Buona domenica amici. Ieri in un mio intervento in questo nostro spazio pubblico, ho scritto erroneamente che i terremoti si possono prevedere. Mi correggo: in un paese a forte rischio sismico come l'Italia i terremoti sono prevedibili, nel senso che sappiamo per certo che avverranno.

Il sismologo Antonio Piersanti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'ha precisato: "Non si può sapere quando, né dove di preciso, ma di sicuro avverranno".
Lo stesso Piersanti lancia l'allarme: "I terremoti degli ultimi anni hanno portato in sé delle grandi tragedie, con un elevato numero di vittime, ma purtroppo la Terra ci sta dando degli avvertimenti perché in Italia avverranno dei terremoti più forti di questo. Abbiamo la certezza che arriveranno a magnitudo 7, che equivale a un fattore + 30 di energia liberata rispetto a una magnitudo 6.0 come quello di Amatrice". 

Anche il geologo Mario Tozzi dice che "ormai abbiamo osservato che ogni 4 o 5 anni c'è un sisma che colpisce la dorsale appenninica. Eppure gli amministratori non fanno prevenzione. Il risultato è che l'Italia è arretrata come il Medio Oriente: in un paese avanzato una scossa di magnitudo 6 non provoca crolli e vittime".

Cari amici, che i terremoti si possano prevedere o che siano prevedibili non cambia il fatto fondamentale: l'Italia deve avviare da subito un piano per la messa in sicurezza del territorio nazionale che è fortemente a rischio non solo per i terremoti ma anche per il dissesto idrogeologico che si traduce in frane e alluvioni, anch'esse con tragiche conseguenze di morti, devastazioni, sfollati.