Cari amici, il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan si conferma l’uomo più pericoloso del Medio Oriente. Sostiene i terroristi islamici in Siria, invade con il proprio esercito la Siria, invia i suoi soldati in Libia a sostegno della fazione filo-islamica, finanzia la costruzione di moschee in Europa e nel mondo, promuove l’invasione dell’Europa con migliaia e potenzialmente milioni di rifugiati siriani che lui stesso ha costretto ad abbandonare la Siria favorendo l’esplosione della guerra nel 2012 e spalleggiando la nascita dello “Stato islamico” dell’Isis.

Da due giorni circa 30 mila profughi siriani sono stati autorizzati da Erdogan a varcare la frontiera per trasferirsi in Grecia. Le forze dell’ordine greche hanno eretto dei muri di filo spinato per impedire loro l’accesso. Sono esplosi degli scontri. La Turchia ospita 3 milioni e 700 mila profughi siriani. Li usa come arma di ricatto nei confronti dell’Europa. Nel 2016 l’Unione Europea ha dato ben 6 miliardi di euro a Erdogan per bloccare l’esodo che aveva già portato oltre un milione di rifugiati siriani in vari Stati europei. 

Ora Erdogan ce l’ha con l’Unione Europea perché non lo sosterrebbe nella sua invasione della Siria. La causa scatenante della riapertura delle frontiere turche ai profughi siriani è il fatto che l’esercito turco sta registrando delle perdite nella zona di Idlib, città siriana, una cinquantina di soldati turchi uccisi a dicembre e trentatré tra giovedì e venerdì scorsi, sotto l’incalzare della controffensiva dell’esercito regolare siriano sostenuto da militari russi.

Mi auguro che al più presto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’Ambasciatore d’Italia in Turchia scoprano che Idlib è una città della Siria. È assurdo che l’Italia, tramite l’Ambasciata in Turchia, abbia emanato un comunicato in cui “partecipa al dolore dell’alleato turco per la perdita dei suoi soldati a Idlib. Condoglianze alle famiglie delle vittime e i nostri auguri ai feriti di pronta guarigione”. È semplicemente assurdo e vergognoso che l’Italia sostenga l’invasione della Turchia, fiancheggiata da milizie di terroristi islamici, in Siria. Se veramente la Turchia fosse un nostro alleato in quanto membro della Nato, avrebbe dovuto avere l’approvazione della Nato prima di invadere la Siria insieme ai terroristi islamici. La verità è che Erdogan sta sfidando la Nato, che dimostra di essere allo sbando, e sta umiliando l’Unione Europea che conferma di essere una nullità sul piano militare e della politica estera. 

Cari amici, è ora che l’Italia e l’Europa si liberino di uno pseudo-alleato prima di scoprire che è il nostro peggior nemico, dedito alla reislamizzazione della Turchia laica, all’islamizzazione dell’Europa cristiana, alla riesumazione di un Califfato islamico per assoggettare gli Stati asiatici turcofoni (Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaigian), in aggiunta gli Stati islamici mediorientali e africani aperti all’influenza turca.  É ora di archiviare definitivamente la follia suicida di far entrare la Turchia come membro effettivo dell’Unione Europea. È ora di prendere le distanze da Erdogan, che ha dimostrato di essere uno spregiudicato dittatore sanguinario e guerrafondaio, smettendola con l’atteggiamento conciliante che Churchill descrisse, facendo riferimento alla resa dell’Europa a Hitler, come quello di chi “nutre il coccodrillo con la speranza di essere mangiato per ultimo”.