Buongiorno amici. Leggo dalle agenzie di stampa che ieri un centinaio di cosiddetti “migranti”, clandestini entrati senza documenti in Italia, sono fuggiti dal Centro di accoglienza di Pian del Lago a Caltanissetta. Le forze dell’ordine avrebbero ritrovato e ricondotto al Centro di accoglienza un’ottantina. Sempre ieri una trentina di cosiddetti “migranti” tunisini sono fuggiti dall'hotspot di Pozzallo. Gli hotspot sono strutture allestite per identificare rapidamente, registrare, fotosegnalare e raccogliere le impronte digitali dei cosiddetti “migranti”.

Proprio ieri ho visto diversi video che i cosiddetti “migranti” hanno registrato e poi diffuso in cui li si vede gioiosi durante la traversata in mare dalla Tunisia all’Italia, tutti giovanissimi, prevalentemente maschi, tutti in ottima condizione fisica, che cantano e gesticolano in segno di festa e di vittoria. Ad un certo punto mostrano le loro carte d’identità e alcune carte di credito e, una ad una, le gettano in alto mare affinché non rimanga alcuna traccia della loro identità. 

La ragione è molto semplice: solo se arrivi in Italia privo di documenti a bordo di un gommone, di un peschereccio, o con le imbarcazioni delle Ong che si prestano a favorire lo sbarco dei clandestini in Italia, e se al tuo arrivo dici di essere in fuga da una guerra o sei un perseguitato per una ragione qualsiasi, solo allora lo Stato italiano ti accoglie incondizionatamente, attribuendoti lo status internazionale di “richiedente asilo”, a cui si accorda per circa due anni gratuitamente il vitto, l’alloggio, il vestiario, un scheda telefonica, una paghetta, la sanità e l’istruzione.

Intanto gli sbarchi non si arrestano a Lampedusa, l’isola che segna la punta più meridionale dell’Italia, facilmente raggiungibile dalla costa tunisina o anche libica.

E, come da copione, ci sono delle “carrette del mare” che vanno in avaria e viene segnalato che circa 140 persone a bordo rischiano di perdere la vita.

Per un altro verso la Coldiretti informa che solo a luglio la mancanza di turisti stranieri è costata all’Italia la perdita di più di tre miliardi di euro, un danno enorme per gli alberghi, i trasporti, il sistema agro-alimentare, i negozi. Ebbene il paradosso è che l’Italia ha stilato un elenco di Stati europei e di altri continenti a cui è vietato l’ingresso, ma tra questi Stati non figurano quelli da cui arrivano i cosiddetti “migranti”, la Tunisia e la Libia innanzitutto, ma talvolta anche l’Algeria e il Marocco. 

Cari amici non è più possibile continuare a comportarci come chi si vuole del male, come chi è votato al proprio suicidio. L’Italia deve legittimamente operare in modo conforme al proprio interesse nazionale e al bene degli italiani. 

Per farlo deve ripristinare tre condizioni sancite dalla nostra Costituzione e assolutamente in linea con il diritto internazionale: 1) Ristabilire la frontiera marittima, terrestre e aerea dello Stato italiano. 2) Riesumare il reato di clandestinità contemplato da tutti gli Stati del mondo. 3) L’espulsione dall’Italia di tutti i clandestini e gli irregolari che vi risiedono in modo illegale.

In parallelo, per testimoniare il fatto che l’Italia è una grande Nazione civile ed è interessata a collaborare per promuovere lo sviluppo e a favorire il bene delle persone ovunque nel mondo, l’Italia investirà negli Stati da cui provengono questi giovani, per dare loro la formazione che li renda protagonisti dello sviluppo e consenta loro di vivere dignitosamente a casa propria, senza essere costretti ad abbandonare la propria famiglia e la propria Terra, considerando oltretutto che l’Africa è il Continente più ricco del Mondo. Ma bisogna farlo seriamente e bisogna farlo subito.