(Il Giornale, 14 febbraio 2016) - Il sindaco di Torino e presidente nazionale dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Piero Fassino, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, entrambi del Pd, hanno sottoscritto rispettivamente il 9 e l'8 febbraio un accordo con esponenti islamici delle loro città, ribattezzati “Patto di condivisione” e “Patto di cittadinanza”, in cui a fronte dell'impegno dei musulmani a comportarsi così come qualsiasi cittadino italiano è tenuto a comportarsi, hanno legittimato l'islam come religione di pari valore del cristianesimo, le moschee come luoghi di culto alla stregua delle chiese, sedicenti “imam” elevandoli al rango di sacerdoti, pastori o rabbini.

Domando innanzitutto a Nardella se si sia premurato di verificare su quali basi Izzedin Elzir si è auto-insignito della carica di rappresentante della “Comunità islamica di Firenze e Toscana”? In assenza di un “Papa islamico” che dall'alto designa i suoi rappresentanti sul territorio, gli risulta che i musulmani residenti a Firenze e in Toscana abbiano partecipato a delle consultazioni eleggendo Elzir a proprio rappresentante? Viceversa Nardella è a conoscenza che Elzir è il presidente dell'Ucoii (Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia), gruppo affiliato ideologicamente ai Fratelli Musulmani, un movimento estremista che con Hamas nei territori palestinesi e in Egitto pratica il terrorismo, massacra ebrei, israeliani, cristiani, civili ed esponenti dello Stato condannati a morte quali miscredenti e apostati?  

Ricordo a Fassino e Nardella che il dialogo e la convivenza in Italia si fanno rispettando le leggi dello Stato, ottemperando alle regole della civile convivenza, condividendo i valori che sostanziano la nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane. Ricordo loro che il dialogo e la convivenza si fanno con le persone e non con le religioni, con i musulmani e non con l'islam. E che i musulmani in Italia, proprio perché non dobbiamo discriminare nessuno, devono comportarsi né più né meno così come si comportano tutti gli altri italiani. Punto. 

Invito Fassino e Nardella a prendere atto che il modello di convivenza che prospettano, noto come multiculturalismo, è già clamorosamente fallito ovunque sia stato perseguito, in Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svezia.  Possibile che il presidente dell'Anci non sappia che l'islam è in flagrante contraddizione con l'articolo 8 della Costituzione sul riconoscimento delle religioni in quanto libere davanti alle legge, perché i suoi contenuti contrastano con il nostro ordinamento giuridico e comunque, non a caso, l'islam non ha stipulato un'intesa con lo Stato? 

Che errore! Quanta ingenuità! Se fossimo un corretto Stato di diritto e una democrazia sana, la magistratura e il governo dovrebbero intervenire per porre fine alla violazione della Costituzione e alla prevaricazione del ruolo che è proprio dello Stato. Ma sappiamo tutti che ciò non accadrà. Perché ci siamo già sottomessi all'islam.
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