Cari amici plaudo e condivido l'affermazione pubblica del Presidente del Consiglio Mario Draghi in cui ha qualificato il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan «un dittatore». 

È del tutto risibile la replica del Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu secondo cui Erdogan non solo non sarebbe un dittatore, ma sarebbe più democratico di Draghi perché lui «è stato scelto attraverso elezioni», mentre Draghi è un «premier nominato». Dimentica che anche Adolf Hitler fu eletto. 

Comunque sia Erdogan è oggi l'uomo più pericoloso nel Mediterraneo e in Medio Oriente. Ha pubblicamente minacciato di fare la guerra alla Grecia. La Turchia è impegnata militarmente a Cipro, in Siria, Iraq, Somalia, Qatar e Libia, mentre le navi da guerra turche stazionano nel Mar Nero, Mar Egeo, Mediterraneo centrale e Mar Rosso. Erdogan ha scalzato l’Italia dalla Somalia e dalla Libia e sta minacciando gli interessi italiani nel Mediterraneo. L'Esercito turco occupa dal 1974 il settore settentrionale dello Stato di Cipro, che è membro dell'Unione Europea; ha invaso e di fatto ha annesso territori dell'Iraq e della Siria; controlla e sfrutta la Somalia e vorrebbe fare altrettanto in Libia dove ha preso possesso della base aerea a Al-Watiya in Tripolitania e della base navale a Misurata; ha un proprio contingente militare nel Qatar in funzione anti-Arabia Saudita; mantiene unità navali da guerra nel Mediterraneo con cui minaccia di aggredire la Grecia per impedire lo sfruttamento del sottosuolo della «Zona economica esclusiva» adiacente alle acque territoriali greche contestata dalla Turchia.    

Erdogan coltiva il sogno di riesumare un Califfato islamico turco imponendo la sua autorità sull'insieme del mondo islamico con la forza delle armi, la proliferazione delle moschee e la corruzione del denaro. Erdogan è un fanatico estremista islamico, ha detto che la sua azione politica è ispirata dal Corano, si considera l’erede del Sultano Maometto II che nel 1453 espugnò in un bagno di sangue Costantinopoli ponendo fine all’Impero Romano d’Oriente e convertendo la Basilica di Santa Sofia in moschea facendo sgozzare i sacerdoti sull’altare. Erdogan il 10 luglio 2020 ha riconvertito la Basilica di Santa Sofia in moschea, dopo essere diventata museo nel 1935 per volontà di Ataturk. Per l’occasione Erdogan ha fatto coniare una medaglia commemorativa in cui sono riportate due date 1453-2020, per evidenziare la continuità nel nome della supremazia dell’islam tra il Califfato turco-ottomano e la Turchia odierna, tra il Sultano Maometto II e se stesso. 

La risposta dell'Europa è di pochi giorni fa: Erdogan costruirà a Strasburgo, sede del Parlamento Europeo, del Consiglio d'Europa e della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, la più grande moschea d'Europea dal costo di 32,5 milioni di euro, di cui 2,5 milioni donati dall'amministrazione comunale di sinistra di Strasburgo, mentre la moschea sarà intitolata a Abu Ayyub al-Ansari, uno dei più fedeli compagni di Maometto, morto nel 672 durante una guerra contro l'Impero Romano d'Oriente per la conquista di Costantinopoli.

Erdogan il 26 ottobre 2020 ha dato della nazista al Cancelliere tedesco Angela Merkel e del malato psichiatrico al Presidente francese Emmanuel Macron. Queste sono le parole di Erdogan: «In Europa si sta compiendo una campagna di linciaggio contro i musulmani simile a quella contro gli ebrei prima della Seconda Guerra Mondiale». Erdogan ha denunciato «l'islamofobia» come la «peste dei Paesi europei». Rivolto alla Merkel ha detto: «Parlate di libertà di religione ma voi siete i veri fascisti, gli eredi dei nazisti». Poi rivolto a Macron, Erdogan ha detto: «Ha problemi mentali, ha davvero bisogno di sottoporsi agli esami per accertare il suo stato di salute mentale». Nel 2017 ha oltraggiato il Governo olandese definendolo «residui del nazismo»: «Sono così timidi, così impauriti. Si tratta di residui del nazismo, questi sono fascisti». In un video dello scorso novembre Erdogan nel corso di una imponente manifestazione pubblica ha minacciato una guerra «tra la Mezzaluna e la Croce» se il Cancelliere austriaco Sebastian Kurz dovesse chiudere le moschee ed espellere i musulmani. Dopo un attentato terroristico islamico a Vienna il 2 novembre con cinque morti, Kurz aveva chiesto di mettere fuori legge «l'islam politico». Erdogan ha definito Kurz «un ragazzino» e ha ammonito l’Europa: «Fermate quest’uomo». Erdogan ha un odio viscerale nei confronti di Israele, da lui definito uno «Stato terroristico», mentre sostiene i terroristi islamici di Hamas dediti alla distruzione dello Stato del popolo ebraico.

Cari amici, Erdogan si conferma come l’uomo in assoluto più pericoloso nel Mediterraneo e in Medio Oriente. Ormai non si fa remore nell’offendere i capi di Stato e di Governo europei, nel minacciare una guerra scatenata nel nome dell’islam contro l’Europa. Usa lo stesso linguaggio dei capi del terrorismo islamico. Con la differenza che è a capo di uno Stato militarmente forte che fa parte della Nato. Finora l’atteggiamento dell’Europa è stato di accondiscendenza per placare l’aggressività di Erdogan. Ma più l’Europa è accondiscendente e più Erdogan diventa aggressivo. Si sta ripetendo quello che accadde a Monaco nel 1938 con Hitler quando il Regno Unito, la Francia e l’Italia acconsentirono all’annessione della Cecoslovacchia immaginando che l’aggressività di Hitler sarebbe stata appagata. Sin dal 1974, dopo l’occupazione turca del settore settentrionale di Cipro, che è uno Stato membro dell’Unione Europea, l’Europa è sempre più accondiscendente nei confronti della Turchia. O l’Europa ferma il nuovo Hitler islamico, o si ritroverà a subire guerre esterne ed interne scatenate dal fanatismo di Erdogan.