Cari amici buongiorno e buon fine settimana. Mi auguro di cuore che stiate bene in salute fisica, mentale e spirituale.
Solo chi non conosce la realtà dell'islam, che si sostanzia di ciò che Allah prescrive nel Corano e di ciò che ha detto e ha fatto Maometto; solo chi non conosce o comunque non considera la realtà di 1400 anni di guerre islamiche per sottomettere l'Europa e l'insieme dell'umanità; solo chi è ignorante, irresponsabile e votato al suicidio può immaginare che innalzare la bandiera palestinese o quella arcobaleno possa magicamente tradursi nell'affermazione della “Pace” dentro casa nostra e ovunque nel Mondo. All'opposto, soprattutto ora che il terrorismo islamico di Hamas ha scatenato la guerra contro Israele con la finalità esplicita di distruggerlo in quanto Stato del popolo ebraico, innalzare la bandiera palestinese o quella arcobaleno equivale a innalzare la bandiera bianca della resa incondizionata dentro casa nostra all'islam, il nemico storico dell'Europa, dell'ebraismo, del cristianesimo e del Mondo libero.
La “Pace” non è un totem da adorare prostrandosi servilmente al suo cospetto. Non è un mantra da ripetere ossessivamente e che all'improvviso soddisfa la nostra massima aspirazione. La pace, nella concretezza della Storia, è una condizione di stabilità, di libertà e di sviluppo dei popoli fondata sull'accordo politico, garantito dalla forza degli eserciti, tra le parti che coesistono o coltivano un interesse all'interno di una specifica area geografica. Nella realtà la pace la si conquista facendo prevalere il proprio legittimo interesse, supportato all'occorrenza dalla capacità di combattere e dal successo militare. Sono stati i Papi a promuovere le “guerre sante” delle flotte e degli eserciti cristiani a Lepanto e a Vienna, per sconfiggere i nemici islamici, prevenire la sottomissione dell'Europa cristiana all'islam, salvaguardare la Chiesa e la civiltà cristiana.
Il detto romano “Si vis pacem, para bellum”, che sintetizza il pensiero di Platone di 2400 anni fa, chiarisce bene la realtà della pace come frutto legittimo della capacità di fare e di vincere la guerra.
Ebbene, in quest'Italia e in quest'Europa che, per un verso, o non hanno eserciti adeguati o la democrazia lega loro le mani, e dove, per l'altro verso, il nemico islamico si è radicato dentro casa nostra, pronto a sottometterci, confortato dalla vittoria dei Taliban contro gli Stati Uniti il 15 agosto 2021 e dal successo dell'attacco terroristico di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023, invocare e urlare “Pace” è la manifestazione di chi sceglie di non voler fare i conti con la realtà ed è votato al suicidio dentro casa propria.
Per fare la pace nella realtà, non la “Pace” idealizzata da slogan e dalla finzione ideologica, dobbiamo avere la forza di farci rispettare per essere pienamente noi stessi dentro casa nostra, ottenendo o imponendo il rispetto anche ai nostri nemici.
Tutti vogliamo la pace, tutti siamo pacifisti, ma se non siamo realisti finiamo per diventare dei “pacifinti” che, di fronte alla realtà della guerra che gli islamici si apprestano a scatenare anche in Europa, innalzeranno bandiera bianca e si sottometteranno alla tirannia di Allah e di Maometto.
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l'aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l'Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”
Sabato 9 dicembre 2023