I ricchi ce la fanno ad evadere, i poveri si suicidano. Il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua fa pagare agli altri le tasse per avere i rimborsi all’ospedale dove lui è direttore generale!

Avendo capito che il sistema fiscale italiano è tra i più alti del mondo, molti artisti, attori o sportivi di fama mondiale evadono il fisco. L’agenzia Adnkronos scrive: “Confermata l’evasione fiscale del cantante Tiziano Ferro per circa 3 milioni di euro. La decisione arriva dalla commissione Tributaria regionale che ha respinto il ricorso del cantante confermando così le sentenze di primo grado. Il cantautore è accusato di aver evaso le tasse nel periodo in cui risultava residente in Gran Bretagna, ossia fra il 2006 e il 2008. In sostanza, il cambio di residenza all'estero è stato giudicato fittizio in quanto il cantante, in quel periodo, risultava essere troppo presente in Italia”.

Così aveva fatto anche Valentino Rossi, evadendo il fisco per 25 milioni di euro, dovuto per gli anni 2000-2004. Ma secondo il sito Contribuenti. It. A Valentino Rossi si aggiunge una lunga lista di sportivi accusati di aver evaso il fisco: tra questi Diego Armando Maradona, con oltre 30 milioni di euro, Loris Capirossi con 9 milioni, Alberto Tomba, Max Biaggi, il tennista Andrea Gaudenzi, il pilota Nicola Larini, Pierfrancesco Chili (moto) e il ciclista Mario Cipollini. 

Lo stesso Tiziano Ferro, si trova in buona compagnia della rappresentanza della categoria anche dai nostri famosissimi musicisti di fama mondiale, come Luciano Pavarotti e Andrea Bocelli, che finirono sotto inchiesta per evasione fiscale quando avevano la residenza all’estero.

Il cambio della residenza era vista come una probabile via di salvezza dal fisco anche da molti attori come Ornella Muti, Maria Grazia Cucinotta,  Monica Bellucci, la conduttrice televisiva Rosanna Lambertucci, i piloti Michele Alboreto, Alessandro Nannini e Max Biaggi.

Evadono, per non vedere mangiato tutto, da un sistema che poi le tasse li usa nelle peggiore dei modi. Si cerca anche di corrompere gli addetti delle istituzioni responsabili delle riscossioni delle tasse come è successo a ottobre dell’anno scorso, a Pesaro, dove il capo ufficio controlli della Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, Piero Micheli, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per concussione e corruzione. Avrebbe ottenuto “utilità” da un’azienda mobiliera per ammorbidire i controlli su un’evasione da 50-60 milioni di euro.

Tasse altissime che istigano al suicidio le persone oneste che hanno investito tutta la vita, nelle loro aziende o lavoratori dipendenti che non vedono via d’ uscita dopo aver perso il lavoro. Sono queste le persone che non possono cambiare la residenza per salvarsi da un sistema fiscale, che ha dirigenti come Antonio Mastrapasqua, il presidente dell’Inps, che ha anche altri 25 incarichi e guadagna 1,2 milioni l’anno, un clamoroso conflitto di interessi! Basta vedere la lista degli incarichi: uno che come Mastrapasqua è vicepresidente di Equitalia, non può essere anche consigliere di tante aziende private!  Nell’inchiesta avviata dalla Procura di Roma, Mastrapasqua è indagato per aver “gonfiato” le cartelle per portare a casa maggiori rimborsi all’ospedale Israelita, di cui è direttore generale. Si parla di 85 milioni di euro “sotto inchiesta”.  Si crede al di sopra di tutti e di tutto: gli altri pagano e loro si mangiano tutto!