Buongiorno amici. Mentre il generale Paolo Serra, consigliere militare dell'inviato speciale Onu in Libia Martin Kobler, ci dice che "In Libia ci sono un milione di potenziali migranti" e che "I flussi migratori in partenza dalla Libia possono rappresentare una minaccia alla sicurezza: all'interno potrebbero esserci infatti cellule dormienti", oggi Papa Francesco ha annunciato che sabato prossimo andrà nell'isola greca di Lesbo per esprimere "vicinanza e solidarietà sia ai profughi sia ai cittadini di Lesbo e a tutto il popolo greco tanto generoso nell'accoglienza".

Per la verità il popolo greco è stato fin troppo generoso. Con una popolazione di 11 milioni di abitanti, solo nel 2015 ha accolto un milione di clandestini musulmani, inviati dalla Turchia che storicamente non nutre intenzioni benevoli nei confronti della Grecia. È come se l'Italia fosse invasa da 6 milioni di clandestini in un solo anno.

In questo contesto, la Grecia che è ridotta in miseria dall'austerità imposta dall'Eurocrazia e il popolo greco che è impotente di fronte all'invasione islamica, con l'Italia che potrebbe essere pesantemente investita dal flusso di un milione di clandestini ammassati in Libia, la visita del Papa a Lesbo è più che mai inopportuna.