Torniamo al 25 aprile.

Il nazifascismo è stato battuto sul suolo italiano dalle seguenti armate:

ESERCITI REGOLARI:

Esercito degli Stati Uniti d’America, senza i quali marceremmo a passo dell’oca, perché senza di loro gli altri sarebbero stati travolti. Quindi se amate la Liberazione tenete una bandiera degli Stati Uniti alle vostre finestre o almeno nei vostri cuori.

Esercito Inglese, quelli che da soli hanno resistito, mentre gli Stati Uniti ci stavano pensando su. Non marciamo a passo dell’oca perché Winston Churchill ha sprofondato il suo popolo nel sangue, nel sudore e nelle lacrime perché Winston Churchill non ha mai mollato. Quindi bandiera inglese e già che ci siete nella vostre case potete sempre tenere una copia della Storia della Seconda guerra mondiale con la quale W. Churchill ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1953 e che può sempre far comodo da avere sottomano una di quelle domeniche pomeriggio quando fuori piove e non c’è niente alla tele.

Esercito Francese. Preferiamo dimenticarcelo. L’esercito francese aveva con sé le truppe marocchine, che si sono coperte di disonore. Le truppe marocchine hanno lasciato alle proprie spalle 60.000 donne violentate. Donne, vecchia, bambine di sei anni, violentate decine e decine di volte. Sono state ufficialmente chiamate “le marocchinate”. L’episodio è ricordato nel libro La Cioaciara di Moravia. Perché i marocchini non avrebbero dovuto? Nell’islam è permesso, anzi raccomandato. L’islam è stato fondato da Maometto, il quale, autore della frase gli ebrei sono maiali, sterminò gli ebrei dell’Arabia ammazzando tutti i maschi e facendo schiave le femmine, cioè violentandole. Quando Maometto II e i suoi entrano e distruggono Costantinopoli, la terza città santa della Cristianità, violentano donne e ragazzini e questo è trionfalmente scritto sui libri di storia su cui i bambini turchi studiano. Però c’è il sangue dei partigiani della Corsica torturati a morte dall’Ovra, la polizia segreta fascista e quindi: bandiera francese.

Brigata Ebraica: i loro soldati avevano come simbolo la bandiera con la Stella di David e hanno versato il loro sangue per la libertà dell’Italia. Chi manca di rispetto alla bandiera con la Stella di Davide sta mancando di rispetto non solo alle vittime del nazifascismo ma anche a chi ha versato il suo sangue per liberarne l’Italia. Non mi ricordo se ho già accennato che sono ferocemente filo-sionista. Per quelli che non lo sapessero, sono ferocemente filo-sionista. Quindi faccio parte del “sostieni Israele comprando i prodotti israeliani”.

Brigata Polacca: gli uomini della Polonia hanno combattuto per noi e versato il loro sangue per noi. La Polonia è lo Stato martire della Seconda guerra mondiale. L’invasione tedesca della Polonia è cominciata il 1 settembre del ’39, quella sovietica il 23 settembre. In quei 23 giorni, un tizio chiamato Togliatti Palmiro, pubblicò 4 articoli sulla Pravda su quanto era bello Hitler e su che gioiello era il nazismo. Nei quattro articoli Togliatti scrisse la verità: il nazismo e il comunismo hanno moltissimi punti in comune, il vero irriducibile nemico di entrambi è il capitalismo democratico. La Polonia è stato l’osso che i due mostri si sono spolpati. Gli ebrei polacchi sono i martiri che i due mostri hanno fatto a gara a sterminare. I nazisti non sparavano sugli ebrei che scappavano verso la frontiera sovietica: sarebbe stato uno spreco di pallottole visto che gli ebrei crollavano abbattuti dal fuoco dei sovietici. In omaggio al sangue della Polonia, quindi, andiamo a vedere il film Katyn, il film sulla strage ordinata da Stalin: 15.000 ufficiali polacchi massacrati. Gli ufficiali sono i laureati. Un popolo senza laureati, cioè senza classe borghese è più facile da tenere sottomesso e da spolpare. Far parte del “Patto di Varsavia” voleva dire sottomissione, dittatura e miseria, miseria e miseria. La strage è raccontata in un film difficilissimo da vedere perché il comunismo è morto, ma i comunisti sono vivi e vegeti e sempre raggrumati attorno alla mummia luetica e psicotica di Lenin. Katyn è sotto censura, come sotto censura è la storia. Quanti film sui gulag avete visto? Un paio. Possibile che dei milioni e milioni e milioni di morti nei gulag nessuno abbia una storia che ci si possa fare un film? I registi italiani, così intelligenti, così astuti, così sprezzanti dal basso delle loro ville faraoniche per lo schifo di democrazia capitalista in cui sguazzano infelici, un accidenti di film sui un gulag non lo fanno mai? Questi geni di registi americani che fanno film su film su quanto è cattiva la Cia, sanno a che cosa la Cia si opponeva? Allora guardiamo almeno Katyn, film sullo sterminio degli ufficiali polacchi ammazzati dai sovietici che per decenni ne danno la colpa ai nazisti, e sarà una cosa meravigliosamente anti-nazista, guardiamoci Katyn e avremo difeso la dignità dell’uomo dalle dittature che sono tutte sorelline tra di loro.

