L’invasione dell’Europa è stata stabilita nel ’73 a tavolino: nel ’73 è stata stabilita la teoria giuridicamente aberrante che un lavoratore che si sposta per lavorare ha automaticamente diritto alla cittadinanza e al diritto di voto. Essere un Paese benestante quindi è una condanna a morte: un paese benestante sarà inevitabilmente occupato da cittadini di altri paesi che ne prenderanno democraticamente il comando, cambiando il tessuto sociale. Se alcuni industriali hanno bisogno di manodopera a basso costo, tutto il tessuto sociale sarà stravolto. Se io assumo una persona a lavorare sulla mia proprietà le do denaro e contributi sociali, non le do il mio cognome, né il diritto alla mia linea di successione. Inoltre tutti i leader islamici, dai grandi, l’algerino Houari Boumedienne (“Un giorno milioni di uomini dell'emisfero meridionale andranno nell'emisfero settentrionale. E non ci andranno come amici. Perché ci andranno per conquistarlo. E lo conquisteranno con i loro figli. I ventri delle nostre donne ci daranno la vittoria” - Discorso alle Nazioni Unite, 1974), ai piccolini (L’ex imam di Carmagnola, Abdul Qadir Fadl Allah Mamour), ai portavoce dell’islam come Tariq Ramadan, tutti ci ricordano come il destino dell’Europa sia di essere a maggioranza islamica entro qualche decennio.

Un popolo che per qualsiasi motivo, economico, bontà di cuore, permette un’invasione a chi dichiara ufficialmente di volerlo sottomettere, non è un popolo né di buoni né di giusti, ma un popolo di aspiranti suicidi e di dementi.

L’affermazione fatta nel Vangelo “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”, permette la separazione tra Chiesa e Stato, quindi ha permesso dopo 2000 anni che si formassero degli Stati indipendenti dalla Chiesa. Nell’islam non può succedere, non può succedere mai, non è pensabile che succeda. Nel momento in cui diventa laico, l’islam smette di essere islam. Per il cristianesimo la statalizzazione è stata una degenerazione perché Cristo non era un capo politico militare, Maometto lo era. Per cui il cristianesimo, anche se in molti periodi la Chiesa è stata un tremendo centro di tremendi poteri, contiene i germi della separazione tra Chiesa e Stato. La dichiarazione inoltre dell’uguaglianza davanti a Dio fatta nei 10 comandamenti, che non distinguono tra fedele e infedele, tra interno ed esterno della tribù, metta le basi della democrazia, cui si aggiunge la dichiarazione di San Paolo che davanti a Dio tutti hanno uguale dignità, non ci sarà differenza dopo Cristo tra re e pezzenti, tra schiavi e proprietari, tra uomo e donna. Anche se la chiesa cristiana è stata centro di tremendi poteri basati su tremende disuguaglianze, il cristianesimo contiene i germi della rivoluzione francese, che infatti nasce in ambito cristiano e del socialismo, che infatti nasce in ambito cristiano. Contiene i germi della difesa del bambino dalla tortura e della difesa del bambino dalla pedofilia, anche se singoli bambini sono stati torturati e abusati, perché l’umanità è quella che è, ma le linee teoriche c’erano.

L’islam è un terreno arido, perché essendo stato fondato da un capo politico militare ha una struttura politico militare, una struttura che lo rende compatto e militarmente funzionale in epoca medioevale, ma che non permette evoluzione né politica, né filosofica.

E da qui nasce la folle violenza.

Gli studenti cristiani massacrati, mutilati e castrati in Nigeria, 43 vite annientate, decine di altre rovinate per sempre, dimostrano l’odio ancestrale di chi ha perso il diritto di pensare per chi osa farlo. Il fatto che sia stata attaccata una scuola, degli studenti, delle vite giovani e delle menti aperte è il massimo dell’orrore.

O forse non è il massimo.

Il massimo dell’orrore siamo noi, occidentali, che davanti a notizie come queste non ci indigniamo, non facciamo interrogazioni, non circondiamo ambasciate. Restiamo composti ed educati a ringraziare emirati e sauditi dei soldi con cui costruiranno centri islamici. Il sindaco di Roma ha tappezzato la città di manifesti che parlano della ricchezza della cultura saudita. Quello di Milano festeggia il Ramadan.

La vigliaccheria è un peccato capitale e l’imbecillità pure. E sono colpe che la storia non perdona.