Cari amici, nelle concitate consultazioni al Quirinale tra il Presidente della Repubblica Mattarella e i capi dei partiti politici, l’interesse principale se non esclusivo è sui numeri per formare una maggioranza. Prima del voto tutti assicuravano che i numeri dovevano essere compatibili con i contenuti dei programmi politici promessi ai propri elettori. Dopo il voto quasi tutti sono alla caccia dei numeri costi quel che costi, a prescindere dalla compatibilità con i contenuti. 

L’unica cosa che apparentemente conta è formare un governo. Se non fosse possibile sommando i numeri compatibili, va bene anche la sommatoria delle incompatibilità purché si traducano nella maggioranza dei numeri.

Anche questo triste spettacolo ci fa toccare con mano la decadenza della nostra civiltà. Ci troviamo di fronte ad un bivio e ad una sfida epocale: o riusciremo a riscattare la nostra civiltà che mette al centro la persona, la famiglia naturale, la comunità locale, l’economia reale; che bilancia tra diritti e doveri e tra libertà e regole; che si fonda sulla certezza e l’orgoglio di chi siamo sul piano delle nostre radici, fede, identità e valori; che si fonda sulla cultura della vita e promuove la rigenerazione della vita; che persegue la corretta rappresentazione della realtà attribuendole la connotazione di verità oggettiva, assoluta e universale; che legittima l’inviolabilità della proprietà privata e il primato dell’interesse dei cittadini all’interno della nostra casa comune; oppure saremo inesorabilmente destinati a morire come popolazione, condannati dal tracollo demografico senza precedenti nella nostra Storia, così come finiremo come civiltà travolti dalla dittatura globalista, eurocratica, finanziaria, relativista, informatica, mediatica, immigrazionista, islamofila. 

La prospettiva sarà un Nuovo Ordine Mondiale assoggettato alla grande finanza speculativa globalizzata; una umanità omogeneizzata e omologata in un meticciato antropologico universale; l’abbattimento delle frontiere nazionali e delle identità localistiche; il predominio della finanziarizzazione dell’economia con l’esclusiva moneta virtuale; la riduzione delle persone a codici digitali; un sistema di potere amministrato dalla Rete; la trasformazione delle relazioni umane reali in una comunicazione virtuale; l’eliminazione del concetto di “verità” e l’affermazione del relativismo valoriale, cognitivo e comportamentale; lo scardinamento del processo umano che coniugando la dimensione delle parole, dei valori e delle opere ci consente di auto-realizzarci e di perseguire una missione che dà un senso compiuto alla nostra esistenza, per trasformare l’individuo in un semplice strumento di produzione e consumo della materialità al più basso costo possibile.

Cari amici, ora più che mai dobbiamo promuovere un processo culturale che ci consenta di acquisire e diffondere informazione corretta, recuperare la certezza e l’orgoglio di chi siamo sul piano delle nostre radici, fede, valori e regole, convergere sulle idee, i valori e la prospettiva, mobilitarci per assumere delle iniziative concrete che si traducano nel riscatto della nostra civiltà. Andiamo avanti. Insieme ce la faremo ad essere pienamente noi stessi dentro casa nostra.