Cari amici, nel referendum del 23 giugno 17.410.742 britannici hanno votato a favore dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, pari al 51,9% dei votanti. 

Ebbene si è subito sollevata una campagna di condanna del risultato del referendum sostenendo che diciassettemilioniquattrocentodiecimiladuecentoquarantuno britannici sarebbero dei cretini, irresponsabili, disinformati, immeritevoli del diritto di voto, catastrofisti che danneggerebbero l'interesse autentico dei britannici. 

Ora si sta promuovendo una campagna per raccogliere le firme per far rifare il referendum, così come accadde in Irlanda nel 2002 con un secondo referendum per ottenere l'approvazione del Trattato di Nizza bocciato da un primo referendum nel 2001, e nel 2009 con un secondo referendum per far approvare il Trattato di Lisbona bocciato da un primo referendum nel 2008.

Cari amici, possiamo toccare con mano la realtà della dittatura europea che ci sta imponendo una democrazia pilotata: va bene solo se il risultato corrisponde alla volontà dei poteri forti, non va bene se il risultato corrisponde alla volontà popolare. 

In parallelo prendiamo atto della realtà di una dittatura mediatica che sanziona e criminalizza come populista, fascista, nazista, demagogico il pensiero non allineato con quello dell'Eurocrazia, promuovendo e legittimando il pensiero unico di chi è allineato con il Nuovo Ordine Mondiale.

Ribelliamoci alla dittatura europea e sconfessiamo la dittatura mediatica. Andiamo avanti forti della verità senza mai abdicare alla libertà. Insieme ce la faremo!