A questo indirizzo http://www.tempi.it/il-dramma-delle-spose-bambine-per-lo-spot-della-fidanzata-di-hollande-riguarda-le-donne-cattoliche#.UzJz8YVc_eM

potete trovare informazioni e foto sullo spot francese fatto con i quattrini dei contribuenti francesi contro il matrimonio di bambine.

Casomai qualcuno dei lettori fosse stato un po’ distratto, magari ha passato gli ultimi vent’anni in coma o prigioniero dei pirati somali, faccio un riassunto rapido e una spiegazione dei termini.

La Francia è la nazione della laicità e ogni anno sul suolo francese numerose chiese, vestigia di un passato religiosamente e anche architettonicamente molto ricco, vengono fisicamente distrutte. Le chiese abbandonate per mancanza di fedeli a volte vengono trasformati moschee, a volte in centri commerciali o auditori, ma più spesso vengono fisicamente distrutte. La Francia è anche la nazione che, proporzionalmente alla popolazione, è il maggior consumatore mondiale di antidepressivi: forse tutta questa laicità non ha fatto una montagna di bene, ma questa è una malignità mia e torniamo ai fatti.

Il termine laicità che la Francia sbandiera è profondamente scorretto.

La laicità, dovrebbe essere un’assoluta neutralità dello Stato, di tutte le sue istituzioni dalle mense alla scuola. La laicità è un concetto discutibile, in quanto nega il diritto essenziale di un popolo di avere una terra, una nazione dove la sua fede sia rispecchiata e rispettata. La religiosità dello Stato è un concetto che dovrebbe appartenere ai diritti di un popolo, ma che si scontra con il diritto delle minoranze, a cominciare dalla minoranza autoctona degli atei e liberi pensatori.

Peraltro nel momento in cui uno Stato accoglie minoranze di altre religioni, la laicità diventa l’unica strada. In teoria sarebbe carino se gli appartenenti alle minoranze dimostrassero la loro simpatia alla maggioranza dello Stato di cui fanno parte non opponendosi al fatto che quella maggioranza ricordi la sua religione nelle istituzioni, perché in realtà nessuno Stato può essere laico, perché se lo fosse sarebbe senza principi etici, ma qui diventa un problema filosofico e lo rimanderei ad altra discussione. Assumiamo quindi il concetto che la laicità sia una buona cosa. Insisto: è un concetto discutibile, perché salva il diritto delle minoranze, ma perché viola il diritto elementare di ogni popolo di vivere in uno Stato che rispecchi la sua fede, viola il diritto di un bambino di cominciare la scuola o il pasto con una preghiera, ma vorrei saltare questa discussione a piè pari così da poter andare oltre.

Laicità vuol dire che nessuna fede religiosa deve essere aggredita, con calunnie, che nessuna fede religiosa deve essere assolta dai reali crimini che compie, e nessuna fede religiosa deve essere favorita nell’insegnamento a discapito delle altre, tenendo presente che l’ateismo è un tipo di fede religiosa.

Se applichiamo questa definizione scopriamo che la laicità  della Francia non esiste. In Francia esiste un odio anticristiano assoluto, feroce e fanatico. L’odio anticristiano nasce nell’illuminismo e nell’illuminismo nasce l’alleanza con l’islam in funzione anticristiana. La più pericolosa delle minoranze anticristiane è la minoranza autoctona degli atei e liberi pensatori, che sono “infastiditi” dalla religione dei propri padri e dei propri nonni. Il mio dubbio che la loro psiche abbia dei gravi problemi non affrontati con le ascendenze familiari, tutti problemi risolvibili con una buona psicoterapia, resta notevole. Poi arriva la minoranza islamica, con aggressioni nelle periferie agli sporchi francesi o sporchi galli sempre più violente e tragiche.

Il secondo punto, che quelli che sono stati in coma gli ultimi vent’anni possono essersi perso, è la tragedia delle spose bambine. La tragedia delle spose bambine era una piaga nell’induismo, attualmente in via di soluzione, ed è 1 piaga dell’Islam, attualmente in via di gravissimo peggioramento. La piaga delle spose bambine esiste anche in Europa: perché non dovrebbe? La piaga delle spose bambine è rinata, come la piaga del velo e quella della lapidazione, con l’integralismo. Quando Khomeini tornò in Iran e prese il potere la sua prima legge fu istituire la lapidazione, la seconda rendere obbligatorio il velo pena l’imprigionamento o la morte, la terza fu abbassare l’età di matrimonio per le donne da 18 a 8 anni. Nell’islam una bambina può sposarsi a 8 anni perché la terza  moglie del profeta, quando lui la sposò, aveva 8 anni. Come ha spiegato l’ayatollah Khomeini per un islamico sposare una bambina di 8 anni, esattamente come per un padre islamico fa sposare la propria bambina di 8 anni, non è solo permesso, ma raccomandato cioè fa punti: come per un cattolico fare il barelliere a Lourdes.

Germania, Francia e Gran Bretagna sentono sempre più tragicamente, ma anche tacitamente, il problema delle spose bambine.

La Francia di Hollande ha finalmente deciso di non tacere e fare uno spot.

Nello spot fatto con i quattrini dei contribuenti recita l’amante del presidente. Forse amante è un termine troppo piccolo borghese. La fidanzatina del momento? Peraltro se fosse successo in Italia che con i quattrini pubblici si fosse finanziata la compagna del presidente del Consiglio non oso pensare cosa si sarebbe scatenato. Ma Hollande è Hollande: con quella faccia può fare ciò che vuole. Lo spot è girato in un ambiente rigidamente monoetnico: è una famiglia francese tradizionale, visibilmente cattolica, con un’abbondante iconografia cattolica religiosa alle pareti, e questa famiglia fa sposare una bambina di 8 anni in un ambiente che è chiaramente ispirato a una chiesa cattolica. Lo spot si conclude con l’urlo della bambina deflorata.

E adesso devo interrompermi perché ho appena saputo che Hollande ha appena perso le elezioni e devo andare a festeggiare.

Vorrei solo dire alla sinistra, a cominciare da quella di Tony Blair: piantatela. Ogni voto che guadagnate in campo islamico viene compensato da quattro voti del vostro elettorato tradizionale che vanno destra e cinque voti del vostro elettorato tradizionale che diventano schede bianche.

Il Partito Laburista di Tony Blair ha riconosciuto ufficialmente di aver voluto dare il voto agli immigrati, tutti, inclusi quelli che clamorosamente odiavano lo Stato britannico, per avere più voti. Hollande aveva vinto su Sarkosy grazie al voto degli immigrati.

Saluti a tutti e buona giornata. Che sia magnifica. La prima bella notizia è arrivata.

Ps: dato che sono pigra sto scrivendo questo articolo con un sistema di dettatura elettronico, Dragon Dictation. Si tratta di un sistema politicamente corretto: scrive cristianesimo e induismo con la minuscola e Islam con la maiuscola.