Il Movimento Cinque Stelle sembra aver iniziato un processo di progressivo ed inevitabile declino: la stella di Grillo non brilla più come appena dodici mesi fa. Piccole faide interne, epurazioni reali o presunte, proteste sui meccanismi di voto on line, stanno progressivamente erodendo la spinta “moralizzatrice” del M5S. Ma soprattutto la non comprensione della realtà, camuffata da un dire e non dire,  sta progressivamente sfaldando l’elettorato che con tanto slancio li aveva supportati con 9 milioni di voti.

Personalmente, non ho mai creduto ad un solo proclama del M5S, non per partito preso, quanto piuttosto per i miseri contenuti programmatici che invece Grillo, con la sua insuperabile arte oratoria, è riuscito a trasformare in ben 9 milioni di voti.

Ho invece apprezzato ed apprezzo ancora lo spirito delle tante persone, degli attivisti, che si spendono per un progetto in cui credono, anima e cuore, impegnandosi in politica, provando a riscrivere la storia di questo martoriato Paese. Alla loro passione và il mio sostegno.

Purtroppo, sin dalla presentazione del programma di Governo del M5S,  apparve subito chiaro il tentativo di cavalcare la protesta legittima degli italiani, senza però essere minimamente in grado di proporre una linea di governo del Paese credibile. Analizzando  nel dettaglio il programma del M5S, apparve subito evidente che non potesse essere la soluzione ad alcun problema. Da una prima attenta seppur preliminare verifica, risultò che  i tagli complessivi che si sarebbero realizzati avrebbero raggiunto appena 30/32 miliardi di euro!! Ovvero il 3,5% della spesa pubblica!!

Veramente poca cosa se si pensa che solo eliminando gli inutili incentivi al “solare” si risparmierebbero circa 7 miliardi di euro di spesa (pari al 20% dei tagli previsti dal movimento grillino).

Insomma, la montagna aveva partorito il classico topolino.

Vogliamo poi ricordare la triste vicenda del fantomatico piano economico del M5S che il buon Grillo presentò alla CNBC  dicendo “..il nostro piano economico ... è preciso, fatto da migliaia di persone nel mondo, fatto da Stiglitz che è Premio Nobel per l'Economia, insieme a persone normali, professori di economia che sono in rete”,  cui seguì una secca smentita  via mail dalla moglie del premio Nobel, la quale si espresse in questi termini :

A lot of people attribute a lot of things to my husband but his writings speak for themselves and are available online as are his numerous talks. I doubt he if he has even mentioned the “Five Star movement” anywhere. Thanks, Anya”.

Tradotto vuol sostanzialmente dire che  “molte persone attribuiscono molte cose a mio marito... Dubito che abbia mai menzionato da nessuna parte il Movimento 5 Stelle...".

Dunque siamo tornati a chi la spara più grossa: il programma economico di Grillo scritto da Stiglitz è come il Master a Chicago di Giannino. Le bugie hanno le gambe corte!!

Per questa nuova tornata elettorale europea, il M5S torna con un programma in sette punti scritto in modo confuso, chiedendo tutto ed il contrario di tutto, con il solo scopo a mio avviso, di lasciare le cose così come stanno. Non si dice chiaramente se si  è favorevoli o contrari a questa Europa dei tecnocrati, se si è favorevoli o contrari all’Euro, si chiedono gli Eurobond ma poi si vuole eliminare il Fiscal Compact.

Insomma un bel minestrone in salsa grillina. Quanto poi al discorso che più interessa sviluppare in questa sede , ovvero sulle reali motivazioni che hanno determinato il tracollo dell’economia italiana, ho trovato interessante il seguente sondaggio sul blog di Grillo in cui si domandava quali fossero appunto le ragioni della crisi in Italia.

 

Al termine del sondaggio, il popolo del M5S ha individuato i partiti come la principale causa della crisi attuale, seguito nell’ordine dalla corruzione dilagante, dalla burocrazia e solo in quarta posizione l’euro.

Pochissimi, quasi nessuno ha citato tra le possibili risposte, il sistema bancario e la globalizzazione, che invece come evidenziato più e più volte sono le reali cause responsabili del collasso dell’economia italiana e delle economie occidentali  nel complesso.

L’euro è infatti il “sicario” assoldato dal sistema bancario ( la vera “cupola”) per eliminare la sovranità degli stati nazionali aderenti e renderli succubi del mercato e dipendenti da autorità extragovernative che operano in regime di assoluta impunità, insindacabilità ed al di sopra di tutto e tutti, commissariando di fatto  i Governi nazionali (credo che su questo oramai non ci siano più dubbi…Monti prima e  Letta poi  non han difeso certamente  l’interesse nazionale ma quello di altri!!)

Per carità, ciascuno deve ragionare secondo la propria testa, secondo le proprie conoscenze ed esperienze, ma indicare quali cause della situazione attuale dell’Italia la mala politica, la burocrazia e la corruzione è proprio il colmo. Ma la globalizzazione selvaggia e senza regole, le banche che prestano e creano denaro dal nulla, non hanno un ruolo decisivo in questa catastrofe?

Ma scusate amici stellati, dove avete vissuto fino all’altro ieri!?..la corruzione c’è sempre stata, lo stesso vale per la burocrazia asfissiante e per i politici che pongono l’interesse particolare sopra quello nazionale.

Ma lo Stato andava comunque avanti, addirittura dagli anni  90 realizzando politiche di bilancio che non hanno eguali in Europa, realizzando Avanzi Primari per più di 700 miliardi di euro!!!

Forse dunque, malgrado la corruzione, burocrazia, la mala politica siano problemi reali ed oggi insopportabili per la popolazione sempre più in difficoltà finanziarie, non sono la causa della nostra crisi economica. Confondere i milioni con i miliardi porta a questi errori macroscopici. Errori da penna rossa.

Il problema non è lì  ed il seguente grafico spero possa far comprendere che stiamo ragionando su diversi ordini di grandezza, perché nell’economia le dimensioni contano:

Gli sprechi della casta , della politica, i costi sociali della corruzione e della burocrazia sono ODIOSI, ma non sono la causa di questa condizione di depressione economica che stiamo vivendo!!

Il vero problema dell’Italia  si evince dal seguente grafico:

Ci sono 200 miliardi di euro l’anno d’interessi (gli interessi sono dei COSTI) che soffocano l’economia, altro che tagli di spesa del 2% del PIL! Duecento miliardi di euro frutto della logica della finanziarizzazione dell’economia e della globalizzazione, che per funzionare richiede la creazione di enormi quantità di denaro per permettere il mantenimento di squilibri commerciali devastanti.

Se  non si capisce il processo di creazione della moneta, come nasce il debito pubblico e privato, non si capisce come funziona il mondo. E troppi amici stellati a quanto pare, sono abbastanza indietro nel processo di comprensione. Peccato.