Buongiorno amici. Ieri il sindaco di Firenze, una delle capitali mondiali della cultura italiana ed europea, la città di Dante, Donatello, Giotto, Botticelli, Cimabue, Brunelleschi, Boccaccio, Macchiavelli, Leonardo da Vinci, Antonio Meucci e Oriana Fallaci, ha oltraggiato il nome della città sottoscrivendo un "Patto di cittadinanza" con un sedicente rappresentante dell'islam, nel nome dell'islam, legittimando l'Islam a prescindere dai suoi contenuti.

A parte l'ingenuità e l'ignoranza di un giovane di sinistra che coltiva il mito decrepito del multiculturalismo e la prospettiva catastrofica del globalismo, vorrei ricordare a uno che dovrebbe rappresentare le istituzioni, che il dialogo e la convivenza in Italia si fanno rispettando le leggi dello Stato, ottemperando alle regole della civile convivenza, condividendo i valori che sostanziano la nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane.

Vorrei insegnare al giovane Dario Nardella, degno erede di Matteo Renzi, che il dialogo e la convivenza si fanno con le persone e non con le religioni, con i musulmani e non con l'islam. E che i musulmani in Italia, proprio perché non dobbiamo discriminare nessuno, devono comportarsi né più né meno così come si comportano tutti gli altri italiani. Se invece legittimiamo l'islam per ottenere in cambio dai musulmani la loro disponibilità a dialogare e convivere, allora ci siamo sottomessi a un'ideologia che si concepisce come l'unica verità che deve trionfare ovunque nel mondo, con la violenza o con la resa spontanea.

Si ricordi il giovane Dario Nardella la testimonianza raccolta da Monsignor Giuseppe Bernardini, vescovo a Izmir nel 1999, detta da un alto dignitario islamico turco durante un incontro di dialogo interreligioso: "Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo. Grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo".

Cari amici, lancio un appello a tutti i fiorentini, a tutti gli italiani, amanti della verità e che non rinunciano alla libertà: Ribelliamoci alla dittatura islamica e alla dittatura del relativismo che nel nome del rispetto dei musulmani ci porta a legittimare l'islam a prescindere dal fatto che è totalmente incompatibile con le nostre leggi, regole e valori. Svegliamoci!