Cari amici, oggi i musulmani nel mondo festeggiano il compleanno del Profeta Maometto, Mawlid al-Nabi, nato nel 570 alla Mecca e che ricorre il 12 del mese lunare di Rabi’ al-Awwal. Alcuni musulmani ferventi in Francia hanno scelto di festeggiarlo vendicando l’oltraggio a Maometto con la pubblicazione di vignette irriverenti da parte del settimanale satirico Charlie Hebdo, sgozzando e decapitando chiunque appartiene al fronte dei “nemici di Maometto”. 

Mentre il nostro Stato di diritto si fonda e legittima la responsabilità individuale, quindi ognuno è singolarmente responsabile delle proprie azioni, l’islam - che nasce come un sistema di potere che mette al centro la comunità e concepisce la persona come schiava di Allah e sottomessa al potere supremo di Maometto o di chi guida la comunità - si fonda sulla corresponsabilità collettiva della comunità. Quindi così come i vignettisti blasfemi che hanno oltraggiato Maometto devono essere uccisi, ugualmente chiunque conviva nella comunità che legittima la blasfemia deve essere ucciso.

Finalmente in Francia si ha l’onestà intellettuale e il coraggio umano di denunciare il fatto che la radice del male non sono solo i singoli terroristi islamici, ma è l’islam come ideologia di stampo autoritario e violento, del tutto incompatibile con le leggi laiche dello Stato di diritto e con i valori che sostanziano la nostra civiltà incentrata sull’inalienabilità della vita, la pari dignità e la libertà della persona. Ancor di più ora si dice chiaramente che siamo in guerra, una guerra scatenata nel nome dell’islam, e che in guerra bisogna combattere per vincere.

Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, è stato il più esplicito: “Quando è troppo è troppo. Adesso è ora che la Francia metta da parte le regole di pace per annientare definitivamente l'islamo-fascismo sul nostro territorio". Nessun amministratore pubblico aveva finora detto “è ora di annientare definitivamente l'islamo-fascismo sul nostro territorio". Lo scorso 2 ottobre il Presidente francese Emmanuel Macron ha detto: “Dobbiamo contrastare il separatismo islamista", che "spesso si traduce nella costituzione di una contro-società. C'è in questo islamismo radicale, visto che è il cuore del soggetto, una volontà rivendicata di illustrare una organizzazione metodica per violare le leggi della Repubblica e creare un ordine parallelo di altri valori, sviluppare un'altra organizzazione della società".

Cari amici, oggi tutti noi “Siamo la Francia”, “Nous sommes la France”, perché ci riconosciamo, difendiamo e dobbiamo combattere per salvaguardare il diritto nostro e dei nostri figli alla vita, dignità e libertà. Oggi tutti noi siamo contro un sistema di potere autoritario e un’ideologia violenta che è l’islam. I terroristi che sgozzano, decapitano, massacrano e si fanno esplodere ottemperano letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto. Non sono delle schegge impazzite ma sono il vero islam. Ecco perché, nel più assoluto rispetto dei musulmani che rispettano le nostre leggi e condividono i nostri valori, oggi più che mai dobbiamo avere l’onestà intellettuale e il coraggio umano di mettere fuori legge l’islam dentro casa nostra. O ci liberiamo dell’islam, o saremo sottomessi all’islam.