che sia una personalità importante non solo per il nostro insegnamento e la nostra ricerca al Politecnico di Zurigo, ma anche per la Svizzera come piattaforma di ricerca. Può inoltre avere un grande impatto come ambasciatore per la Matematica».

Cari amici, è un orgoglio che degli italiani di talento vengano apprezzati, valorizzati e premiati nel mondo. Saremmo ancor più orgogliosi se questi nostri figli di talento potessero essere apprezzati, valorizzati e premiati in Italia. Figalli è l'ennesima conferma che l'Italia dispone di un patrimonio umano inestimabile, perché la creatività degli italiani in ogni scibile del sapere è ineguagliabile. È una immensa perdita il fatto che questo patrimonio umano non venga messo al servizio dell'Italia per accrescere il nostro sviluppo e perseguire il bene degli italiani. Abbiamo dei geni che nascono in Italia, vengono istruiti in Italia, ma sono costretti a emigrare perché in Italia si investe poco o nulla nella Ricerca scientifica e più in generale nell'Istruzione. Il Governo intervenga al più presto per fermare la «fuga di cervelli» italiani e per porre fine al crimine della perdita di un patrimonio umano che, se adeguatamente valorizzato unitamente al patrimonio ambientale e al patrimonio culturale, potrebbe fare dell'Italia il Paese numero 1 al mondo per la qualità della vita.