(Il Giornale, 9 Ottobre 2016) - Domani, 10 ottobre, nessuno Stato europeo e nessuna Chiesa cristiana commemorerà l'anniversario della battaglia di Poitiers del 732, in cui Carlo Martello sconfiggendo l’esercito di al-Andalus condotto dall’emiro Abd-al Rahman ibn Abdallah al Ghafiqi, arginò l'avanzata islamica per la conquista dell'Europa, dopo aver sottomesso all'islam le altre due sponde del Mediterraneo le cui popolazioni erano al 98% cristiane, la Spagna e la Sicilia che resteranno dominate dagli islamici rispettivamente per circa otto e quattro secoli. 

Venerdì scorso, il 7 ottobre, è passato in silenzio l'anniversario della battaglia di Lepanto del 1571, in cui su iniziativa di Papa Pio V la flotta della cristiana Lega Santa guidata da Don Giovanni d’Austria, sconfisse la flotta islamica dell'impero ottomano guidata da Mehmet Alì Pascià. 

Lo scorso 11 settembre, come di consueto si è ricordato l'attentato alle Due Torri Gemelle del 2001 ma non la battaglia di Vienna del 1683, quando gli eserciti della cristiana Lega Santa, comandata dal re polacco Jan III Sobieski, riuscì a sconfiggere l’esercito islamico dell’Impero ottomano comandato dal gran visir Merzifonlu Kara Mustafa Pascià, per volontà del Papa Innocenzo XI e grazie all'opera del frate cappuccino Marco d’Aviano.

Così come il prossimo 2 gennaio ci dimenticheremo della Reconquista, quando nel 1492 i re cattolici Ferdinando e Isabella liberarono la Penisola Iberica dall'islam espellendo l’ultimo dei governanti moreschi Boabdil Granada, ponendo fine a una dominazione iniziata nel 711. 

Addirittura la Chiesa cattolica, iniziando da Giovanni Paolo II e con Francesco, si vergogna e ha condannato le Crociate, nonostante che dalla morte di Maometto nel 632 fino a quando i cristiani organizzarono le Crociate a partire dal 1.095, ovvero 463 anni dopo, gli islamici avevano già occupato con le guerre e sottomesso con la violenza i cristiani sulla sponda orientale e meridionale del Mediterraneo, in Spagna e in Sicilia, a Bari dove fondarono un Emirato islamico durato 25 anni a partire dall’847, a Roma invasa due volte saccheggiando le Basiliche di San Pietro e di San Paolo nell'830 e nell'846. La Storia ci insegna che l'unico appunto che casomai potremmo muovere alle Crociate è che furono fatte troppo tardi, che bisognava intervenire prima per salvare i cristiani nel Mediterraneo e in Europa, e non soltanto per riscattare il Santo Sepolcro.

Ma soprattutto la Storia attesta che se non ci fossero stati Poitiers, le Crociate, La Reconquista, Lepanto e Vienna, tutti noi in Europa non beneficeremmo dell'unica civiltà al mondo che si fonda ed esalta la sacralità della vita, la dignità della persona e la libertà di scelta, all'opposto saremmo costretti a prostrarci con il sedere all'insù al loro dio Allah che è violento e vendicativo con i non musulmani e a emulare Maometto che per aver personalmente sgozzato e decapitato centinaia di “miscredenti” oggi verrebbe arrestato e condannato per crimini contro l'umanità.

Ebbene non solo ignoriamo e comunque rinneghiamo la memoria delle guerre che hanno preservato la cristianità e consentito lo sviluppo della laicità e della democrazia in Europa, ma odiamo a tal punto noi stessi da voler abolire persino le due principali festività cristiane, il Natale e la Pasqua, spogliandole del loro contenuto religioso e ridenominandole “vacanze d'Inverno” e “vacanze di Primavera”. Quest'Europa che vergognandosi della propria storia, rinnegando le proprie radici cristiane, odiando se stessa al punto di favorire i propri aspiranti carnefici, si è ridotta ad una terra di nessuno che viene concepita dagli islamici come una terra di conquista. Svegliamoci! Liberiamoci della deleteria vocazione al suicidio e della malattia infantile dell'auto-colpevolizzazione per liberare l'Europa dalla sudditanza all'islam.

 

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