 

ESERCITI IRREGOLARI:

Resistenza Italiana

Sono stati degli eroi, tutti, perché la guerra è già terribile a farla da esercito regolare, figuriamoci da irregolare, da soli, senza ordini, senza collegamenti, con la paura che i familiari a casa vengano presi per rappresaglia. Churchill nella sua Storia della Seconda Mondiale sbaglia e sottovaluta la Resistenza Italiana (ha sbagliato. Certo tutti sbagliano, resta un grande, ma sulla Resistenza italiana ha sbagliato). La Resistenza ha avuto meriti militari grandi e ha avuto grandissimi meriti “psicologici”: il nazismo si è sentito franare la terra sotto i piedi. Ha avuto il grandissimo merito di fare in maniera che l’Italia potesse alla fine, al tavolo di trattative, sedersi come alleato e non come nemico sconfitto. Ci ha permesso di riscattare il nostro onore.

Non tutti i partigiani sono stati onorevoli.

E i partigiani che hanno combattuto il nazifascismo si sono divisi in tre colori, gli stessi della nostra bandiera: i rossi (Stella Rossa), i verdi (Giustizia e Libertà, Oriana Fallaci, Primo Levi) e i bianchi. I bianchi erano gli ex militari. Erano i realisti badogliani, cioè quelli che tenevano per il re e per Badoglio, che all’epoca erano la norma. Fermo restando che il re era un cialtrone e Badoglio un criminale di guerra (l’Etiopia ne sa qualcosa), questi partigiani sono stati i migliori dal punto di vista militare, perché erano quelli che le armi ce le avevano e le sapevano usare. Tra le imprese più importanti: la Repubblica partigiana della Val dell’Ossola. Il comandante Di Dio non era di sinistra ed è quello che in Val dell’Ossola ha tenuto testa ai tedeschi per un periodo più lungo a quello necessario a invadere la Polonia.

Se la gloria va divisa tra le tre formazioni, l’ignominia (assassinio di ex fascisti, assassinio di innocenti, assassinio di partigiani bianchi) è di una formazione sola, la rossa, la fazione comunista, quella che prendeva gli ordini da Stalin, il simpatico lazzarello che con Hitler aveva firmato a suo tempo un patto che più che di non aggressione era di alleanza. I partigiani comunisti sono responsabili di tutte le azioni militarmente insulse, prive di importanza militare che causavano rappresaglie sulla popolazione civile (Sant’Anna di Stazzema) perché c’era un preciso ordine di Stalin di causare il massimo dolore al popolo italiano così da spingerlo verso il comunismo.

Ai partigiani rossi dobbiamo il linciaggio senza processo di Mussolini e della sua amante (colpevole di cosa?) e in quell’occasione sparì anche la riserva aurea della Repubblica di Salò. I partigiani comunisti a Porzius e in innumerevoli altri casi sterminarono partigiani e antifascisti perché avrebbero costituito un problema certo dopo. Uccisi furono anche ex fascisti, senza processo e tutti condannati a morte, ma insieme a loro furono uccisi tutti quelli che erano anticomunisti, sacerdoti e seminaristi, il più giovane appassionato antifascista di 14 anni. Il simpatico lazzarello Stalin e i suoi successori sono quelli che hanno pagato i decenni di martellante propaganda, per cui le persone sono attualmente convinte che la guerra di liberazione sia stata rossi contro neri.

Particolarmente bizzarro è il film Novecento di Bertolucci, dove in questo simpatico rimaneggiamento della storia, squisitamente stalinista e quindi orwelliano, gli Alleati non ci sono più, esattamente come gli Alleati non ci sono alle colorate processioni che il 25 aprile festeggiano non si sa bene che cosa, perché un ammasso di gente senza bandiere degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, non può stare festeggiando la vittoria sul nazifascismo.

Bianca, rossa o verde che fosse, la Resistenza è stata la ciliegina sulla torta. La torta erano i soldati di Roosevelt, che sono arrivati armati fino ai denti con armi pagate dai contribuenti statunitensi. Senza quei soldati e senza quei contribuenti, la resistenza non sarebbe nemmeno stata possibile. Signori, non riscrivete la storia.