Nel marzo del 2012 ha fatto molto scalpore un dato rivelato da Ritanna Armeni, secondo la quale la violenza sulle donne "è la prima causa di morte in tutta Europa per le donne tra i 16 e i 44 anni". Un paio di mesi dopo Barbara Spinelli, sul Corriere della Sera, aveva fatto una rivelazione simile: "La prima causa di uccisione [morte] nel mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l'omicidio (da parte di persone conosciute)". Nel giugno dello stesso anno è intervenuta sul tema Rashida Manjoo, special rapporteur dell'ONU sulla violenza contro le donne, secondo la quale "[...] in Italia la violenza domestica è la prima causa di morte per le donne fra i 16 e i 44 anni di età".
A queste affermazioni se ne sono aggiunte innumerevoli altre. La signora Boldrini parla di strage continua e appende drappi rossi. La signora Cirinnà ha affermato a un corso di aggiornamento dell'Ordine dei giornalisti (settembre 2016) che padre e madre sono uno stereotipo e un pregiudizio e ha aggiunto che le donne assassinate da un uomo sono più numerose di quelle morte di cancro (77.000).
Dio, in cui credo profondamente, mi dia testimonianza del fatto che la mia stima per le capacità cognitive delle suddette signore sta a un granellino di sabbia come il granellino di sabbia sta all'universo, ma nemmeno loro possono credere alla veridicità di questi numeri.
Per coloro che si siano persi le puntate precedenti le donne assassinate ogni anno sono circa 130, gli uomini assassinati 400, gli uomini suicidi circa 3200, non mille come ho scritto io sbagliando in un precedente post. Le le donne suicide sono circa 800 e il suicidio è doppio nelle donne sole. L'emergenza di questo paese quindi è il suicidio, dovuto alla spaventosa situazione economica che strangola la gente, che obbliga uomini perbene a essere disoccupati, donne che vorrebbero essere madri a non osare farlo, famiglie a perdere la casa per pignoramento, imprenditori costretti a fallire per eccesso di crediti, anziani a cercare qualcosa nei cassonetti.
Ci sono sempre più pratiche mediche cui è stato tolto il carattere di gratuità. L'emergenza è il suicidio di un paese morto, assassinato e venduto che sta chiaramente morendo senza un futuro.
Perché hanno tutti mentito? Perché si sono tutti inventati che l'emergenza è il femminicidio e i medici obiettori? Per distrarre l'attenzione dal suicidio, dalla disperazione, dall'impossibilità di vivere, dai 12 miliardi di euro spesi in un'accoglienza indiscriminata che sta causando disastri e morti in mare, certo, ma non è solo questo. Un regime per poter diventare in tutto e per tutto dittatoriale, anche a fronte di un'ancora apparenza di democrazia elettiva, deve scardinare di un popolo il passato e l'istituzione familiare.
Contro il femminicidio la vera sfida è il cambiamento culturale, hanno affermato i geni: quindi la nostra cultura non va bene, va cambiata, la scuola, gli insegnanti, persone che eseguono le circolari del ministero spiegheranno il maschile e il femminile: l'etica dei figli amministrata dallo stato, mi viene la nausea solo a scriverlo. Quella che deve saltare è l'istituzione familiare, gli uomini che amano le donne, le donne che amano gli uomini. Una volta saltata la famiglia un popolo diventa spazzatura, lo zerbino.
La vera violenza contro le donne è il suicidio. La vera violenza contro le donne è una tassazione talmente atroce che impedisce di diventare madri. La vera violenza contro le donne è la disoccupazione dei loro uomini. La vera violenza contro le donne sono i miserabili 4 mesi di congedo per maternità, il dover tornare al lavoro quando il piccolo ha 4 mesi e ha un disperato bisogno di mamma. La vera violenza contro le donne è la pornografia, la vera violenza contro le donne è la mostruosa nauseante figliazione di Vendola e Lo Giudice, la vera violenza contro le donne è l'invasione che arriva dalle nostre coste, pagata con le nostre tasse.
Giù le mani dai nostri uomini. Giù le mani dalle nostre famiglie. Giù le mani dai nostri figli.
Andate al diavolo.