Il sociologo ed economista Gunnar Heinsohn, che insegna presso la scuola Nato, ha spiegato cosa sta per accadere ai cittadini europei e soprattutto alle cittadine.

Diceva la buonanima di Chesterton: verrà il giorno in cui dovremo combattere con le spade per affermare che le foglie in estate sono verdi, cioè per affermare le verità più ovvie. Heinsohn è uno di quelli che hanno il coraggio della verità e della logica e fa un’analisi intelligente e logica delle motivazioni che spingono i cosiddetti profughi (al 90 per cento giovani maschi) a lasciare la Siria e gli altri Paesi islamici: la carenza di donne. La loro, dice in sostanza, è un jihad sessuale.

La società occidentale si basa sul matrimonio monogamo, questo la rende equilibrata e pacifica: ogni uomo "ottiene" la sua donna. Nelle società islamiche non è così, vige la poligamia: il maschio dominante (per qualsiasi motivo, ricchezza o brutalità) prende più mogli. Questo restringe la quantità di donne a disposizione, lasciando orde di maschi islamici in quella che Heinsohn definisce "modalità caccia-e-saccheggio permanente".

Le vostre donne saranno le nostre puttane e i vostri figli i nostri schiavi, hanno detto quei simpatici mascalzoncelli del Califfato.
Alla televisione i medici di "Medici senza frontiere" che soccorrono i profughi della Costa d'Avorio e del Senegal, ci spiegano che sono in fuga dalla guerra. Quale? Ci spiegano i suddetti medici che un profugo su 4 muore in mare. La statistica è falsa per i migranti islamici, probabilmente vera per quelli cristiani, buttati in mare dai barconi. La percentuale corretta è molto più bassa e soprattutto è infinitamente più bassa della percentuale di morti che darebbe una guerra di conquista tradizionale.

Tra vent'anni avremo la guerra civile per le strade grazie agli utili idioti, grazie al tradimento di tutti i poteri forti, incluso il tizio vestito di bianco che sta a Santa Marta. 
La guerra la vinceremo. 
Sarà terrificante, ma la vinceremo. La vinceremo perché alla fine ci ricorderemo chi siamo.