Cari amici buongiorno. Ringrazio l'amico Gianni Zecchel, medico odontoiatra di Salzano, Comune di 12.835 abitanti in Provincia di Venezia, per avermi segnalato la notizia dell'arresto di due ex Sindaci del Comune di Santa Maria di Sala, 17.639 abitanti, sempre in Provincia di Venezia, per corruzione o concussione.

Ho avuto modo di conoscere uno dei due Sindaci, Nicola Fragomeni, per aver organizzato un paio di miei incontri pubblici nel suo Comune. Da lui ho saputo che è un imprenditore nel ramo dell'abbigliamento, con le aziende di produzione in Tunisia e Bulgaria. Mi era sembrato una persona benestante. Sicuramente godeva di prestigio ed era ben voluto dai suoi concittadini.

Oltre a Fragomeni, sono stati arrestati il suo predecessore Ugo Zamengo, il geometra Carlo Pajaro, l'architetto Marcello Carraro, gli imprenditori padovani Mauro Cazzaro e Battista Camporese.
Gli arresti nascono dalla denuncia del proprietario di un terreno a Santa Maria di Sala. L'uomo sarebbe stato convocato in un bar e gli sarebbe stata fatta la proposta del cambio di destinazione d'uso di un suo terreno agricolo da rendere edificabile e costruirvi una Rsa, “Residenza sanitaria assistenziale” per anziani, attività notoriamente altamente remunerativa.
In cambio, stando alle indagini, i due ex Sindaci avrebbero chiesto il pagamento di una tangente. L'imprenditore avrebbe rifiutato la proposta, avrebbe registrato di nascosto la conversazione e portata ai carabinieri.
Concretamente di cosa stiamo parlando? Del 10 o 15% di circa 100 mila lire, pari a 10 o 15 mila euro, da suddividere tra ex Sindaci e imprenditori benestanti.
«Questa indagine è stata lunga e complessa - ha detto il Procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi - gestita in maniera encomiabile, ed è nata perché un cittadino non ha accettato e ha mantenuto la “schiena dritta” contro un sistema. Un sistema - ha precisato - nel senso che ci sono più fatti relativi a richieste di denaro per attività pubbliche da parte di pubblici ufficiali».

Mi fermo qua per quanto riguarda la vicenda giudiziaria. Prima di esprimersi sul tema più generale della corruzione, voglio condividere la valutazione di Gianni Zecchel, nella sua veste di “protagonista” impegnato nell'attività della Casa della Casa della Civiltà.
«Ho visto poco un articolo su “Il Gazzettino di Venezia”, che purtroppo riporta l'arresto dell'ex Sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni e altri nomi noti per una richiesta di tangenti per terreni agricoli da trasformare in edificabili per una futura RSA da costruire a Santa Maria di Sala. La notizia mi ha molto colpito perché conosco Nicola e non me lo aspettavo. Spero sia un equivoco, ma pare che un “onesto” cittadino a cui fu fatta l'offerta rifiutata, abbia registrato il colloquio.
Non so chi sia il cittadino e perché abbia registrato. Magari è anche un gioco politico.
Sta di fatto che attualmente vi sono molti spiragli politici ed amministrativi per l'inserimento della illegalità e di interessi privati nella politica, sia in Europa, sia a Roma, sia purtroppo anche localmente nei Comuni.
Noi auspichiamo la Centralità dei Comuni, del piccolo vicino alla gente, dell'autogoverno locale, come è giusto.
Ma dobbiamo prendere atto che questa politica, questa organizzazione dello Stato, delle Regioni e fino ai Comuni è intrinsecamente marcia da ricostruire e debole nei contenuti morali ed etici. Immagina un domani un Comune, un Sindaco autonomi, con una autonomia amministrativa ed economica piena ed indipendente, quali abusi potrebbero commettere, se non prevedessimo controlli stringenti nel nostro progetto di nuovo Stato e nuova Società e soprattutto se non lavorassimo prima di tutto nella costruzione morale, etica e umana, di amministratori capaci onesti che rispondano ai cittadini senza lasciarsi attirare dal denaro e potere. Una vera Ricostruzione delle coscienze, in senso civico, etico e anche di Fede. Ci aspetta in questo senso una fatica immane. Ma dobbiamo farcela. La base di tutto il resto è qui.»

Condivido l'analisi, la preoccupazione e la proposta di Gianni Zecchel, anche perché coincide con la proposta della Casa della Civiltà a cui lui aderisce.
Prima di elaborare e attuare una proposta alternativa, qualitativamente migliore, dobbiamo conoscere correttamente la realtà. Nel caso specifico, la realtà attesta che la corruzione in Italia è strutturale e endemica, diffusa a tutti i livelli sociali e, soprattutto, in seno alle istituzioni di uno Stato che è il primo soggetto corrotto e corruttore, onerosissimo, ladrone, inefficientissimo, vessatorio e aguzzino.

L’offerta di tangenti, ossia di una somma in denaro, per favorire il successo di un affare, è certamente deprecabile nell’ambito dell’insieme della pubblica amministrazione e dell’imprenditoria che concerne le attività di pubblica utilità, come una Rsa, e comprensibilmente è considerato reato perché si tratta di uso improprio di denaro pubblico, violazione di leggi, usurpazione del potere conferito dal ruolo pubblico.
Tuttavia dobbiamo prendere atto che, in un ambito totalmente privato, l’offerta di somme ulteriori di denaro per favorire il buon esito di un affare, è prassi corrente, non ha una connotazione negativa, non si chiamano tangenti.

La corruzione è presente nella stragrande maggioranza degli Stati del Mondo, sia in quelli poveri sia in quelli ricchi. Le Nazioni Unite nel 2003 hanno adottato la “Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione”.
Osservando “L'indice di percezione della corruzione”, un indicatore statistico pubblicato da “Transparency International”, dove per corruzione si intende «l'abuso di pubblici uffici per il guadagno privato», solo una ventina su 179 Stati del Mondo hanno una bassa percezione della corruzione. La stragrande maggioranza degli Stati ha un'alta percezione della corruzione. In circa 90 Stati, tra cui l'Italia, la corruzione è endemica e radicata, parte integrante e indissolubile del sistema di sviluppo e della cultura sociale.
In questo contesto di Stato marcio, un marciume che concerne l'insieme delle istituzioni pubbliche, che rilevanza può avere una vicenda di tangenti per 10 o 15 mila euro? Attendiamo di conoscere gli sviluppi dell'indagine.

Cari amici, siamo di fronte all'ennesima conferma che dobbiamo mobilitarci per ricostruire dalle fondamenta innanzitutto una nuova etica personale e una nuova civiltà, che siano alla base di un modello qualitativamente migliore di Stato, di società e di sviluppo. Ecco perché la Casa della Civiltà è impegnata sul fronte della Formazione culturale, della Mobilitazione civile e della Politica costruttiva.

Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Martedì 24 gennaio 2023