Rinnegando il cristianesimo l’Europa ha perso Dio, ha perso la capacità di dare un senso alla morte, ha perso la preghiera e quindi la possibilità di produrre endorfine, ha perso la propria identità. E quindi ha aperto la strada ai totalitarismi.
Avevamo il posto di figli di Dio e lo abbiamo rinnegato. Siamo diventati i bambini dell’orfanotrofio, alla costante ricerca di un nostro Dio da scambiare per un nuovo padre. I totalitarismi garantiscono dal dolore della mancanza di un’identità, che è un dolore intollerabile, e garantiscono l’illusione della superiorità che è uno dei maggiori piaceri esistenti in natura.
Il secolo ventesimo ha visto un primo scontro tra i sistemi democratici e liberali e il nazifascismo, che garantiva un’identità e una superiorità genetica. Il secondo scontro è stato con il comunismo sovietico e cinese: la superiorità morale.
In questo momento lo scontro è con l’islam ed è uno scontro mortale, da cui i popoli liberali e democratici usciranno annientati se non ritroveranno la loro anima: la difesa dei diritti dell’individuo e solo dell’individuo, la difesa dei diritti spirituali dell’individuo, non dei suoi capricci. Uno Stato decente non “difende le religioni”, tutte, messe tutte sullo stesso piano, indipendentemente dal fatto che rispettino o contraddicano i diritti dell’uomo. Uno Stato decente combatte le religioni che opprimono l’individuo.
Dove il coraggio di combattere per l’individuo è perso, allora non resta ai popoli che avevano avuto il privilegio di creare il concetto stesso di libertà, che il destino di diventare un popolo di schiavi o un popolo di morti.
L’assassinio del regista olandese Theo Van Gogh, la distruzione della vita dello storico francese Robert Redereck, le vicende delle vignette danesi, l’impossibilità di vedere film come Submission o Obsession dimostrano come la libertà dell’Europa è già stata calpestata con gli scarponi chiodati dall’islam, e delle infinite schiere dei suoi aspiranti servi. La creazione di corti islamiche in Inghilterra che applicano la sharia e che condannano i mariti islamici che massacrano di botte le mogli a “seguire in moschea un corso sulla gestione della rabbia”,  dimostra come il fatto che il concetto che la legge sia uguale per tutti si è inginocchiato davanti all’islam.
Nessuno si illuda: stiamo subendo un processo di colonizzazione. Questa colonizzazione si avvale di quattro pilastri: la demografia (data la maggiore natalità e l’immigrazione tra quaranta anni l’Europa sarà a maggioranza musulmana, e quindi, come ci ricordano il Gran Mufti di Londra e quello di Parigi, vigerà la sharia); la coercizione e la minaccia fisica (il terrorismo, le minacce e gli omicidi di chi osa opporsi all’islam. Ho l’onore di essere tra i minacciati); il vittimismo e la criminalizzazione della vittima.
È l’Occidente che è cattivo e non sottostà al dovere di amare e rispettare l’islam, questa religione così intelligente e spirituale.
Uno Stato democratico applica le stesse leggi a tutti i suoi cittadini e questo è tutto. Uno Stato democratico non è il paradiso, non è la Giustizia assoluta e nemmeno la felicità. Uno Stato democratico è uno Stato che applica le stesse leggi, fatte dalla maggioranza, a tutti e basta.
Per uno Stato democratico che i suoi cittadini o le loro religioni siano in contrasto con quelle leggi, deve essere di interesse uguale a zero.
