Cari amici Buona domenica del Signore. Il Maestro della satira italiana, Giorgio Forattini, compie oggi 90 anni. Sono immensamente grato a Forattini per avermi donato, di sua spontanea iniziativa, il simbolo del movimento politico «Io amo l'Italia» inaugurato nel 2009. Il logo ritrae la bandiera italiana con una grande croce stilizzata gialla che attesta il simbolo della nostra identità cristiana. Forattini maturò autonomamente questa iniziativa dopo una lunga telefonata in cui condivise il mio impegno di promuovere una riforma etica della politica. Ero stato appena eletto parlamentare europeo e mi trovavo in visita in Israele. Conoscevo Forattini per aver lavorato insieme per lunghi anni al quotidiano «La Repubblica». Lo ricordo ancora mentre andava su e giù per il corridoio a riflettere e trovare l'ispirazione della nuova vignetta da pubblicare. Recepì profondamente il mio messaggio di voler dare un contributo affinché l'Europa acquisisse un'anima riscoprendo la verità storica delle proprie radici cristiane e non fosse più l'Europa della moneta, dei banchieri e dei burocrati. Fu così che Forattini ideò il logo di «Io amo l'Italia» con la bandiera italiana sovrastata dalla croce, una croce che era presente nella bandiera d'Italia fino al 1945. Nel caso di un personaggio decisamente laico e non praticante come Forattini, la sua scelta di evidenziare la croce sulla bandiera italiana è un riconoscimento e una difesa della nostra identità cristiana che è alla base della civiltà che garantisce a tutti i diritti inalienabili alla vita, dignità e libertà. Da artista intellettualmente onesto, al pari di Benedetto Croce e di Oriana Fallaci, Forattini è consapevole che al di là della fede tutti noi italiani «non possiamo non dirci cristiani». E che in una fase di profonda decadenza della nostra civiltà, oggi più che mai dobbiamo recuperare le nostre radici, la nostra identità e la nostra fede cristiana per poter realizzare il miracolo di un nuovo Rinascimento. 

Il primo marzo 2012 Forattini partecipò all'inaugurazione della sede nazionale di «Io amo l'Italia» a Milano insieme a Alessandro Sallusti, Direttore di «Il Giornale» (nella foto in allegato). Forattini mi testimoniò la sua solidarietà quando nel 2014 l'Ordine Nazionale dei Giornalisti avviò un procedimento disciplinare contro di me per «islamofobia», facendo propria la denuncia di organizzazioni estremiste islamiche. Grazie al mio avvocato di fiducia ed amico fraterno Gabriele Gatti vinsi quella causa affermando il diritto di critica all'islam come religione nel rispetto dei musulmani come persone, conformemente all'articolo 21 della Costituzione. È stato un successo importante per tutti noi italiani. Se si accreditasse il reato di «islamofobia», cioè che in Italia e in Europa si può dire di tutto e di più su tutto e su tutti tranne che sull'islam, sarebbe il colpo di grazia alla nostra civiltà perché diventeremmo sottomessi a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto. Ebbene da autentico spirito libero Forattini il primo settembre 2014 in prima pagina su «Il Giornale» pubblicò una vignetta dal titolo «Inshallam», in cui mostra un boia islamico incappucciato con una tunica nera che l'avvolge dai capelli ai piedi e con in mano un coltello, mentre io sono inginocchiato con la tuta arancione che i terroristi islamici dell'Isis imponevano alle loro vittime per emulare le tute indossate dai prigionieri nella base americana di Guantanamo. Nell'attimo in cui si appresta a sgozzarmi il boia dice: «Questo tribunale dell'Ordine dei Giornalisti ti condanna alla decapitazione per islamofobia». 

Un Buon Compleanno specialissimo per i 90 anni di Giorgio Forattini. Sei il Maestro della satira perché per mezzo secolo con la tua matita appuntita hai sferzato la classe politica italiana e hai rappresentato con intelligenza e ironia i personaggi e i fatti salienti sulla scena internazionale. Grazie Giorgio per il dono inestimabile della tua amicizia, stima e condivisione che contraccambio di cuore. Grazie per la tua solidarietà di cui ti sarò eternamente riconoscente. Ti auguro tantissima salute e serenità per conseguire sempre nuovi traguardi e successi. Oggi più che mai l'Italia e gli italiani hanno bisogno di protagonisti intellettualmente onesti e di spiriti liberi per far rinascere la nostra civiltà decadente. La tua testimonianza ci conforta e incoraggia ad andare avanti a testa alta e con la schiena dritta per essere pienamente noi stessi dentro casa nostra.