Buongiorno amici. Ha fatto bene il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a ritirare il bando “Puglia Muslim Friendly” ventiquattr’ore dopo la sua presentazione, giustificandolo con la necessità di «sottoporlo alla valutazione della Giunta regionale». 

Ieri la Regione Puglia aveva annunciato un bando di 90 mila euro per progetti di promozione del turismo conforme alla sharia, la legge islamica, per incentivare il turismo dei turisti musulmani facoltosi.

Ho un buon ricordo di Michele Emiliano. Da Sindaco di Bari per due volte mi fece l’onore di presenziare alle presentazioni dei miei libri. Abbiamo mantenuto un rapporto cordiale. Ma non posso che manifestare il mio totale disaccordo sull’iniziativa della Regione Puglia di finanziare un progetto di promozione di un turismo conforme alla legge islamica.

I musulmani in Italia sono sempre venuti da turisti anche senza gli alberghi “Muslim friendly”. I musulmani facoltosi hanno sempre speso somme da capogiro anche se nell’albergo non c’era una sala da preghiera o anche se nelle vicinanze non c’era una moschea. 

La verità è che i musulmani, soprattutto i più facoltosi, vengono in Italia e in Europa proprio per concedersi una tregua dall’ottemperanza rigorosa di ciò che Allah prescrive nel Corano e di ciò che ha detto e ha fatto Maometto. Vengono da noi espressamente per poter liberamente bere alcolici, frequentare belle donne, sfoggiare lussuosi abiti firmati dai grandi stilisti, comprare oggetti particolarmente costosi.

Chi ha concepito il progetto “Puglia Muslim Friendly” o è un islamico integralista o è un islamofilo sfegatato. 

Negli alberghi nei paesi islamici non ci sono sale di preghiera. Il cliente che vuole pregare o prega in camera sua o si reca in una moschea all’esterno.

Qualora ci fosse una sala di preghiera in un albergo, se pregassero più musulmani contemporaneamente, servirebbe un imam, una guida religiosa islamica. Di fatto si costituirebbe una moschea nell’albergo. A quel punto i clienti non musulmani che verosimilmente non gradirebbero pagare per una vacanza “islamicamente corretta” se ne andrebbero e inviterebbero a boicottare gli alberghi “Muslim friendly”. 

Immaginare che in un albergo in Italia le addette al Ricevimento o ai servizi ai piani debbano indossare un velo in testa e un abito castigato come prescrive l’islam, che la piscina interna debba avere orari differenziati per le donne e gli uomini, che all’interno non si espongano immagini o statue conformemente all’iconoclastia islamica, che il letto e il water non debbano essere orientati in direzione della Mecca perché sarebbe offensivo, che al ristorante il cibo debba essere rigorosamente halal, ovvero islamicamente corretto, significherebbe di fatto dar vita a un albergo per soli islamici. 

Arrivare addirittura a scrivere nel testo del progetto “Puglia Muslim Friendly” che gli Emirati islamici di Bari e di Taranto tra l’847 e l’871, ovvero l’occupazione violenta degli islamici per circa 25 anni, siano da concepire come testimonianza del legame storico tra la Puglia e l’islam, è semplicemente folle. La Storia attesta la realtà di un islam che per 1400 anni ha usato la violenza per sottomettere l’Europa. Lo conferma proprio in Puglia la strage di Otranto del 1480, in cui furono decapitati 7 mila otrantini e altri 5 mila, donne e bambini, furono rapiti e deportati come schiavi sulla costa orientale del Mediterraneo dai corsari turchi. 

Emiliano ha riparato a un errore grossolano perché il turismo della Puglia avrebbe subito un grave danno, qualora finisse per essere etichettata come “sottomesso all’islam”. La stragrande maggioranza dei turisti in Puglia non sono musulmani e non gradirebbero trascorrere le vacanze, pagando di tasca propria, subendo le prescrizioni islamiche. 

Ma soprattutto sarebbe stata una grande sciocchezza. Non solo i turisti musulmani vengono da noi perché sono attratti dal nostro stile di vita, ma anche nel caso in cui non lo fossero non avrebbe senso “islamizzare” l’albergo quando appena subito fuori l’albergo c’è un’Italia che per nostra fortuna è laica sul piano culturale e libera sul piano dei costumi. A meno che chi ha concepito il progetto “Puglia Muslim Friendly”, dopo l’islamizzazione degli alberghi non sogni l’islamizzazione della Puglia. Non credo che sia questa l’intenzione di Emiliano.

Cari amici, il progetto prontamente archiviato “Puglia Muslim Friendly” è sbagliato dalle fondamenta perché antepone il denaro ai valori, immagina che pur di lucrare sui turisti musulmani facoltosi si possa rinunciare alla nostra identità, facendo primeggiare l’islam sulla nostra civiltà, anche se ciò si traduce nella nostra sottomissione a un sistema di potere autoritario e violento che condanna a morte i non musulmani, concepisce la donna come un essere antropologicamente inferiore, nega la libertà di scelta individuale. Noi tutti, a prescindere dalla legittima diversità di opinione, dobbiamo mobilitarci per salvaguardare la nostra civiltà laica e liberale perché è l’unica che garantisce a tutti il diritto inalienabile alla vita, dignità e libertà. Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Insieme ce la faremo.