La vita delle donne che credono (cioè islamiche) è dolore. Aisha, terza moglie del profeta Maometto, sposata quando lei aveva otto anni e lui 50. Questa bambina stuprata è riuscita a farci arrivare la sua voce. Per lei la vita è stato dolore e basta. Chi crede nell’islam crede nel diritto di un cinquantenne di mettere le mani sulle cosce di una bambina di otto anni, divaricarle e penetrare con il suo pene nella vagina troppo piccola di lei, coprendo con il suo peso, la sua puzza di cinquantenne, la sua bocca sdentata e il suo alito, il corpo di bambina. Dato che il profeta Maometto ha sposato una bambina, il matrimonio con bambine di 8 anni è permesso, o raccomandato come nelle parole dell’ayatollah Khomeini, in quasi tutti i paesi islamici. La frase di Aisha è riportata dai commentatori islamici perché le donne dell’islam capiscano che il dolore della loro vita è la norma. Persino la moglie preferita di Maometto ha avuto una vita che è stata dolore e solo dolore. E loro che si aspettano? L’islam ritiene che questo stupro sia giusto? I margini di dialogo davanti a un uomo di 50 anni che introduce il suo pene nella vagina di una bambina di 8 anni e che crea una religione, sono dannatamente limitati: o si è favorevoli e si diventa complici del carnefice, anzi dei carnefici, o si è contro. Contro fino alla morte, senza se e senza ma.
Gli ebrei sono maiali. Affermazione è presente e ripetuta nell’islam. Maometto sterminò gli ebrei dell’Arabia per il rancore di non averlo riconosciuto come Messia. L’accusa agli ebrei era di aver ingannato lo stesso Dio scippandogli il titolo di popolo eletto che invece toccava agli arabi. Nella loro comica e cosmica ignoranza della storia la maggior parte degli intellettuali, termine di etimologia ignota, perché mi sembra poco verosimile che possa derivare dalla parola intelletto, fanno risalire l’antisemitismo islamico all’esistenza dello Stato di Israele. Idioti. È il contrario. È lo Stato di Israele che è stato creato come unico ratio per salvare gli ebrei dall’islam. “L’islam è una religione creata da un leader colpevole di genocidio, osceno e pedofilo”: per questa affermazione un ragazzo afghano di 23 anni è stato messo a morte. Noi abbiamo il diritto di ripetere questa affermazione? Noi abbiamo il dovere di ripetere questa affermazione. È sufficiente un’unica pecora nera perché l’affermazione che tutte le pecore sono bianche sia falsa. È sufficiente un solo dissidente, e nell’islam ce ne sono migliaia che vanno verso la morte pur di dire la verità su Maometto e l’orrenda religione che ha creato, che l’affermazione “ è la loro religione, è la loro civiltà” sia falsa, l’osceno belare degli utili idioti, innamorati del proprio ombelico, che dopo essersi schierati per decenni dalla parte dei carnefici sovietici e cinesi, ora si scherano giulivi come fringuelli dalla parte dei carnefici islamici. Chi afferma che “ le religioni vanno rispettate”, sta calpestando con gli scarponi chiodati la vita e il martirio di Mohamed Taha e di tutti i dissidenti islamici, giganti del coraggio e del pensiero.
Le religioni vanno rispettate, ci rispondono. Socrate e Gesù Cristo sono andati a morte per essere rifiutati di rispettare la religione del sommo Giove che mette le corna alla moglie. L’idiozia che le religioni vanno rispettate, tutte, senza che sia necessario dimostrare che sono rispettabili, non è il verbo, ma l’affermazione di un pugno di burocrati dell’Onu nel 1994. Peraltro questa regola non si applica mai al cristianesimo. “Opere d’arte” come Piss Christ  (Criss http://it.wikipedia.org/wiki/Piss_Christ) , un barattolo di urina dell’autore in cui è immerso un crocifisso, sono permesse, amate, amate e pagate migliaia di dollari. Antisionismo è normalmente accompagnato da profanazioni alla religione ebraica. Chiunque tocchi l’islam, a cominciare da Oriana Fallaci o Magdi Cristianio Allam, si trova di fronte l’indignata protesta dei nostri intellettuali.
L’affermazione sul necessario rispetto alle religioni è stata creata per difendere le religioni totalitarie, l’islam, e il fiume di quattrini che sta arrivando dall’Arabia Saudita non è certo marginale nella schieramento delle anime candide.
