(www.jpost.com) - L'europarlamentare Magdi Cristiano Allam non ha paura di dire ciò che pensa, anche a costo di sfidare il pericolo.

Sorseggiando il tè nel corso della festa del sukkah a Gerusalemme - dove sta partecipando alla Conferenza organizzata dall'Israel Allies Foundation - Allam ci racconta che vive sotto scorta da 11 anni, come se vivere con la consapevolezza di essere in pericolo non sia nulla di insolito.

"Mi fu riferito dai servizi segreti italiani che Hamas mi aveva condannato a morte in quanto traditore della causa araba per aver denunciato gli attentati terroristici suicidi islamici", ci dice.

"Difendere la sacralità della vita di ciascuna persona è un valore fondamentale della mia vita", aggiunge, spiegando perché scrisse l'articolo che aveva suscitato l'ira di Hamas.

"Dopo essere stato messo sotto scorta ho imparato ad apprezzare sempre di più il diritto di ciascuno di noi alla libertà", ci dice.

Allam non ha mai smesso di suscitare reazioni contrastanti, prendendo posizione contro il terrorismo islamico e a favore di Israele.

Allam, 61 anni, è nato al Cairo e si è trasferito a Roma 20 anni dopo per frequentare l'università. E' stato giornalista per 35 quale esperto di Medio Oriente, di tematiche islamiche, assumendo per 5 anni la carica vicedirettore del Corriere della Sera, il più diffuso quotidiano italiano.

Nel 2008 si è convertito al cristianesimo ricevendo il battesimo da Papa Benedetto XVI.

"Certo, questo mi ha comportato problemi con i terroristi islamici", aggiunge sarcasticamente.

Ma non ha avuto scrupoli nel denunciare le posizioni controverse della Chiesa cattolica accusandola di “relativismo e legittimazione dell'islam come religione”.

"Maometto, in quanto profeta dell'islam, è differente da Gesù. Nel 627 partecipò all'eccidio di 800 ebrei. Come possiamo pensare che un uomo che ha ucciso centinaia di persone possa essere riconosciuto come profeta e la sua religione essere riconosciuta come una vera religione?", si chiede Allam.

All'opposto il cristianesimo, convinse Allam, perché Gesù “è un messaggio di amore e tolleranza” e rispetto della vita umana, ciò che secondo Allam non appartengono all'islam.

Sono proprio questi stessi valori, la sacralità della vita, che lo hanno convinto sia a convertirsi  al cristianesimo sia a sostenere Israele pubblicando il libro "Viva Israele", che è stato tradotto in ebraico.

"Dopo esser stato nemico di Israele da giovane, durante il periodo di Nasser in Egitto, ho cambiato idea e ho capito che difendere il diritto di esistere a Israele significa difendere la sacralità della vita. Israele è il simbolo di questo valore", ha detto.

Allam ha sottolineato nel suo libro che Israele è sincero nel suo desiderio della pace.

 "Sono stati sempre i Palestinesi a rifiutare la pace, nel 2000 con Arafat a Camp David, e adesso non c'è possibilità di pace con Hamas", ha detto Allam. "Io sono al fianco di Israele. Sostengo il diritto d'Israele all'esistenza e la speranza di una vera pace garantendo la sicurezza di Israele e al tempo stesso permettendo ai palestinesi di vivere in dignità e in libertà sotto una democrazia".

I palestinesi radicali non accettano il diritto di Israele ad esistere, ha aggiunto Allam.

"L'unica cosa che accettano è una tregua, in arabo la hudna, ma non una vera pace", ha detto.

La Seconda Intifada (rivolta palestinese) è stata un punto di svolta per Allam, dopo aver realizzato che "quando i terroristi islamici colpiscono nei Paesi musulmani e le vittime sono arabe, il governo di quel Paese li condanna, ma quando gli stessi terroristi colpiscono israeliani o americani, i leader arabi elogiano i terroristi definendoli dei martiri”.

Nel 2009, Allam è stato eletto al Parlamento Europeo, dove ha continuato ad essere uno strenuo sostenitore di Israele.

Allam sta promuovendo una risoluzione che consideri la negazione del diritto di Israele ad esistere come un crimine contro l'umanità.

"Israele è un membro a tutti gli effetti delle Nazioni Unite ed è uno Stato sovrano", ha sottolineato. "Coloro che non riconoscono il diritto alla sua esistenza commettono un crimine perché invocano la sua distruzione".

L'europarlamentare italiano spera di promuovere una risoluzione che riconosca Gerusalemme capitale unificata dello Stato d'Israele.

Nonostante il sostegno di Allam nei confronti di Israele, egli la critica quando è necessario. Condanna il sostegno di Israele al rovesciamento del presidente siriano Bashar Assad, in quanto crede che ciò serva solo a rafforzare Al Qaeda e gli altri estremisti musulmani.

“In qualità di amico sincero di Israele, è mio dovere criticarla”, ha detto al Jerusalem Post.

I terroristi islamici sono il nemico principale di Israele, Europa e Medio Oriente, ha detto, e schierarsi dalla parte dei ribelli in Siria può essere molto pericoloso.

"Non possiamo stare dalla stessa parte dei terroristi islamici”, afferma, “chiedo a Israele di rivedere le proprie posizioni". Questa è una straordinaria opportunità per cominciare una nuova era al fianco delle forze arabe moderate e laiche, aiutandole in questo momento molto difficile. Se Israele si schiera con i terroristi le forze moderate arabe saranno ostili".

Meno di un giorno dopo quest'intervista, Allam ha seguito una conferenza stampa del ministro della Difesa Moshe Ya'alon, scrivendo che “Israele sta commettendo una follia suicida pur di scardinare e sconfiggere l'asse Iran-Siria-Hezbollah”, sul sito "Io Amo l' Italia", movimento da lui fondato che propone principalmente l'uscita dell'Italia dall'Eurozona e la limitazione della globalizzazione.

Potete leggere l'intervista in inglese sul sito del Jerusalem Post

http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Politics/Italian-lawmaker-Allam-loves-Israel-despite-death-threats-326884