Leggo molto, forse anche troppo, ma spesso trovo persone che si qualificano come esperti, giornalisti, analisti, scrivere vere e proprie cavolate, gettando confusione e discredito su chi invece prova a fare semplicemente informazione.

Prendiamo spunto ad esempio da Valerio Lo Monaco, direttore responsabile de”La voce del ribelle”, quotidiano on- line fondato da Massimo Fini, recentemente comparso in alcune trasmissioni televisive.

Questa la conclusione del suo articolo del 18 settembre 2012 :

“La creazione di moneta dal nulla, nella migliore delle ipotesi è l'innesco per una ondata inflattiva senza precedenti. A confronto di quanto avvenuto nel 2007, l'operazione odierna ha portata enormemente superiore. Tutte le Banche centrali sono entrate nella fase della inflazione a tutti i costi. Quando una operazione è illimitata, allora tutto lo è. I mercati continuano a speculare a più non posso - visti i dati di oggi che saranno strombazzati nei telegiornali di stasera? - e il mercato sarà inflazionato per ottenere una situazione molto semplice: con più inflazione il debito si riduce. Elementare, Watson: se devi 100, e oggi 100 equivale a dieci anni di lavoro, ma tra poco 100 sarà il tuo stipendio di un anno solo, allora il tuo debito risulterà fortemente ridotto.
Solo che l'inflazione ha, ovviamente, degli enormi effetti collaterali. Effetti che saranno tanto più grandi quanto sarà stata gonfiata l'ondata inflattiva. Siccome quest'ultima si prevede senza precedenti, è facile immaginare come saranno tali effetti. Tutte le volte in cui effetti collaterali di tipo finanziario si abbattono sul mondo, è sin troppo facile rilevare come vi sia un 99% di persone che li paga sulla propria pelle e come vi sia invece il restante 1% che ne beneficia. Sinteticamente, potremmo definire il piano di Bernanke, Draghi & Company come: lasciamo i prezzi salire, i debiti ridursi e la gente impoverirsi.
Serve dire altro?”

Si caro Valerio, serve dire molto altro. In primo luogo, non hai capito  nulla di come funzionino le operazioni twist, asset swap, che le Banche Centrali pongono in essere per acquistare debito pubblico ed titoli tossici sul mercato contro liquidità.

In secondo luogo, far parlare in pubblico, in tv,personaggi così  poco preparati su temi delicati e che richiedono invece una certa capacità di analisi, rischia di diventare un pericoloso “autogol” per coloro che come noi, hanno ben compreso come in realtà stanno le cose,come funziona il sistema e cosa fare per correggerlo.

Più si da credito a questa miriade di voci ribelli, più si fa il gioco della grande lobby finanziaria, che per screditare Lo Monaco impiegherà tre secondi.

Dunque, dove pecca l’analisi di Lo Monaco?

L’autore crede, in buona fede speriamo, che effettivamente, al riacquisto dei titoli da parte delle banche centrali,segua una “reale stampa di moneta”da immettere nel sistema da cui, sempre secondo Lo Monaco, deriveranno pericolosissimi effetti inflattivi che renderanno ancor più critiche le condizioni di vita delle persone.

Ripetiamo ancora dunque; lo scambio titoli contro moneta realizzato dalle banche centrali è puramente un dato contabile, non c’è creazione di denaro reale.

Si accreditano le poste del Tesoro e si indebitano per un pari importo quelle della Banca e poi a scadenza avviene l’esatto opposto. Non ci sono furgoni blindati che corrono lungo le vie di New York e di Londra portando al loro interno 40 ,50 miliardi di dollari o sterline fino al Ministero del Tesoro che in cambio gli da titoli del debito, Treasury o Gilt.

E’ solo un artificio contabile, realizzato a costo zero e digitato su di un pc.

Quanto poi al timore d’inflazione possiamo affermare che oltre alla teoria, anche l’evidenza empirica mostra come proprio in questi paesi le dinamiche inflattive siano del tutto assenti, cioè non si genera alcun tipo d’inflazione da QE.

Bisogna comprendere che far credere da parte delle Banche Centrali che si stampasse moneta per recuperare una situazione finanziaria drammatica, è funzionale alla lobby della finanza, che descrivendo la realtà in modo fasullo, ingenera timori ed incertezze nell’opinione pubblica.

La disinformazione è tanta perché fa gioco al sistema; chi si occupa di finanza come me, che opera sui mercati giornalmente, chi investe e specula, capisce meglio di altri come potranno evolversi le situazioni congiunturali legate al debito, alla moneta, alle aspettative future poiché da ciò dipende il risultato del loro lavoro ( e nel piccolo anche del mio).

Per questo motivo, trovo sia molto più utile leggere un blog di Jim Rogers e Ray Dalio che ascoltare le conferenza di professori universitari che conoscono solo la teoria economica ed ignorano la finanza,la realtà dei mercati.

Il nostro problema è che l’intero apparato mediatico propone  al pubblico solo la lettura ”accademica” della crisi, di questi professori universitari che non hanno in realtà la più pallida idea di come  ragionino i mercati ( nessuno di questi infatti mi pare abbia individuato con anticipo gli epocali sconvolgimenti che da cinque anni hanno interessato l’economia globale, impegnati come erano a tenere corsi universitari di 250 ore l’anno!!...5 ore a settimana!!che impegno…).

Ora che chi non ha visto e soprattutto previsto, si presenti a pontificare in tv sembra una barzelletta.

Speriamo nel futuro di riuscire ad avere, come movimento che si batte per la Sovranità Monetaria, maggior visibilità per provare a seminare dei piccoli sassolini per strada, cercando così di aiutare le persone a trovare la direzione giusta, capire che ciò che oggi sembra ineluttabile non lo è, che esiste la speranza di un futuro diverso, migliore, in cui la persona, la famiglia tornino ad essere in centro della società.

Viva l’Italia.

Viva Io Amo l’Italia.