Dato che ormai mi vergogno a fare, nell'indifferenza generale, il bollettino del massacro quotidiano, preferirei accennare solo all’ ultima notizia dalla Nigeria: questa volta i cristiani li hanno smembrati con machete, invece che bruciarli vivi nella loro chiesa. Tanto: chi se ne frega. Avessero ammazzato dei cuccioli di foca, qualcuno si sarebbe scaldato di più. Se dovete rinascere, nascete foca, ghepardo, orso, o anche elefante, se possibile panda: qualcuno smuoverà le terga per soccorrervi e si indignerà sul serio.

Niente paura: adesso arrivano gli “esperti” che ci spiegano che anche se gli autori sono integralisti islamici, adesso si chiamano salafiti, le “vere ragioni” sono in realtà etniche ed economiche.Anche la Svizzera è uno stato polietnico e con fortissimi interessi economici, ma chissà come mai in Svizzera non smembrano mai nessuno con i machete e nemmeno con altro. Anche il Brasile e l'India, che sono un po' meno lucidi e smaglianti della Svizzera, sono parecchio polietnici e con giganteschi interessi economici, ma dove l'islam non è maggioritario i massacri non ci sono.

Vorrei che esistesse una società delle Nazioni civili, in grado di mandare un esercito vero in soccorso ai perseguitati.

Purtroppo abbiamo solo l’onu,  ( minuscolo). Secondo alcuni onu è l'acronimo di Organizzazione non utile, ma questo è falso. l'onu è utilissima , fondamentale. E' un' organizzazione che ha come scopo l’islamizzazione del mondo, la distruzione delle democrazie e del cristianesimo, in quest’ordine, e il raggiungimento di questi tre scopi passa obbligatoriamente per la distruzione dello Stato di Israele.

 

La votazione presa  all’Onu sullo “stato di Palestina, senza prima pretendere che questo “ stato” rinunci all’articolo numero 1 della sua costituzione, che recita la distruzione dello stato di Israele e senza pretendere prima che il sedicente stato di Palestina riconosca Israele, è la violazione totale degli accordi di Oslo, accordi che legano le mani ad Israele e che i suoi nemici non hanno mai attuato, accordi di cui l’Europa era artefice e fiera. L’Europa ha abdicato ad un ultimo pezzo della sua minuscola dignità residua.

È  stato proclamato uno Stato sotto le veci di osservatore, senza averne prima discusso i confini e soprattutto senza che questo stato abbia mai dichiarato una qualche volontà di pace con i suoi confinanti.

Questa è un’altra picconata alla pace, una picconata definitiva, un altro passo verso la terza guerra mondiale. È stata la vittoria dei soprusi, delle dittature e del razzismo. L’Italia del governo tecnico fino al giorno prima parlava di astensione è poi si è venduta ( svenduta?) al nuovo ( nuovo?) acquirente,  si è ancora una volta inginocchiata ai petrodollari, giustificando anni di lanci di missili e di attentati nel cuore di uno Stato libero e democratico. 

Un governo che si definisce esclusivamente tecnico, ha preso così una decisione senza aver interpellato le Camere: una cosa gravissima, come  se Palazzo Chigi avesse deciso unilateralmente l’invio di soldati in zona di guerra o addirittura lo schieramento di questi da un lato o dall’altro di un fronte.

 

Per l’occasione la seconda puntata de

La storia del sionismo

 

Esiste una storiografia fantastica, che altri suoi padri fondatori, tra gli altri, il gran Mufti di  Gerusalemme, Malcom X, Arafat, che accusa Israele di essere uno Stato coloniale. Questa affermazione è pura follia.

Lo stato di Israele non ha mai smesso di essere il luogo dove vivevano gli ebrei. Quando è stato smembrato l’impero ottomano si sono creati numerosi stati, di cui uno per gli ebrei, il loro stato.