Il nazismo ha due anime, tedesca e islamica (affermazione fatta da Adolf Hitler a Berlino il 22/11/1941). In quella terribile data Haj Amin al-Husseini, il Gran Mufti di Gerusalemme, la più alta autorità sunnita, dichiarò che il nazismo e l’islam avevano gli stessi valori e gli stessi nemici, affermazione discutibile per quanto riguarda l’islam laico e tutti i tentativi di riforma a cominciare da quello del sudanese Mohamed Taha, ma purtroppo innegabile per l’ islam integralista, wahhabismo sunnita e il khomeinismo sciita. In cambio dello schieramento di tutto l’islam, Siria, Giordania, Iran, Iraq e Egitto a favore di Hitler, il progetto iniziale dell’espulsione degli ebrei fu sostituita dallo sterminio, uno sterminio completo come quello compiuto dal profeta Maometto sulle tribù israelite dell’Arabia, ree di aver rifiutato di riconoscerlo come Messia. La soluzione finale risale al febbraio del 1942. In tale occasione fu anche fondata la XIII divisione SS, la divisione bosniaco-palestinese, per intenderci erano quelli che andavano a massacrare i partigiani serbi con il Corano sotto braccio e seguivano la prescrizione (è contenuta nella Sura 9 di segare gambe e braccia ai nemici dell’islam). Sempre nella stessa occasione Hitler e Himler si scusarono con il Gran Mufti di Gerusalemme, perché questa ignobile Europa giudaico-cristiana aveva osato fermare l’islam a Vienna. A proposito di Vienna, qualcuno ricorda la data in cui l’assedio fu spezzato? L’11 settembre. Certo. L’11 settembre 1683 il monaco italiano Marco d’Aviano con 80000 uomini spazzò via l’assedio di Vienna: 300.000 tra cavalieri e fanti. Non è un caso che la tecnologia, dalla vaccinazione al cellulare, dall’energia atomica alla resezione epatica secondo Tong Tan Tun, si sia sviluppata dove le religioni rispettano la libertà dell’uomo (giudaismo, cristianesimo, buddhismo), dove ci sono dei margini per il pensiero e la rielaborazione filologica. Solo dove la filologia è permessa si sviluppa la filosofia. Senza filosofia non c’è pensiero scientifico, senza pensiero scientifico non può esserci pensiero tecnologico. Il Corano è dettato, non ispirato. Non è permessa nessuna rielaborazione filologica. Il Corano si impara a memoria e basta. L’islam vieta le narrazioni (l’unica che è riuscita a formarsi, nonostante i divieti, Le mille e una notte, è attualmente vietata nella maggioranza degli stati integralisti), vieta il pensiero scientifico, perché la realtà appartiene a Allah ed è una mancanza di rispetto esplorarla. Vieta la musica (Allah il misericordioso verserà piombo fuso nelle orecchie di coloro che in vita avranno ascoltato musica). Islam vuol dire sottomissione. L’islam vieta la libertà.
L’ identità islamica è fortissima e totalitaria. Chi è islamico, è islamico e basta.
“Noi li sgozzeremo tutti, li sgozzeremo tutti fino all’ultimo bambino. Noi sgozzeremo anche i feti nelle madri” ( Yasser Arafat, Algeri 1985). Martin Luther King ha affermato che tra tutte le forme di razzismo la più ignobile e la più atroce, ancora più ignobile e atroce del suo popolo in catene, era quella che negava il diritto all’esistenza del piccolo Stato di Israele, perché senza quello stato gli ebrei avrebbero continuato a essere soggetti a genocidio. Nel '400 a Costantinopoli la popolazione cristiana era il 100%. All'inizio del secolo scorso la popolazione residua cristiana in tutta l'Anatolia era il 30%. Il genocidio degli armeni e le successive persecuzioni hanno portato attualmente la popolazione cristiana in Turchia allo 0,6 %. Chi ricorda che la Siria è la seconda culla della Cristianità? Le trecento chiese più antiche sono in Siria. Mentre andava in direzione di Damasco, San Paolo è stato illuminato. Costantinopoli è una delle tre città sante della Cristianità. Il Nordafrica è una delle culle della Cristianità: Sant'Agostino è nato in Algeria, che allora era verde, il granaio dell'impero. La sostituzione del maiale con il maledetto montone, che desertifica perché il suo morso strappa l'erba, e il taglio delle foreste per fabbricare le navi dei pirati saraceni (quelle che per 10 secoli, dal nono al diciannovesimo secolo hanno depredato le coste dell'Europa meridionale e in particolare dell'Italia Meridionale, facendo schiava la mia gente), hanno causato la desertificazione.
