Buongiorno amici. Lo scorso 31 gennaio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte impose lo “stato di emergenza” per sei mesi di fatto a titolo preventivo, con una semplice delibera in cui si affermava che sussisteva un “rischio sanitario” solo perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva proclamato il giorno prima una “emergenza internazionale”, anche se in realtà in Italia non c’era un solo caso ufficiale di Coronavirus. Il primo caso ufficiale è il “paziente uno” di Codogno e risale al 23 febbraio, cioè 24 giorni dopo l’introduzione dello “stato di emergenza”.

Ebbene ora il Governo Conte è determinato a prorogare lo stato di emergenza nonostante che l’epidemia in Italia è sostanzialmente debellata, con soli 9 morti attribuite al Sars-Cov-2 nelle ultime ventiquattro ore, in un contesto in cui per il 97% dei casi i deceduti avevano patologie pregresse e un’età media di 80 anni, che significa che il virus è una concausa ma non è la causa della morte di pazienti prevalentemente anziani. 

Questa volta, secondo il Ministro della Salute Roberto Speranza, del Partito Democratico, la proroga dello “stato di emergenza” in Italia si giustifica con il fatto che a livello mondiale la pandemia non è stata ancora debellata: "Duecentoventimila contagi Covid in un solo giorno a livello mondiale. Mai prima un numero così alto in sole 24 ore. Questo ci dice che non è vinta e che serve ancora attenzione da parte di tutti".

Eppure lo stesso Conte, intervenendo al termine del concerto della Banda musicale della Polizia di Stato sabato 11 luglio è stato rassicurante: “Abbiamo fatto tanti test, abbiamo una maggiore conoscenza, più diffusa, c’è una cultura su questo virus che nei primi tempi ci sfuggiva. Tutti sappiamo che con alcune regole precauzionali possiamo affrontare anche la nuova stagione, questa estiva, la prossima, con relativa tranquillità”. 

L’infettivologo Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha sostenuto in un’intervista all’Agi dell’11 luglio che l’emergenza è finita: “Stiamo dando al mondo l'idea di essere ancora in pieno dramma, che tutti i sacrifici non sono serviti a niente. Mentre è vero il contrario: il Covid è stata un'emergenza ospedaliera, che oggi, lo dicono i numeri, è finita. Ma viene comunicato il contrario, un atteggiamento veramente alla Tafazzi". 

Bassetti dice anche che una eventuale proroga dello stato di emergenza non sarebbe giustificabile da ragioni sanitarie: “Io lo dico da medico e non voglio fare politica, però anche la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre, se così sarà, mi pare francamente un po' spinta. Decidere oggi a luglio cosa succederà tra sei mesi non ha molto senso, in molti paesi si danno scadenze temporali più ravvicinate, anche di mese in mese, poi semmai si proroga. Ma anche qui, il messaggio che passa è che siamo in emergenza, come a marzo, invece sono due situazioni assolutamente imparagonabili". 

L’Osservatorio Permanente sulla Legalità Costituzionale ha emesso un comunicato in cui afferma che qualora il Governo dovesse prorogare lo stato di emergenza “ci troveremmo di fronte a uno strappo gravissimo dell’ordine costituzionale, a causa del quale la democrazia di un Paese viene di fatto congelata per un anno intero, ad arbitrio del Potere Esecutivo oggi ancor più in assenza di qualunque presupposto giustificativo”. 

L’Osservatorio precisa: “La sola presenza di sparuti focolai, peraltro circoscritti in alcune zone del Paese e ad oggi perfettamente gestibili dal Servizio Sanitario, non costituisce requisito sufficiente a introdurre un regime di eccezione che consenta di derogare alla dialettica democratica di uno Stato di Diritto. Nè lo stato di eccezione è giustificato dal mero timore di possibili scenari futuri, sui quali ancora nulla è dato prevedere e sui quali, peraltro, la stessa Comunità Scientifica mostra di avere opinioni divergenti. Ciò equivarrebbe a giustificare il puro arbitrio di un Potere Esecutivo che potrebbe sospendere la democrazia in qualunque momento, perché in fondo, ‘del doman non v’è mai certezza’. Neppure si può giustificare lo stato di emergenza con la presenza di focolai in Paesi stranieri, essendo sufficienti le ordinarie misure di contenimento dei flussi in entrata e uscita del Paese per arginare qualunque pericolo in tal senso”.

Cari amici, sin da quando lo scorso 31 gennaio il Governo Conte, pur in assenza di un solo contagiato, ammalato o deceduto da Sars-Cov-2 impose lo stato di emergenza, io denunciai la realtà di una “dittatura sanitaria”. Fui criticato quando fummo sommersi dai bollettini di guerra quotidiani sul numero delle vittime, di cui la stragrande maggioranza aveva patologie plurime pregresse e un’età media di 80 anni, scoprendo solo dopo i tragici errori medici commessi dal non aver eseguito le autopsie e dal non aver diagnosticato le trombosi. 

Ora comunque, e lo dice persino Conte, possiamo essere più tranquilli perché i medici sanno come curare il Sars-Cov-2 ed abbiamo una cura certa che è il plasma iperimmune disponibile nelle decine di migliaia di ammalati che sono guariti e hanno sviluppato gli anticorpi. Quindi, da un punto di vista sanitario, non è giustificabile la proroga dello stato di emergenza, che sin dallo scorso 31 gennaio è stata una decisione del tutto arbitraria sfruttando indebitamente il regolamento della Protezione civile. 

Ebbene qualora ciononostante il Governo dovesse prolungare lo stato di emergenza, sarà chiaro che la motivazione è solo politica. Questo Governo è in bilico ogni giorno per i conflitti interni tra il M5S e il Pd. Ma deve restare unito almeno fino ai primi di agosto 2021 quando inizierà il “semestre bianco” che precede l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e nel corso del quale il Parlamento non può essere sciolto, affinché sia questo Parlamento ad eleggere una personalità favorevole ai partiti di Governo. Inoltre gran parte dei parlamentari del M5S ha la certezza che non verrà più rieletto, data l’impossibilità di replicare il 33% dei consensi del 2018, e quindi è preferibile tenersi il più a lungo possibile la poltrona e il lauto stipendio. 

Ecco perché la definisco una “dittatura sanitaria”, che si sposa con la “dittatura finanziaria” e la “dittatura informatica”, che vede partecipi la grande finanza speculativa, politici, medici e giornalisti favorevoli al Nuovo Ordine Mondiale. Dobbiamo essere consapevoli della realtà e mobilitarci civilmente per riscattare lo stato di diritto, la democrazia sostanziale, la sovranità nazionale, la nostra civiltà. Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Insieme ce la faremo.