L’Aifa comunica che al 26 maggio in Italia 328 persone sono morte dopo la somministrazione del vaccino anti Covid-19. Inoltre ci sono state 66.258 “reazioni avverse”, di cui 6.890, pari al 10,4% sono “gravi”. Tutti i quattro vaccini autorizzati, con in testa Cominarty della Pzifer-Biontech, sono responsabili delle morti e delle “reazioni avverse”

Buongiorno amici. Il nuovo “Rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19” dell’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, l’ente del Governo che regolamenta la presenza dei farmaci in Italia, ha comunicato che dal 27 dicembre 2020 al 26 maggio 2021 ci sono stati 328 morti a seguito della somministrazione del vaccino anti Covid-19. 

Sul totale di 328 morti, 213, pari al 64,9%, sono morti dopo la somministrazione del vaccino Cominarty della Pzifer-Biontech; 58, pari al 17,6%, sono morti dopo la somministrazione del vaccino Moderna; 53, pari al 16,1%, sono morti dopo la somministrazione del vaccino Vaxzevria dell’Astrazenica; 4, pari all’1,2%, sono morti dopo la somministrazione del vaccino Janssen della Johnson&Johnson. 

Nel rapporto dell’Aifa, si legge che “il 68,6% delle schede (225 su 328) presenta una valutazione di causalità con l’algoritmo utilizzato nell’ambito della vaccinovigilanza (Algoritmo OMS), in base al quale il 57,8% dei casi è non correlabile, il 36,9% indeterminato e il 3,6% inclassificabile per mancanza di informazioni necessarie all’applicazione dell’algoritmo.

In quattro casi (1,8% del totale), la causalità risulta correlabile”.

Al riguardo il rapporto dell’Aifa precisa quanto segue:

correlabile, significa che l’associazione causale fra evento e vaccino è considerata plausibile;

non correlabile, significa che altri fattori possono giustificare l’evento;

indeterminata, significa che l’associazione temporale è compatibile, ma le prove non sono sufficienti a

supportare un nesso di causalità; 

non classificabili, significa che le segnalazioni sono prive di informazioni sufficienti, per cui sono necessari ulteriori

approfondimenti.

Complessivamente al 26 maggio 2021 sono state somministrate 32.429.611 dosi di vaccino, di cui Comirnaty per il 68,7%, Vaxzevria per il 20,8%, Moderna per il 9% e Janssen per l’1,5%2. 

In aggiunta alle morti, il rapporto dell’Aifa informa che, a seguito della somministrazione del vaccino anti Covid-19, i vaccinati hanno subito delle “reazioni avverse”, che complessivamente sono state 66.258, di cui il 71,8% causate dal vaccino Comirnaty, il 3,9% causate dal vaccino Moderna, il 24% causate dal vaccino Vaxzevria, lo 0,3% causate dal vaccino Janssen.

Sul totale delle 66.258 “reazioni avverse”, 6.890, pari al 10,4% sono “gravi”, mentre 59.234, pari all’89,4% sono “non gravi”. 

Nel lungo elenco delle “reazioni avverse” figurano: patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione (33%); patologie del sistema nervoso (18%); patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo (17%); patologie gastro-intestinali (9%); patologie del sistema emolinfopoietico (4%).

Cari amici, 328 morti dopo la somministrazione di un vaccino non sono solo tanti ma sono troppi; non è una conseguenza accettabile ma è un crimine perpetrato nei confronti degli italiani. 

Chi si ammala di Covid-19 e muore, è vittima della diffusione del virus Sars-Cov-2 e della condizione generale del suo stato fisico. Invece chi muore a seguito della somministrazione del vaccino anti Covid-19 ha scelto volontariamente di farsi vaccinare, dopo aver avuto il nulla osta da parte del proprio medico curante e del medico o infermiere vaccinatore, firmando il modulo del “consenso informato”. 

Chi si vaccina è incentivato a farlo nella convinzione di tutelare la propria vita e quella altrui, ottemperando alla raccomandazione ufficiale del Governo, diffusa in modo martellante dai mezzi di comunicazione di massa, facendo leva sul ricatto di essere sospesi dal lavoro e dallo stipendio, di non poter viaggiare o andare in discoteca, di non poter insegnare o studiare a scuola. Il vaccino anti Covid-19 pur essendo formalmente volontario, è di fatto obbligatorio.

Dai dati diffusi dall’Aifa, emerge che tutti i quattro vaccini autorizzati causano la morte, anzi mentre il vaccino Vaxzevria dell’Astrazenica è responsabile della morte del 16,1% dei vaccinati, il vaccino Cominarty della Pzifer-Biontech è responsabile della morte del 64,9% dei vaccinati. Anche considerando che le dosi somministrate del Vaxzevria sono il 20,8% del totale e quelle del Cominarty il 68,7%, prendiamo atto che entrambi i vaccini sono responsabili delle morti dei vaccinati. Ebbene il fatto che ci si limiti a mettere in discussione il vaccino dell’Astrazenica e si promuova il vaccino della Pfizer-Biontech, alimenta il sospetto che sia una scelta finalizzata a favorire determinate multinazionali della farmaceutica e gli Stati di riferimento.

Vi invito a leggere e a approfondire il rapporto dell’Aifa cliccando 

https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_5.pdf