Perché gli ebrei non avrebbero dovuto avere un loro stato, se tutti gli altri lo avevano? Nello smembramento dell’impero ottomano, come nella formazione di tutte le nazioni del mondo, si sono formate situazioni anomale. Ripeto, come per tutte le nazioni in tutta la storia. Sciiti e sunniti sono finiti insieme in due stati, Iran e Irak. I curdi non hanno avuto un loro stato e il crudista è finito smembrato ad altri stati, tra cui Irak, che ha massacrato i curdi nell’88 e Turchia che li sta massacrando ora. Gli ebrei che abitavano nella Trasgiordania, ora Regno Ashemita di Giordania e nella Cisgiordania hanno dovuto lasciare le loro terre e si sono spostati. Veramente il termine giusto è scappati. Terre dove vivevano da duemila anni. Gerico era una città dove il tasso di ebrei è stato il 100% ed ora è lo zero%.

Nessuno ricorda gli ebrei che erano ad est della linea di divisione che sono dovuti scappare per salvarsi la vita. I palestinesi rimasti ad ovest hanno avuto la scelta se andarsene in  Giordania o  vivere in uno stato che non riconoscono: hanno scelto la seconda possibilità.

Uno Stato coloniale è uno Stato che ha dietro a sé una nazione madre, che non ha alcun diritto sulla terra occupata, che ha occupato una terra che apparteneva ad altri.

Israele è lo stato degli ebrei nato dove gli ebrei sono sempre vissuti, occupando terre che prima erano militarmente occupate dall’impero ottomano, prima ancora dai mamelucchi, dove cioè non c’era alcuno stato di diritto. In più erano terre quasi disabitate, dove la popolazione araba è aumentata enormemente dopo gli insediamenti israeliani. Aumentata per immigrazione.  

Un esempio di stato coloniale:  il Kenya era una colonia dell'impero britannico. La nazione madre era la Gran Bretagna. L’esercito che aveva spianato la strada ai coloni inglesi era quello inglese. Israele non ha alle spalle nessuna nazione. L'enorme peso della politica petrolifera e il ricatto dei produttori di petrolio hanno fatto sì che sia la Gran Bretagna che gli stessi Stati Uniti fossero contro la formazione del Stato di Israele. Israele si è formata da solo con il coraggio dei suoi uomini. Uomini usciti dei campi di sterminio hanno combattuto nel 1948 una guerra che se fosse stata persa avrebbe voluto dire un secondo genocidio. Nessuna nazione si è mai schierata dalla parte di Israele. Nessuna nazione ha mai protetto Israele. Nessuna nazione ha mai mandato i suoi uomini a morire per Israele. Nessuna nazione ha mai regalato denaro di Israele. Israele non può essere considerato uno Stato coloniale perché non esiste nessuna nazione madre, perché il nucleo centrale che compone il popolo d'Israele è su quelle terre dall'età del bronzo, perché il diritto alla terra è stato comprato e pagato con il denaro prima e con le alleanze e il coraggio nella prima nella seconda guerra mondiale. Chi vince le guerre guadagna il territorio. Chi perde le guerre per del territorio. L'Italia ha perso la Dalmazia che è italiana da sempre per aver partecipato la seconda guerra mondiale di fianco la Germania. La Germania ha perso terreni enormi: il luogo dov'è nato Kant in questo momento fa parte della Russia. Gli israeliani hanno combattuto la prima e la seconda guerra mondiale dalla parte dei vincitori e sono stati premiati con il loro Stato dai vincitori, secondo le regole del diritto internazionale. I cosiddetti palestinesi hanno combattuto la prima guerra mondiale dalla parte dell'impero ottomano e la seconda guerra mondiale della parte di Hitler, cui gli allegati il patto d'acciaio con il gran Mufti  di Gerusalemme. I palestinesi sono titolari di una divisione SS la 13ª già dal 1941. Gli italiani nazifascisti hanno perso l'Istria e la Dalmazia,  e i palestinesi nazifascisti hanno perso 19.000 km² che costituiscono il territorio di Israele.

 

Esiste una storiografia fantastica che dichiara i palestinesi, o comunque le popolazioni mussulmane che oggi vengono indicate con questo nome, “innocenti” della Shoà.

