Buongiorno amici. Ieri, mercoledì 16 marzo, il quotidiano La Stampa ha pubblicato in prima pagina una gigantografia su oltre la metà della pagina che mostra l’immagine straziante di cadaveri riversi per terra e in primo piano un anziano che si copre il volto con le mani per la disperazione, per aver verosimilmente individuato una persona cara tra le persone appena dilaniate da un missile. 

Nella parte alta della foto La Stampa pubblica il titolo “La carneficina”. Nella parte sottostante ci sono due titoli “Così Kiev affronta l’assalto finale” e “I traumi dei bimbi in fuga da Leopoli”. Ancora più sotto ci sono altri titoli tutti decisamente criminalizzanti i russi, tra cui quello attribuito allo scrittore Scurati “Ormai Vladimir si muove come Hitler”. 

Il lettore è così portato a collegare la foto tragica della carneficina a crimini di guerra perpetrati dall’esercito invasore russo nelle aree controllate dal Governo ucraino.

Invece è assodato che quella foto riguarda una strage consumatasi lunedì scorso 14 marzo a Donetsk, capitale dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, a maggioranza russofana che si è scissa dall’Ucraina con il sostegno della Russia. Un missile ha centrato un gruppo di anziani in fila davanti a un bancomat per ritirare la pensione e dei passeggeri di un autobus, provocando 20 morti e 35 feriti gravi. Ebbene è accertato che quel missile è stato lanciato dalle forze ucraine che non riconoscono l’indipendenza delle autoproclamate Repubbliche russofone del Donbass, Donetsk e Luhans’k.

Anche il Tg3 nell’edizione del 14 marzo delle ore 14 aveva mandato in onda un servizio su bombardamenti a Kiev inserendo nel montaggio l’immagine dell’uomo anziano con le mani al volto in segno di disperazione di Donetsk. Nell’edizione delle ore 19 quell’immagine non è stata riproposta. Nello stesso giorno anche il Tg5 aveva diffuso nei titoli di apertura del telegiornale la stessa immagine di Donetsk in un servizio che riguardava Kiev.

Il sito della televisione Byoblu riferisce che Giorgio Bianchi, un fotoreporter presente nel Donbass, ha scoperto che l’autore della foto pubblicata ieri in prima pagina da La Stampa si chiama Eduard Kornienko. Nel sito di Byoblu è riportato un appello che tutti possono sottoscrivere e inviare alla redazione de La Stampa per ottenere una rettifica ufficiale.

Si aggiunge che anche l’Ambasciata della Russia in Italia ha protestato contro l’uso non corretto dell’immagine da parte del quotidiano “La Stampa”.

Cari amici non è la prima volta che i principali mezzi di comunicazione a diffusione nazionale, che sono quasi tutti allineati sulle posizioni del Governo Draghi, dell’Unione Europea, della grande finanza speculativa globalizzata e del Nuovo Ordine Mondiale, pubblicano delle menzogne per diffamare, screditare e criminalizzare coloro che loro individuano come nemici. E siccome sono loro che controllano il sistema della comunicazione sottomettendoci a una dittatura mediatica che è figlia della dittatura finanziaria e si sposa con la dittatura sanitaria, di fatto sono loro i primi produttori delle cosiddette “fake news”, notizie false, infondate e manipolate con l’obiettivo di plagiare, distrarre, condizionare e sottometterci alla narrazione ufficiale. 

Io questo problema l’ho risolto da anni non leggendo più i giornali e non guardando più i telegiornali. Mi informo selezionando nella Rete le fonti primarie dell’informazione, le agenzie di stampa, confrontando e vagliando i contenuti. Ma soprattutto mi concentro sempre di più sulla realtà direttamente accessibile, tangibile e manifesta, a partire da noi stessi, i nostri famigliari, amici, conoscenti, concittadini e connazionali, quell’insieme che costituisce la micro-dimensione da cui dobbiamo ripartire per riscattare l’Italia, salvare gli italiani e far rinascere la nostra civiltà dal baratro di inciviltà della macro-dimensione del Nuovo Ordine Mondiale. 

Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.

 

Magdi Cristiano Allam

Giovedì 17 marzo 2022