Buongiorno amici. Il 26 luglio due terroristi islamici al grido di "Allah è il più grande" e evocando versetti del Corano sgozzano un sacerdote mentre recita la messa in una chiesa nel nord della Francia.
Il 27 luglio Papa Francesco assolve l'islam sostenendo "non è una guerra di religione", ma è piuttosto una "guerra di interessi, per i soldi, per le risorse naturali, per il dominio dei popoli. Tutte le religioni vogliono la pace, capito?".
Il 28 luglio la Coreis, sigla che sta per Comunità Religiosa Islamica in Italia, ed è costituita da un centinaio di italiani convertiti all'islam e che sono stati in passato condannati di eresia da estremisti islamici in Italia, ha annunciato che domenica (cioè domani) dei loro rappresentanti andranno in alcune chiese per esprimere "solidarietà e compassione" ai cristiani.
Il 29 luglio il cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, accoglie entusiasticamente l'iniziativa della Coreis definendola un "chiaro rifiuto del fanatismo che porta al terrorismo e alla barbarie omicida" e "un sostegno cruciale» per isolare i terroristi, perché «testimonia senza ambiguità che non è in atto una guerra tra religioni». Secondo Bagnasco la presenza dei musulmani nelle chiese potrà "avvicinare tutte le religioni intorno a un valore universale: la pace".
Anche secondo monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, teologo e presidente della commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, si tratta di «un segno bello, che aspettavamo, e conferma come i credenti di tutte le religioni, in particolare cristiani e musulmani, condannino la violenza in nome di Dio, considerandola contraria a ogni ispirazione religiosa».

Cari amici, i terroristi islamici tagliagole ci uccidono fisicamente e questa Chiesa che fa? Pur di avere il conforto di sedicenti musulmani moderati e di materializzare l'utopia dell'islam moderato, legittima lo stesso islam che legittima i tagliagole, di fatto affidandosi e sottomettendosi ai taglialingue. Anche la presenza di sedicenti imam nelle chiese per recitarvi versetti del Corano, adeguatamente selezionati e filtrati, non è una chiara manifestazione della sottomissione all'islam? Perché i musulmani non permettono ai sacerdoti cristiani di rivolgersi ai loro fedeli in moschea per esaltare la bontà del messaggio di Gesù?