Ce l'avevo con la dittatura dell'omologazione sessuale, che porta al crollo di natalità necessario a farci diventare una repubblica islamica. 

È cominciata l’Intifada fai da te: qualche morto al giorno e l’ebreo leva di torno.

Fino al mattino qualcuno è stato impiegato, studente o madre di famiglia, poi al pomeriggio si diventa terroristi. D’altra parte i palestinesi da 50 anni sono scolarizzati fino almeno a 16 anni, il livello più alto di tutta la regione, e sono scolarizzati su libri di testo finanziati dall'Unione Europea dove l’odio contro gli ebrei, non gli israeliani, gli ebrei, è istillato con una tale ferocia, che chi non desidera ucciderli è considerato un reprobo.

L’articolo 1 dello statuto di Hamas e l’articolo 1 dello statuto di Al Fatah, che sarebbero i moderati, recita: noi vogliamo la distruzione dello Stato di Israele.

Qual è lo scopo di questi morti? Qual è la strategia? Dio mi è testimone che la mia fede nella capacità di intendere e di volere delle gerarchie palestinesi non è eccelsa, ma nemmeno loro possono essere così stupidi da ritenere che a tre morti al giorno faranno fuori Israele.

La strategia siamo noi. Tutto questo serve per scatenare morti palestinesi, che come sempre occupano tutta la scena mediatica, mentre i cristiani nigeriani bruciati vivi nelle loro chiese insieme ai bambini cristiani iracheni crocefissi scompaiono nel buio dell’indifferenza. I morti palestinesi inoltre sostengono il vittimismo islamico che è uno dei componenti della conquista dell’Europa e del mondo. Gli israeliani difendono i loro vivi e puniscono l’assassinio di loro morti sono cattivi. Noi, più buoni, i nigeriani bruciai vivi e i bambini crocefissi neanche li nominiamo, così evitiamo di irritarci che sarebbe razzismo e islamofobia. I morti palestinesi servono a riempire la scena così da spingere sempre di più il mondo arabo a volere la distruzione nucleare di Israele, e il mondo occidentale ad accettarla con olimpica rassegnazione.

E se vogliamo che il conflitto Israele-Palestina termini, smettiamo di parlarne. Parliamo del fatto che ogni 5 minuti un cristiano viene ucciso, parliamo del bambino di 11 anni cui sono state amputate le dita davanti al padre per spingerlo ad abiurare. Siete preoccupati che il bambino possa vivere da invalido? Tranquilli, è già stato ammazzato.

Quindi, è tutto qui: noi ci occupiamo di cristiani e solo di cristiani, perché sono il gruppo più atrocemente perseguitato, e occupandoci solo di cristiani faremo tre miracoli: salveremo i cristiani, gli israeliani e i palestinesi, perché se non fosse sotto i riflettori, il conflitto si risolverebbe. Immediatamente.