Buongiorno amici. L'ennesimo attentato terroristico suicida islamico a Manchester, culminato nella strage di almeno 22 bambini e ragazzi e una sessantina di feriti che assistevano al concerto di Ariana Grande, ci riporta per l'ennesima volta alla cruda realtà che siamo in guerra. 

Ci obbliga, di fronte alla dolorosa conta delle vittime, a prendere atto che in guerra o si combatte per vincere o la si subisce comunque e si finirà per essere sconfitti e sottomessi all'islam.

Ci impone di avere l'onestà intellettuale e il coraggio umano di guardare in faccia al vero nemico, che non sono singoli terroristi islamici, ma è l'islam.

Questa guerra la perderemo fintantoché non ammetteremo che la radice del male non sono delle persone, ma è una religione che pratica il lavaggio di cervello e trasforma le persone in robot della morte. 

È totalmente sbagliata la strategia della sicurezza che si limita a scalfire la punta dell'iceberg, intercettando i terroristi islamici in flagranza di reato, rifiutandosi di scardinare l'iceberg che è l'islam, l'ideologia che legittima nel nome di Allah l'odio, la violenza e la morte, modifica mentalmente e affettivamente le persone al punto che con il sorriso sulle labbra ci dicono: "Così come voi amate la vita, noi amiamo la morte". 

In ogni caso questa guerra non la potremmo mai vincere limitandoci a intercettare i musulmani in flagranza di reato, sia perché il terrorismo islamico è ormai una realtà autoctona ed endogena, sia perché i musulmani si stanno affermando sempre più come presenza demografica significativa, talvolta maggioritaria tra i nuovi nati, così come già avviene a Londra, Bruxelles, Amsterdam e Oslo. 

Cari amici, riscattiamo il dovere della verità e il diritto della libertà per condannare a viva voce l'islam, perché è un'ideologia totalmente incompatibile con le leggi dello Stato laico e liberale, con le regole su cui si fonda la civile convivenza, con i valori che sostanziano la nostra civiltà, a cominciare dalla sacralità della vita di tutti, la pari dignità tra uomo e donna, la libertà di scelta individuale. 

Cari amici, proprio perché dobbiamo prevenire la deriva del razzismo nei confronti dei musulmani come persone, che non a caso sono le principali vittime del terrorismo islamico, dobbiamo mobilitarci, qui dentro casa nostra, per mettere fuorilegge l'islam, per liberare l'Europa dall'islam così come è stato per 1400 anni. 

Cari amici andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Insieme ce la faremo.