Riprendiamo un concetto già espresso seppur non sviluppato completamente in un precedente intervento, ovvero la comprensione del funzionamento delle moderne economie .

La maggior parte degli esperti o presunti tali, economisti, giornalisti economici, professori universitari, sembra ostinatamente volta alle complicazioni piuttosto che alle semplificazioni rendendo la materia assolutamente incomprensibile ai più.
La spiegazione credo risieda nel fatto che, laddove si comprendesse l’esatto meccanismo che sottintende al funzionamento sistema, ogni singola persona dotata di ragione e  senso critico, riuscirebbe immediatamente a capire cosa fare e cosa non fare, dove intervenire od apportare cambiamenti.
Sulla base di questa premessa, ho pensato di allegare un semplice disegno che credo possa semplificare  di molto la spiegazione del funzionamento del sistema economico attuale, basato sulla moneta.

Chiedendo scusa per la mediocre qualità del disegno, quello che vorrei far osservare è che, in primo luogo, il sistema Imprese + Famiglie (IF) è un sistema chiuso rispetto alla capacità di creare moneta.

La quantità di moneta all’interno del sistema è sempre la stessa; non aumenta né diminuisce; semplicemente si ridistribuisce tra i diversi componenti la struttura economica.( cioè ,famiglie ed imprese)

Al suo interno,vengono scambiati prodotti e servizi tra gli operatori generando differenti flussi di reddito che potranno dar luogo a fenomeni di accumulazione di moneta (risparmio).

 

Quindi, fatto 100 il valore del reddito prodotto in un anno, vi è una percentuale di questo ( ad esempio il 10%) che non viene sistematicamente reinvestito nel sistema, ma al contrario viene risparmiato ed investito magari in BTP o nell’acquisto di case e terreni.

Il risparmio, sia ben chiaro, non è di per sé una componente negativa, ma se si sottrae una quantità pari a 10,  per l’anno successivo, la produzione di reddito potrà essere di solo 90 ( 100-10=90).

Questo dunque accade perché c’è una parte della popolazione,  che accumula in modo improduttivo ricchezza, senza rimetterla nel sistema.

 

Questo “buco” che si viene a determinare di 10 chiamato”output gap”, viene di regola colmato dalla concessione di credito da parte del sistema bancario a famiglie ed imprese ( cioè immettendo nuova moneta nel sistema ) e dallo Stato, che attraverso i Deficit di bilancio, immette anch’esso liquidità nel sistema IF.

Quindi, se le banche concedessero  prestiti per un ammontare di 5 e lo Stato realizzasse un Deficit del 5 %, avremmo colmata la differenza di 10 che era stata sottratta al sistema, che potrebbe così tornare a produrre ricchezza pari a 100 (cioè, 90+5+5=100).

In questa condizione, la domanda è dunque tornata a crescere rispetto ad il valore di 90; la produzione delle imprese sale e con essa l’occupazione e la produzione di reddito complessivo.

 

Ora cosa sta accadendo in Italia col Governo Monti, ma anche in Grecia, Spagna, Portogallo e tra poco anche in Francia?

Accade che sia il sistema bancario (attraverso la riduzione del credito a famiglie ed imprese), sia lo Stato (attraverso politiche di Austerity e pareggio di bilancio) non riescono più a riportare la domanda a 100, ed anzi, stanno progressivamente realizzando l’obiettivo opposto.

Infatti, cresce la percentuale di tesaurizzazione della ricchezza che viene accumulata e non spesa o reinvestita nel mercato (per paura, pessimismo si tende a non spendere anche quando si potrebbe); in aggiunta a ciò, l’imposizione fiscale ed il pagamento di debiti ed interessi al settore bancario compromette la stabilità del sistema che viene  a trovarsi in condizioni di grave sofferenza determinando una ulteriore perdita di moneta nel sistema IF.

Quindi a fronte di una progressiva fuoriuscita di moneta dal sistema IF, non vi è una adeguata immissione di nuova moneta in grado di stabilizzare l’economia, che così va in Depressione, situazione nella quale, lo ripetiamo, si ha una caduta della produzione industriale, diminuzione dei prezzi, sottoutilizzazione degli impianti produttivi, discesa degli investimenti, riduzione del reddito disponibile.

Il perdurare di una situazione in cui la moneta viene di fatto sottratta al sistema IF porta ad un progressivo ed irreversibile declino della produzione industriale ( oggi siamo tornati ai livelli del 1990 e andremo sempre peggio…) non perché non ci sia voglia di lavorare,oppure i giovani sono schizzinosi (come va dicendo senza pudore qualche ministro) e rifiutano posti di lavoro, non ci sono le tecnologie, le  idee o i  capannoni: manca la domanda perché manca la moneta nel sistema imprese- famiglie poiché questo non può crearla, può solo scambiarla, investirla o risparmiarla.

Ci si avvia  dunque verso  una lunga depressione economica in cui i beni reali ( immobili, aziende, attività commerciali,..) perdono di valore rispetto alla moneta che invece, causa la rarità aumenta di valore ( ed è ciò  che sta accadendo adesso, infatti gli immobili diminuiscono giustamente di valore, la capitalizzazione delle aziende scende,…).

Quando il sistema IF sarà arrivato quasi al collasso, ovvero quando la ricchezza prodotta da imprese e famiglie sarà stata convogliata verso il settore bancario attraverso l’imposizione fiscale ed il pagamento dei debiti, solo allora le banche si decideranno ad acquistare a valori stracciati “asset” di qualunque genere, dalle aziende strategiche, alle municipalizzate, dalle industrie minerarie a quelle farmaceutiche , finanziando dette acquisizioni con il denaro che le banche stesse  creano dal nulla a costo zero.

Successivamente, programmeranno una nuova immissione di liquidità  nel sistema.

La liquidità farà nuovamente crescere il valore degli asset acquistati per “un tozzo di pane “ e farà di conseguenza diminuire il valore della moneta; questa situazione permetterà loro di generare profitti quasi illimitati e di fatto controlleranno i popoli e le attività mondiali molto più di quanto non facciano oggi.

Non possiamo permettere che si realizzi questo piano scellerato di sottomissione e dominazione globale ai danni dei popoli e delle future generazioni.

Ora che abbiamo compreso come funziona una economia industriale ed abbiamo capito il valore della moneta, allora siamo nella condizione di poterci salvare.

La Sovranità Monetaria sarà lo strumento attraverso cui raggiungere il fine.

La nostra missione è cercare di diffondere il più possibile la conoscenza tra le persone, spiegare loro che la realtà non è quella rappresentata dai media e dalle conferenze stampa di Monti, che non esiste altra via per il superamento della crisi che l’eliminazione definitiva del debito e dell’interesse.

Basterebbero pochi mesi per invertire decisamente la rotta e tornare su livelli di crescita accettabili; ma fin quando la disinformazione la farà da padrone continueremo purtroppo la discesa di questo crinale senza speranza di salvezza.