Chi non vuole gli ebrei tra i piedi li espelle. E' un'idea logica. Annientarli è antieconomico e antietico. Persino i nazisti hanno un'etica. Leggete le Benevole: quando a questi gentiluomini che sono le SS arriva l'ordine di ammazzare gli ebrei, tutti, anche donne e bambini restano agghiacciati. Il nazismo è durato pochi anni, poco più di un decennio nel suo insieme. Ogni Ss ha nella propria memoria personale un periodo in cui uccidere le donne e bambini era vietato, ritenuto immondo. Nessuno di loro, nemmeno i ragazzini undicenni della Hitlerjughen che hanno alla fine "difeso" Berlino dai sovietici, era nato sotto il nazismo. Il nazismo è durato solo 10 anni.

Quindi ci fu questo progetto iniziale di espellere gli ebrei e il partito nazista, prende contatti con i rappresentanti del movimento sionista per espellere i cittadini tedeschi di origine ebraica, dopo averli spogliati di tutti i loro beni e cacciati dalla Germania che era la loro terra, la loro patria, quella per cui pagavano le tasse e facevano il militare da generazioni e generazioni e generazioni.

I dirigenti sionisti accettano questi colloqui e si fiondano a Berlino nella speranza di sottrarre gli ebrei tedeschi ad un destino che, bastava leggere il Mein Kamft, non poteva che essere atroce.

Di questo si rende conto anche il Gran Mufti di Gerusalemme che, per evitare la "giudeizzazione della Palestina", chiede a Hitler lo sterminio. In cambio offre una Fatwa che schierò a fianco del nazismo tutto l'islma sunnita, Egittao, Iran, Irak, Medio oriente e Arabia, Siria. Il patto fu siglato il 22 novembre a Berlino

Il Nazismo ha due anime , tedesca e islamica. Adolf Hitler.

Io riconosco che il nazismo e l'islam hanno non solo gli stessi nemici, ma gli stessi valori. Scritto dal gran Mufti di Gerusalemme e sottoscritto da Hitler. Il nazismo e l'islam hanno le stesse linnee teoriche e gli stessi valori.

Questo succedeva nel novembre del 1941. La soluzione finale è del febbraio del 42.

Per inciso nella riunione del novembre 41 fu ancha stabilita l'esistenza della 13 divisione Ss, l'islamica, la bosniaco palestinese, personalmente fondata dal Gran Mufti , di cui l’altro gentiluomo che si chiamava Arafat era il nipote.

La teoria che i palestinesi "innocenti" hanno subito la perdita della loro terra per pagare loro le colpe europee è un altro tassello della negazione della storia. I palestinesi come l'Italia di Mussolini hanno partecipato alla seconda guerra mondiale e contrariamente all'Italia di Mussolini che partecipò marginalmente allo sterminio, i palestinesi ne sono il primo responsabile, come dimostra l'articolo su Rinascita.

Per amare i palestinesi e poter di nuovo odiare gli ebrei è violato il diritto internazionale. Chi scatena una guerra e la perde paga con la perdita del territorio: noi ci abbiamo rimesso la Dalmazia, che era italiana da sempre e non lo sarà mai più. Ci siamo raccattati i nostri profughi, ce li siamo tenuti e fine della discussione. Dal punto di vita del diritto internazionale, i palestinesi non hanno alcun diritto né sul territorio di Israele , ma nemmeno sui cosiddetti territori occupati che sono stati persi da Giordania ed Egitto, sconfitti in guerre che avevano scatenato.

Per amare i palestinesi e poter di nuovo odiare gli ebre è violato il diritto civile, che per dirla con un toscanismo si riassume in "chi vende, poi, non è più suo". I palestinesi la loro terra se la sono venduta, prima ai sionisti facendola pagare carissima, poi alla comunità internazionale intascando 63 anni di fiumi di denaro per risarcirgli il dolore di aver perso 20000 chilometri quadrati di terra , meno del Piemonte, che quando c'erano loro era un terra di sassi, paludi e scorpioni.

Ma la cosa gravissima e che il mondo grazie alla "compassione" per le "sofferenze "del popolo palestinese, sta scivolando verso il nazismo, verso la giustificazione del nazismo, verso la perdita totale della libertà.

Il male si traveste da bene e lo trascina verso il baratro.

Nel frattempo ci siamo rimasti solo noi e i siti sionisti a ricordare i cristiani macellati in terra islamica.