Sono sempre più numerose le critiche che vengono mosse all’austerity, al fiscal compact ed alla follia del pareggio di bilancio imposte agli stati del Sud –Europa dalla “troika”.

E’ di qualche giorno fa il rapporto di Mediobanca che delinea per l’Italia un quadro tutt’altro che tranquillizzante. Infatti, l’analista di Mediobanca, Antonio Guglielmi, ha espresso forti preoccupazioni per la tenuta generale dei conti del nostro Paese.

In una intervista al The Telegraph, l’analista ha affermato che il tempo per l’Italia sta per scadere:

La situazione macro italiana non è migliorata nel corso dell’ultimo trimestre, piuttosto il contrario. Il debito italiano, pari a 2’100 miliardi di euro, è il terzo più consistente dopo gli Stati Uniti e il Giappone.
Basta qualsiasi stress sui mercati per rinfocolare le tensioni nella Zona euro e questi stress si sono già manifestati, dopo che Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, ha precisato che la Banca centrale americana potrebbe ritirare liquidità dai mercati a partire già da quest’anno. I dati economici non promettono nulla di buona e l’Italia sembra essere destinata ad assistere a un rialzo del debito fino al 144%, come ha anche presagito la Banca dei regolamenti internazionali. La produzione industriale italiana è calata del 25% dai massimi toccati il decennio scorso, il reddito è sceso del 9% e le vendite di case sono scivolate ai livelli di 30 anni fa.”

 

Mediobanca commenta che rispetto al 1992, quando l’Italia aveva evitato il peggio, oggi la camicia di forza dell’euro non offre la stessa flessibilità valutaria. Svalutando la lira, l’Italia era riuscita a sgonfiare il debito, mentre oggi la situazione è molto diversa. Infatti,oggi nonostante di fatto si sia nel corso di questi anni realizzatauna svalutazione interna dei redditi, la situazione è compromessa.

Stiamo assistendo alla  morte in diretta del nostro Sistema Paese per mano di un killer ( sistema bancario globale) che usa la leva leva finanziaria e l’interesse per piegare Stati e Governi al proprio dominio.

 

Con il ritorno dei  tassi sul debito pubblico superiori al 4,9% tutte le banche italiane andranno in perdita avendo acquistato BTP a prezzi inferiori di quelli di mercato; altre perdite dopo quelle sui derivati, sui mutui, sui crediti incagliati che al solito verranno ripianate dallo Stato.

Ma con i soldi di chi?

La risposta è fin troppo facile; i soldi li metteremo noi.

E’ recente  la proposta del ministro delle finanze tedesco di un prelievo dell’8% dai conti di deposito dei cittadini europei per salvare le banche che tra poco, torneranno di nuovo in difficoltà. I ministri delle Finanze di Francia, Gran Bretagna e Svezia temono che ciò possa provocare una corsa massiccia agli sportelli e preferiscono quindi che i paesi conservino maggiore libertà per decidere il da farsi al caso per caso, quando saranno confrontati con il problema.

Il contributo forzoso dei depositanti è stato un argomento tabu fino ai primi di quest’anno, quando è stato applicato il piano di salvataggio di Cipro. La soluzione adottata nell’isola mediterranea attraverso il contributo obbligatorio dei risparmiatori con depositi superiori a 100000 euro ha creato un precedente che fungerà da modello per il salvataggio delle banche in futuro.

Secondo alcuni economisti non ci sono altre soluzioni se non quella di andare a prendere i soldi dove sono: sui conti dei risparmiatori .

Dunque mentre da noi i media riempiono gli spazi dedicandosi alle sentenze di Berlusconi, al via libera alle nozze gay in USA con Obama contento e felice, nella stanza dei bottoni si sta decidendo il prossimo livello di tosatura del popolo. Basterà l’8%? Pagheranno solo coloro che han più di 100.000 euro? Come verranno utilizzati questi soldi?

Nessuno risponde.

Tanto per rendere l’idea ecco la mappa del PIL previsto per il 2013:

 

 

La crisi economica impatta quasi dappertutto ma si trasforma in depressione economica solo nel sud Europa.E’ chiaro il concetto?

Ripeto: i nostri dottori non hanno capito la malattia da cui è affetto il sistema economico e la cura proposta è un veleno!! Se anche il dott.Squinzi di Confindustria, dimostra nei suoi interventi di non comprendere le dinamiche su cui basa un sistema economico moderno dicendo che “"quest'anno chiuderemo ancora in recessione. Dobbiamo soffrire, soffrire più del previsto. E speriamo per l'anno prossimo di vedere cambiare per lo meno la tendenza in positivo", allora cosa aspettarsi da Grillo, Letta, Berlusconi, Epifani, la Camusso,Alfano,…che sono la quintessenza del nulla cosmico!!

 

Stiamo vivendo nella società più tecnologicamente avanzata della storia, dove si scoprono cure per malattie fino poco tempo fa incurabili,l’informazione viaggia alla velocità della luce, ci si sposta ad una velocità impensabile solo pochi decenni fa, ma dinanzi alla crisi economica la risposta è “dobbiamo soffrire ancora!!”

Poveri noi!!