Cara Dottoressa Silvana De Mari e Sorella in Cristo, Shalom!

Quando noi mangiamo quasi mai pensiamo a coloro che in quel momento sono in guerra, e sono milioni e milioni, a farne le spese sono soprattutto i bambini, le donne, i più deboli e indifesi, colpevoli solo di essere nati in un mondo dove l'amore del denaro trionfa, dove non c'è etica o moralità che tenga di fronte al profitto individuale, all'idolatria del libero mercato e del business a tutti costi, di molte delle guerre in corso siamo direttamente responsabili come paese, molte di queste guerre non potrebbero essere combattute senza l'ausilio delle armi che nel nostro paese vengono prodotte come denunciano tante riviste impegnate nella campagna di pressione alle banche armate, altre guerre le combattiamo in prima persona come in Afghanistan dove siamo presenti in violazione della legalità costituzionale e del diritto internazionale, un governo e un parlamento ormai da anni hanno fatto dell'Italia uno stato complice delle stragi afgane, tutte le guerre sono un crimine contro l'umanità e chiunque non lo denunci ne è complice a qualsiasi partito o gruppo religioso egli appartenga.

In Congo (Repubblica Democratica) viene prodotto un materiale che è fondamentale per tutto ciò che nella nostra società occidentale è di uso comune, dalla lavatrice al PC, alle radio a tutto ciò che contiene componenti elettroniche che oggi sono dappertutto, si tratta del tantalio estratto dalle miniere situate a 80 chilometri da un posto chiamato Walikale in Congo RD, ottanta chilometri che tanti congolesi fanno a piedi ogni giorno con un carico di 50kg di minerale sulla testa e che gli viene pagato 25 dollari, che per un Congolese si tratta di una grossa cifra, non sa che il suo carico verrà venduto a 25 dollari per chilo, e che a lui quindi vanno solo le briciole, e deve camminare due giorni interi, e le miniere dove viene estratto il materiale sono una bolgia infernale dove la vita non vale nulla, dove si muore per un nonnulla, dove non esiste alcuna sicurezza e si può essere risucchiati nelle viscere della terra in ogni momento.

Ogni apparato elettronico che noi allegramente buttiamo quando non ci piace più, è pieno del sangue dei congolesi che per il tantalio o coltan come viene chiamato lì, sono morti sette milioni dei Congolesi, e muoiono anche fino ad oggi per la guerra che attorno ad esso esiste, e che lo è impostata, muoiono a milioni per i profitti di poche, pochissime società multinazionale americane, europee, occidentale e ora anche cinesi, ed il commercio di questo materiale viene fatto in modo illegale, e poi c'è lo sfruttamento del petrolio, del legname e dell'immensa risorsa idrica che il fiume Congo con cui viene prodotta una quantità enorme di energia elettrica di cui nessun Congolese ha mai usufruito, e si preparano a costruire una nuova mega diga più grande della più grande mai costruita e che porterà l'energia in Europa anche nella nostra Italia, e in Congo RD non resterà nulla.

Questo è il capitalismo, questo è l'attuale fase di sviluppo di questo sistema sociale che oggi come un secolo fa ai tempi della prima guerra mondiale, basa la sua esistenza sull'amore del denaro: infatti l'amore del denaro è radice di ogni specie di male, sulla rapina delle risorse naturali dei popoli africani, asiatici o sudamericani, un sistema sociale dove l'unica morale esistente è: la tua morte è la mia vita, l'appropriazione indebita aggravata, il furto e la morte di milioni e milioni di persone considerate esseri inferiori al di sotto persino degli schiavi, e milioni sono bambini che lavorano nelle miniere e che gozzoviglierebbero volentieri con tutto il cibo che noi buttiamo allegramente fra la spazzatura, ed il tutto questa la denuncia forse più forte del Fratello Paul Emile Okoka (Del Congo RD): delegato al Direttivo Camera del Lavoro Cgil di Brescia(Italia) e profeta delle nazioni secondo la volontà di Dio e per rivelazione di Gesù Cristo nostro Signore mediante due visioni: il primo Agosto 2002 a San Paolo (Brescia) in Italia ed il 10 Agosto 2003 a Bruxelles in Belgio in presenza dei testimoni, con la complicità dell'Onu che spende decine e decine di milioni di dollari per mantenere in Congo RD, ma in tutta l'Africa decine di migliaia di funzionari che vivono come nababbi, coinvolte anche decine e decine di Ong, e l'Onu viene usato come paravento per la guerra, e dove c'è guerra ci sono i mercanti di armi, il capitalismo oggi come un secolo fa riproduce se stesso con la guerra, con la violenza elevata a sistema, proseguendo la tradizione di tutti i sistemi sociali imperiali che lo hanno preceduto, e straccia senza pensarci su due volte i trattati, le leggi internazionali, gli statuti dell'Onu o di qualsiasi organismo preposto al bene comune, come un cancro che distrugge qualsiasi organo fino alla morte, il capitalismo è uguale alla morte, di questa situazione siamo tutti responsabili, dell'omicidio di milioni di bambini ogni anno, della fame e della miseria di un paio di miliardi di esseri umani, della distruzione di immense risorse naturali, della perpetuazione di un sistema sociale disumano e mortifero.

Eliminare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo si può, fermare l'amore del denaro è possibile, dipende da ognuno, basta rispondere NO ad una semplice domanda: vuoi tu essere responsabile della morte per fame, malattie, guerra, incidenti sul lavoro di milioni e milioni di esseri umani sopratutto bambini? Vuoi tu essere responsabile della distruzione dell'ambiente? Ed alla fine vuoi tu essere responsabile del genocidio del popolo Congolese in corso, in cui sono già morti fino ad oggi sette milioni? E dopo aver detto questo NO bisogna poi trasformarlo in azioni concrete, in comportamenti politici e sociali precisi, in una scelta di campo inequivocabile, dalla parte degli ultimi, degli impoveriti, degli schiavi.

I fratelli cristiani occidentali in particolare quelli italiani saranno capaci di unirsi ai loro fratelli africani congolesi per tentare di contrastare questo piano diabolico del genocidio congolese in corso portato avanti con spregiudicatezza al disegno neoliberista o coloniale in nome di interessi strategici inconfessabile? il futuro dell'Africa dei congolesi dipende largamente dalla risposta a questo interrogativo: dove sono questi fratelli cristiani occidentali?