La aggressione islamista a Sherif Azer di recente avvenuta così come l’abbiamo appresa, naturalmente move a sdegno le persone civili.

Si è decisa, giustamente, una manifestazione di protesta per l’episodio, a sostegno della vittima e a pubblica ammonizione circa il fatto che i cittadini liberi  -oltraggiati dal detestabile caso- non restano indifferenti e intendono esigere il rispetto della Legge, al conspetto della pubblica sicurezza, e financo della pubblica decenza.

Pubblica sicurezza, appunto.

E qui il Polemista Polemologo espone una considerazione “teorica”.

Apprendo come sia in animo degli organizzatori Copti tenere, o almeno fare partire la manifestazione di protesta proprio dal luogo dove è avvenuta l’aggressione.

Lo ritengo più che giusto.

Come è noto, tutte le manifestazioni pubbliche devono essere preventivamente autorizzate dalla competente Questura.

La Questura, necessariamente in ragione del proprio Ufficio, ha “IL POLSO” delle situazioni di sicurezza in campo. Allora possiamo avere due “Scenari”.

1 = La Questura autorizza la manifestazione sul posto della aggressione (che, tra l’altro, è il luogo dove trovasi la sede torinese di “ALI”).

2  = La Questura NON autorizza la manifestazione in quel luogo.

Nel primo caso, che auspico, oltre a riaffermare che la zona di “Porta Palazzo” è una zona urbana civile di Torino come tutte le altre, si sdrammatizza l’episodio giustamente derubricandolo a volgare teppismo di strada: quindi -e siamo alle solite- confinandolo coerentemente a un problema di “GENDARMERIA”.  Bene.

Nel secondo caso, che temo, oltre a offendere una seconda volta i cittadini e in particolare la vittima della aggressione comunque avvenuta, la Autorità costringerebbero i cittadini a trarre la non fugace impressione ( conclusione ? ) che le nostre Forze dell’Ordine TEMONO gli islamici e implicitamente ammettono che una porzione di territorio italiano non è più sotto il controllo delle competenti Autorità.

E che quindi per “non provocarli” (gli islamici) esse (Forze dell’Ordine) si astengono dal far riaffermare in certe zone di territorio, l’imperio della Legge italiana.  Male, anzi malissimo.

Staremo a vedere nei prossimi giorni quale sarà la decisione della Questura. E agiremo di conseguenza.