Buongiorno amici. I fatti e i dati attestano in modo incontrovertibile che lo stato d’emergenza imposto dal Governo Conte a partire dallo scorso 31 gennaio non è una emergenza sanitaria, legata cioè alla specifica aggressività del virus Sars-Cov-2 e alla gestione medica dell’epidemia di Covid-19, ma è oggettivamente una emergenza ospedaliera, legata cioè alla totale inadeguatezza degli ospedali italiani, soprattutto di quelli statali, sul piano della degenza ospedaliera e della cura medica. La causa reale dello stato d’emergenza imposto a 60 milioni di italiani è il tracollo della sanità pubblica, conseguente alla chiusura di circa 400 ospedali negli ultimi 20 anni, con la perdita di 120 mila posti letto, e la riduzione del personale ospedaliero, medici e infermieri, di 45.783 unità. Il dato che ci fa toccare con mano il livello dello sfacelo e della corruzione presente nella sanità pubblica, è il costante e inarrestabile aumento del costo della sanità nonostante il drastico calo degli ospedali, dei posti letto e del personale ospedaliero. Tra il 1998 e il 2018 la spesa per la sanità pubblica, in valore assoluto, è aumentata da meno di 60 miliardi di euro (a prezzi correnti) a 115,4 miliardi di euro, quasi il doppio. Considerando che la Sanità in Italia è gestita principalmente dalle Regioni, il cui bilancio all’80 per cento è destinato alla Sanità, ciò impone una riflessione sulla realtà delle Regioni. 

Tenendo presente che alla data del 18 novembre 2020 in Italia sono stati registrati 1.272.352 casi positivi, tra cui 481.967 dimessi e guariti, 47.217 deceduti, 743.168 casi attivi, significa che complessivamente solo il 2,1 per cento della popolazione italiana è stata direttamente interessata dall’epidemia di Covid-19. Inoltre dobbiamo aver presente che sul totale dei positivi al tampone indicati impropriamente “contagiati”, circa il 90 per cento dei positivi sono asintomatici con una bassa carica virale per cui non sono né malati né contagiosi. Così come dobbiamo prendere atto che sul totale dei morti attribuiti al Covid-19, l’età media è di 80 anni e oltre il 90 per cento aveva patologie plurime pregresse. Significa soprattutto che il 98 per cento degli italiani sono assolutamente sani, oltre 58 milioni di italiani non sono stati in alcun modo interessati dall’epidemia di Covid-19. Ecco perché è obiettivamente non solo irrazionale ma è criminale confinare nelle proprie abitazioni la quasi totalità degli italiani che sono sani, provocando il collasso dell’economia e l’impoverimento dei cittadini, causando gravi patologie psichiche per la paura del prossimo percepito come il possibile untore che potrebbe condannarci a morte, alimentando la rabbia e la violenza sociale che determina la destabilizzazione della sicurezza nazionale. 

Cari amici, se fossi stato il Capo del Governo incaricato di fronteggiare questa pandemia avrei subito massicciamente investito per la riapertura degli ospedali chiusi con una decisione folle e controproducente perché si sono tagliati i servizi e si è aumentata la spesa, assicurando tutti i posti letto e in terapia intensiva necessari, assumendo e migliorando le condizioni economiche del personale sanitario. Proprio perché la vera emergenza è ospedaliera e non sanitaria. Avrei messo in totale sicurezza la minima parte della popolazione a rischio, gli anziani e le persone affette da patologie pregresse. Ma mai e poi mai avrei obbligato la quasi totalità di italiani sani a restare confinati a casa, mai e poi mai avrei obbligato gli imprenditori, i commercianti e i pubblici esercenti a chiudere le loro attività vitali per la produzione di beni e l’offerta di servizi, nonché per garantire allo Stato la regolare riscossione delle tasse senza cui non si potrà continuare a sostenere i costi della Sanità, corrispondere le pensioni a 16 milioni di italiani, pagare gli stipendi a circa 3,5 milioni di dipendenti pubblici. 

La domanda che sorge legittima è: questo comportamento irrazionale e criminale da parte del Governo Conte è frutto dell’incompetenza o di una strategia deliberata e pianificata non solo in Italia ma anche altrove nel mondo? La mia convinzione è che, pur prendendo atto dell’incompetenza e dell’inadeguatezza del Governo Conte, la gestione irrazionale e criminale della pandemia di Covid-19 a livello mondiale è frutto di una strategia deliberata e pianificata finalizzata a imporre una dittatura sanitaria che converge con la dittatura finanziaria e la dittatura informatica, con la prospettiva di dar vita a un Nuovo Ordine Mondiale asservito alla grande finanza speculativa globalizzata e capeggiato dal regime capital-comunista della Cina. Contro questa prospettiva dobbiamo mobilitarci su un fronte culturale e civile per salvaguardare la nostra umanità e la nostra civiltà. Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Insieme ce la faremo.