Cari amici Buona Festa dell’Assunta e di Ferragosto, quest’anno all’insegna della tragicomicità. “Pensavamo di vivere in una tragedia, e invece era una commedia: Tanto rumore per nulla di William Shakespeare!”, così Antonello Giannelli, Presidente dell’Anp, l’Associazione Nazionale Dirigenti pubblici e alte professionalità della Scuola, ha commentato il nuovo parere reso dal “Comitato Tecnico-Scientifico” costituito dal Governo per l’emergenza Coronavirus, secondo cui il distanziamento di un metro a scuola, al rientro a settembre, può anche non essere mantenuto per qualche mese, in attesa dei nuovi banchi, purché si faccia uso della mascherina chirurgica.

“Abbiamo sempre rispettato i pareri delle autorità sanitarie e continueremo a farlo”, prosegue Giannelli, “ma non comprendiamo perché non si sia fatta chiarezza prima su questo aspetto fondamentale. I dirigenti scolastici non hanno preso un solo giorno di ferie per lavorare febbrilmente, con granitico senso del dovere, affinché gli alunni potessero essere distanziati come previsto. I colleghi hanno risposto a innumerevoli monitoraggi ministeriali per comunicare più volte tutti i dati relativi alle classi, alle aule, ai corridoi, alle palestre, ai cortili, agli edifici. E tutto questo perché? Perché siamo stati seri e responsabili, ben più di quanto fosse evidentemente necessario.”

“A questo punto – conclude il Presidente dell’Anp– invito tutti i colleghi a comunicare immediatamente ai rispettivi uffici scolastici la loro messa in ferie, perché le hanno meritate come non mai e perché ne hanno bisogno dopo una estate di lavoro frenetico che sembrava tragica e invece era solo comica".

Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina conferma che a settembre si potrà tornare a scuola anche senza il distanziamento indossando la mascherina: “La mascherina è fondamentale laddove il distanziamento non c’è. Il “Comitato Tecnico-Scientifico” lo aveva già scritto il 7 luglio. Ma noi stiamo lavorando al distanziamento e continueremo a farlo. Ci sono Paesi europei che dicono: se non hai il distanziamento metti la mascherina e basta. Noi stiamo facendo di più: stiamo lavorando per garantire a tutti il distanziamento”. 

Quindi il Ministro Lucia Azzolina, pur non essendo indispensabile vuole il distanziamento che si realizza con dei banchi monoposto: “Avevano detto che la gara sarebbe andata deserta, invece arriveranno 2,4 milioni di banchi in un Paese in cui non si era mai investito negli arredi”.

Cari amici, la realtà tragicomica denunciata dai presidi e dirigenti scolastici evidenza lo stato confusionale in cui opera il Governo. Non si capisce perché il Ministro Lucia Azzolina da mesi abbia concentrato la sua attività sull’acquisto di milioni di banchi monoposto con le rotelle dal costo stimato in 300 euro ciascuno, quando ora lei stessa ammette che il distanziamento non è necessario se si indossa la mascherina. Non è tutt’ora chiaro se qualora ci fossero i banchi monoposto gli alunni potranno fare a meno della mascherina. Perché se invece la mascherina dovesse essere comunque obbligatoria, allora non si comprende l’insistenza di investire decine di milioni di euro per i banchi monoposto quando tante scuole non hanno i soldi per comprare la carta igienica. Questa realtà tragicomica mi conferma che lo Stato deve limitarsi a definire le regole e a garantire che vengano rigorosamente rispettate, ma che lo Stato è del tutto inadeguato a svolgere delle attività che comportano una logica imprenditoriale. Due terzi degli edifici scolastici sono fatiscenti e a rischio, servono duecento miliardi di euro per ricostruirle o ristrutturarle, ma essendo un problema che si è creato e accumulato nell’arco di decenni, tutti i governi non se ne occupano perché non lo considerano come una propria diretta responsabilità. Ed è così che la nostra amata Italia naufraga perché le colpe sono di tutti e le responsabilità non se le assume nessuno. Ecco perché serve una rinascita civile e etica degli italiani, che si traduca in un nuovo modello di Stato, di sviluppo, di società e di civiltà. Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Insieme ce la faremo.