Cari amici, quando leggiamo le tragiche notizie di morti improvvise dei ragazzi, comprensibilmente tutti noi genitori ci preoccupiamo per i nostri figli.
Ringrazio la mia assistente Marialuisa Bonomo per avermi segnalato due casi accaduti nella sola giornata di ieri. 

A Favara, in provincia di Agrigento, un ragazzo di 12 anni è morto mentre giocava a pallacanestro nella palestra della scuola, l’Istituto Guarino. Il dodicenne ha accusato un forte e improvviso dolore alla testa e si è accasciato sul pavimento della palestra. Sono intervenuti i sanitari del 118. La corsa in ospedale. Ma non c’è stato nulla da fare. Il ragazzo è andato in arresto cardiocircolatorio prima di raggiungere il Pronto soccorso. 

A Castelfiorentino, in provincia di Firenze, è  morto un ragazzo di 17 anni, colto da un improvviso arresto cardiaco durante la lezione, davanti ai suoi compagni di classe alla scuola all’Istituto statale di istruzione superiore “Enriques”.
I soccorsi sono stati immediati: l’insegnante e una collaboratrice scolastica hanno subito cercato di rianimare il giovane. Immediato anche l’intervento della Misericordia di Castelfiorentino che ha applicato il defibrillatore. Sul posto si era precipitata anche un’automedica inviata dal 118 che aveva preso in carico il ragazzo per trasportarlo sull’elisoccorso Pegaso, atterrato nel campo sportivo vicino all’istituto. Poi la corsa verso l’ospedale di Careggi dove il giovane era stato ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni, fin da subito erano apparse gravissime. 
La scuola ha attivato un supporto psicologico per il supporto ai compagni di classe e ai docenti e ai collaboratori scolastici che hanno assistito alla morte in diretta del ragazzo.

Il 4 marzo era deceduto un ragazzo di 13 anni, Cristian Miceli, per un improvviso arresto cardiaco mentre si trovava a scuola all’istituto “Karol Woytjla” a Palermo.
Cristian si era accasciato mentre si trovava in bagno. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Chiamati i sanitari del 118 i sanitari hanno trasferito lo studente all’ospedale dei Bambini. Il cuore aveva ripreso a battere, grazie al defibrillatore e al massaggio cardiaco. Il ragazzo era stato intubato e portato in rianimazione all’Ospedale dei Bambini a Palermo. Ma il cuore ha retto per poche ore.

Mentre riflettevo, con le lacrime agli occhi e l'angoscia per i miei figli e nipoti, su queste tragiche morti improvvise per arresto cardiaco di ragazzi di 12, 13 e 17 anni, l'amico Andrea Bosser mi ha segnalato un video sulla contestazione dell'ex ministro della Salute Roberto Speranza. Il 20 marzo alla Sala Bastia del Castello di Torre a Pordenone, una ventina di persone gli ha urlato «Assassino! Hai ucciso migliaia di persone».
Speranza, laureato in Scienze politiche e ha retto il Ministero della Salute negli anni più critici della procurata pandemia di Covid-19, ha risposto imperturbabile: «I vaccini hanno salvato la vita a milioni di persone! Io sono orgoglioso del lavoro fatto in questi anni con la comunità scientifica e con la stragrande maggioranza delle persone del nostro paese che ha seguito le indicazioni della scienza. Sono convinto che è stato un lavoro prezioso. Io non cambierò opinione».

Leggo in Rete che, fino al 2018, la morte improvvisa cardiaca (MI) colpiva ogni anno in Italia più di 1.000 giovani con età inferiore ai 40 anni. In quell'anno la Regione Toscana annunciò l'attivazione di un “Registro per le morti cardiache improvvise giovanili”, quando un'iniziativa era già presente nella Regione Veneto.

Cari amici, i tre recentissimi casi delle tragiche morti di ragazzi di 12, 13 e 17 anni, forse non sono i soli. Noi sappiamo solo ciò che emerge e viene diffuso dai mezzi di comunicazione di massa. Ma non sappiamo i casi che potrebbero non emergere, nel senso che la notizia rimane confinata in un ambito ospedaliero e familiare, e che potrebbero non essere stati diffusi dai mezzi di comunicazione di massa. 
Ma soprattutto non sappiamo qual è la possibile correlazione tra queste morti improvvise e l'inoculazione dei farmaci sperimentali a tecnologia genica fraudolentemente spacciati per vaccini anti Covid-19. 
Nonostante il cambio di Governo e il suo orientamento apparentemente meno assoggettato allo strapotere delle multinazionali della farmaceutica, di fatto persiste un'omertà di stampo mafioso da parte dei medici che, per un verso, continuano a indicare come “vaccini” dei farmaci che non immunizzano e che nuocciono al sistema immunitario, per l'altro negano aprioristicamente una possibile correlazione tra le morti improvvise per arresto cardiaco e l'inoculazione di questi sieri sperimentali.

I cittadini italiani hanno il diritto di conoscere la verità sulla realtà del virus Sars-Cov-2 creato in laboratorio e dei cosiddetti vaccini, vere armi biologiche impiegate in una inedita guerra mondiale. La classe politica, che non ha operato per il bene primario degli italiani, e la classe medica, che si è venduta allo strapotere delle multinazionali della farmaceutica, dovranno rispondere del loro tradimento a un Tribunale della Storia, nella consapevolezza che l'attuale Magistratura è parte integrante di un sistema di potere degradato e collassato.

Andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Giovedì 23 marzo 2023