Cari amici Buona Domenica del Signore. Domenica 3 luglio 2022 Andrea Crisanti, Direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova, intervistato dal programma «In onda» su «La 7», ha detto che «nel 98% dei casi muoiono i vaccinati fragili, non i no vax». Queste le sue parole: «Bisogna prendere delle misure ad hoc per proteggere i fragili. E ce ne sono tante, in primis si deve spiegare ai fragili che devono continuare a usare la mascherina. La devono usare loro e coloro che li accudiscono. Dobbiamo proteggere i fragili, perché chi muore ogni giorno non sono i no vax, ma nel 98% dei casi sono persone fragili e vaccinate. Non abbiamo avuto il coraggio di dire sin dall’inizio che i 160 morti al giorno non erano no vax, ma persone vaccinate e fragili. Tutta la polemica sui no vax ha creato un cortocircuito per cui sembrava che morissero solo i no vax. E invece non era vero. La vera priorità di questa epidemia sono i vaccinati fragili».
Crisanti ha spiegato perché sono i vaccinati quelli che più facilmente si contagiano, si ammalano e muoiono a causa delle varianti dei virus: «Le varianti si sviluppano sotto la pressione delle persone vaccinate, che sono la maggioranza. Il vaccino è una barriera contro il virus, che genera varianti in maniera casuale. Se c’è una variante in grado di infettare i vaccinati si ritrova avvantaggiata, è l’abc della genetica. I non vaccinati non sono un ostacolo per il virus, il vero ostacolo sono i vaccinati, quindi la pressione selettiva esercitata sul virus è quella del vaccino. Naturalmente si infettano anche i non vaccinati, sia chiaro».
Il 19 aprile 2021 in dichiarazioni pubblicate dall’Agenzia di stampa Dire, Crisanti spiegò che è comunque sbagliato vaccinare quando la pandemia è in corso e che sono i vaccini anti Covid-19 somministrati nel corso della pandemia ad alimentare le varianti: «La probabilità che una variante emerga è direttamente proporzionale al livello di trasmissione. Se a questo dato sovrapponiamo la vaccinazione si crea la situazione in cui si selezionano le varianti resistenti al vaccino. Non si vaccina con alti livelli di trasmissione, questo è l’abc della genetica. Più c’è moltiplicazione virale più crescono le probabilità che aumentino varianti e che possa emergere una variante resistente al vaccino. Non si vaccina in presenza di varianti, perché sarebbe come trattare una persona affetta da un’infezione batterica con un basso livello di antibiotici o addirittura con antibiotici sbagliati. Così si selezionano le varianti resistenti, è inevitabile».
Chiariamo che il Professor Andrea Crisanti è vaccinato con tre dosi, sostiene pubblicamente la validità dei cosiddetti vaccini anti Covid-19 anche se specificatamente per le persone fragili. Eppure ha avuto l’onestà intellettuale di dirci che oggi quelli che muoiono in ospedale a causa delle varianti sono quasi totalmente i vaccinati con tre dosi fragili, che sono proprio i vaccinati a alimentare le varianti, che è in ogni caso sbagliato vaccinare quando la pandemia è in corso perché si alimentano le varianti più aggressive. 
Facendo auto-critica e criticando l’intera classe medica, Crisanti ha ammesso: «Non abbiamo avuto il coraggio di dire sin dall’inizio che i 160 morti al giorno non erano no vax, ma persone vaccinate e fragili. Tutta la polemica sui no vax ha creato un cortocircuito per cui sembrava che morissero solo i no vax. E invece non era vero. La vera priorità di questa epidemia sono i vaccinati fragili».

Ebbene, se ciò che ci dice il Professor Andrea Crisanti è vero, domandiamoci perché l’Istituto Superiore di Sanità continua a manipolare la realtà pur di proseguire la campagna d’odio, di terrore e criminalizzante nei confronti dei non vaccinati. Nel rapporto settimanale pubblicato dall’Agenzia Agi il 23 luglio, si legge: «Dal 24 agosto 2021 al 13 luglio 2022 sono stati segnalati 813.817 casi di reinfezione, pari a 5,2% del totale dei casi notificati. Il tasso di mortalità per le persone non vaccinate è di 6 volte e mezzo superiore rispetto a chi ha fatto la dose booster». E ancora: «Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di età 12 anni, nel periodo 27/05/2022-26/06/2022, per i non vaccinati (12 decessi per 100.000 ab.) risulta circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (3 decessi per 100.000 ab.) e circa sei volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 decessi per 100.000 ab.).»
Domandiamoci perché l’Istituto Superiore di Sanità anziché ammettere che quasi tutti quelli che oggi muoiono in ospedale per le varianti sono i soggetti fragili con tre dosi dei cosiddetti vaccini, debba ricorrere al confronto dei casi di reinfezione dal 2021 a oggi?

Cari amici, la realtà è di per sé oggettiva, assoluta e universale. Ci auguriamo che finalmente tutta la classe medica abbracci la realtà e abbia l’onestà intellettuale di dire la verità sui virus prodotti in laboratorio e che mietono vittime a 40 gradi di calore, sui farmaci a terapia genica sperimentale fraudolentemente spacciati per vaccini anti Covid-19, sulle conseguenze letali e nocive che si registrano dopo l’inoculazione di questi sieri sotto il ricatto della sospensione dal lavoro e dallo stipendio.
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità Casa della Civiltà

Domenica 24 luglio 2022