Pakistan e soprattutto Afghanistan sono le culle del buddismo. In Afghanistan la originaria popolazione, gli azara, che hanno i caratteri somatici simili ai cinesi, islamizzati a forza, sono tutt'ora gli esseri inferiori rispetto alla popolazione pasthun, gli arabi con i caratteri semiti. Gli ultimi due buddhisti erano in pietra, risalivano al terzo secolo dopo Cristo e li ha fatti saltare Osama Bin Laden, così si è esercitato per le Torri Gemelle. Il Bangladesh era la culla dell'induismo, ma di induisti non ce ne sono più. Gli islamici ne hanno massacrato solo mezzo milione: gli altri dieci milioni circa sono diventati profughi e il mondo non li ha visti perché era troppo impegnato a guardare i palestinesi. Quando un popolo colpevole di genocidio è sconfitto e umiliato, è stato scelto il male minore.
Chiunque affermi che l’islam rispetti le donne e che possa essere una religione di pace è molto disinformato o sta mentendo. Il motivo per cui combatto l’islam e lo combatto con tutte le mie forze e lo combatterò fino alla morte (che nel caso di uno che combatta l’islam non è un evento né teorico né lontano) non è solo la volontà di difendere la mia libertà e quella della mia terra. Io combatto per loro, gli uomini e le donne che vivono sotto questo tallone che soffoca qualsiasi libertà, qualsiasi narrazione, qualsiasi scintilla di pensiero scientifico. Odio l’islam con tutte le mie forze e amo ferocemente gli uomini e le donne dei popoli dove questa religione impera, e anche per loro sono disposta a morire. Amo quei popoli e odio la religione ignobile e crudele che uccide la loro libertà e il loro pensiero. Non c’è nessuna contraddizione.
Termino con una citazione di Karl Popper in "Congetture e confutazioni" del 1985, mentre sta trattando della differenza tra "verità" e "certezza  scrive:
"In breve, la mia tesi è che noi, che viviamo in Occidente, nell'Europa occidentale ed in America, viviamo nella migliore società della quale si abbia storicamente notizia. Non ho mai riscontrato, né ho sentito qualcuno che potesse ragionevolmente sostenere il contrario".
Questo meglio è dovuto al fatto che non siamo dittature e soprattutto che non siamo teocrazie.
Nell’islam non è pensabile che il potere religioso e quello statale siano separati. È successo solo in Turchia e in Persia ai tempi dello scià e se succedesse di nuovo vorrebbe dire che non c’è nessun rischio per la libertà del mondo e che possiamo rasserenarci. Ma è difficile, perché Maometto è un capo politico e militare e perché nel Corano è specificato che l’islam deve sempre avere il comando politico. A un islamico (uno veramente credente, cioè, non uno dei milioni di individui che sono venuti in Occidente per liberarsi dei loro mullah e per vivere in pace) è consentito vivere sotto le leggi infedeli, solo se si sta adoperando con tutte le sue forze per conquistare militarmente o politicamente il paese.
E torniamo a Popper. Che cosa ha dato la forza all’Europa e all’America di creare i valori di giustizia e libertà? Il cristianesimo, la spiritualità biblico evangelica, la legge di Mosè, la parola di Cristo. La salvezza del mondo passa dalla nostra. La nostra passa dal recuperare la nostra anima.