Cari amici, non conoscevo il «Patto Trasversale per la Scienza» prima di aver recentemente letto dell’iniziativa di chiedere l’incriminazione di Stefano Montanari, nanopatologo (esperto di malattie provocate da micro e nanoparticelle solide), del canale YouTube «Byoblu» di Claudio Messora, e di Vittorio Sgarbi per aver sostenuto o diffuso tesi sul Coronavirus diverse da quelle accreditate ufficialmente.

Non sapevo che il referente principale del «Patto trasversale per la Scienza» in Italia è Roberto Burioni, ospite fisso di Fabio Fazio, che ha pubblicato un libro a tempo di record poco dopo l’esplosione dell’epidemia in Italia, dal titolo scontato «Virus, La grande sfida», e con un sottotitolo inquietante «Come la scienza può salvare l’umanità».

Sono rimasto esterrefatto nell’apprendere che tra i politici che hanno aderito al “Patto trasversale per la Scienza”, subito dopo la sua fondazione nel gennaio 2019, c’è Beppe Grillo, il Fondatore e Garante del Movimento 5 Stelle, il soggetto politico che promuove la «dittatura informatica» in Italia. 

Rimango perplesso quando leggo nell’appello rivolto dal «Patto trasversale per la Scienza» ai partiti politici, che «Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica (i.e., negazionismo dell’AIDS, anti-vaccinismo, terapie non basate sull’evidenza scientifica, etc.). Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica».

Cari amici sono preoccupato perché si vorrebbe accreditare la scienza come un dogma, ma solo la scienza professata dagli scienziati legittimati da chi detiene il potere. Tutti gli altri scienziati o comunque tutti coloro che dissentono dalla scienza ufficiale devono essere zittiti, denunciati, radiati dal posto di lavoro e dall’albo professionale, incriminati e condannati per aver attentato alla salute pubblica. Sono preoccupato per la presenza di un fronte comune tra gli scienziati legittimati dal potere, i politici che incarnano il potere, i giornalisti asserviti al potere, contro gli scienziati, i politici e i giornalisti che dissentono dal potere. Sono preoccupato dal prendere atto della saldatura tra la «dittatura finanziaria» avviata dal tandem Giorgio Napolitano-Mario Monti nel 2011, la «dittatura informatica» formalizzata dall’ingresso del M5S in Parlamento nel 2013, e la «dittatura sanitaria» promossa da Giuseppe Conte con l’introduzione dello «stato di emergenza» lo scorso 31 gennaio. 

La scienza è per sua natura sperimentale, fa riferimento al metodo induttivo che parte dal basso e concerne uno specifico oggetto delimitato nello spazio e nel tempo. La scienza è di per sé neutra, il suo utilizzo può avvenire positivamente o negativamente come insegna il caso specifico del nucleare. Certamente l’utilizzo positivo della scienza può migliorare le nostre condizioni di vita. Ma la scienza non può «salvare l’umanità». La salvezza dell’umanità e di ciascuno di noi può risiedere in una religione, in un’ideologia, in una civiltà, cioè in contesti di natura trascendentale, che concernono l’insieme della nostra umanità, che sostanziano una logica deduttiva che parte dall’alto e determina a cascata tutta la realtà che ne consegue.  

Cari amici, liberiamoci dalla dittatura finanziaria, informatica e sanitaria, liberiamoci dal dogma della scienza che s’illude di «salvare l’umanità», liberiamoci di tutti i despoti che negano l’integralità della nostra umanità. Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Insieme ce la faremo.