Oramai solo chi ha rinunciato al ragionamento ed all’esercizio del senso critico crede ancora che con l’austerity di Monti, l’ imposizione del pareggio di bilancio e la riduzione della spesa pubblica votate da questa classe politica allo sbando, si possa uscire dalla crisi.

Gli scandali di questi giorni legati al solito sperpero di denaro pubblico ( vedi la Regione Lazio,la Regione Campania,…) non devono però trarci in inganno. Non sono queste le cause del disastro economico che stiamo vivendo; certo non aiutano, sono riprovevoli gestioni della cosa pubblica, ma son sempre piccole pagliuzze dinanzi alla trave del debito complessivo (pubblico e privato).

Dobbiamo capire chi è il nostro nemico per riuscire ad abbatterlo; ebbene, il nostro comune nemico, non è l’avversario politico, l’evasore, il dipendente statale improduttivo ed inefficiente.

No; il nostro  obiettivo è e sarà combattere contro un sistema di creazione del debito che, col passare del tempo, ha prodotto i fenomeni ed i personaggi di cui sopra.

La causa  alla base della situazione odierna è il debito e  l’interesse cumulato non dovuto dalla collettività al sistema bancario, mentre gli effetti globali di detto raggiro sono la produzione di una classe politica mediocre ed inetta, di un sistema statale inefficiente, costoso e clientelare ,di una avversione profonda al pagamento dei tributi poiché non produttivi di servizi e funzioni a vantaggio della collettività.

Il tempo passa e tutto peggiora; le stime prodotte su dati occupazionali,retributivi,produttivi che vengono pubblicate sono sempre oggetto di revisioni al ribasso e continueranno ad esserlo fino a che qualcosa o qualcuno interverrà per cambiare lo stato delle cose.

Quello che si deve fare non è complicato, ma si deve essere nella condizione di poterlo fare.

Bastano pochi punti per realizzare un semplice programma d’interventi che nel breve volgere di qualche mese ridarebbe vita e linfa al sistema industriale ed un speranza per milioni di cittadini.

I punti essenziali da realizzare entro la prima settimana di Governo sarebbero:

1- permettere alla Banca d’Italia di ricomprare i titoli del debito pubblico italiano, come faceva fino al 1981, così da eliminare il problema del finanziamento del debito e contestualmente abbassare il tasso di finanziamento (portandolo al 2%) e sottrarre gli stessi titoli alla speculazione finanziaria;

2- programmare un aumento immediato della spesa pubblica di almeno 100 miliardi riducendo le imposte dirette  di almeno il 10%, restituendo ai cittadini quanto sottratto dall’accanimento fiscale di Monti nell’ultimo anno e riducendo il cuneo fiscale ( i contributi) dei lavoratori ;

3- prevedere un meccanismo di rimborso dell’IVA da utilizzare in periodi di basso livello di esportazioni al fine di stimolare la produzione di un surplus nelle partite correnti( questo meccanismo è già in vigore in Cina) e visto che sembra funzionare sarebbe il caso di copiarlo.

4- realizzare una tassazione delle rendite finanziarie ed immobiliari per patrimoni superiori al milione di euro, in modo da stimolare l’investimento in attività produttive a danno dell’accumulazione in bonds ed immobili (le rendite di posizione), dinamica che ha drammaticamente caratterizzato gli ultimi anni.

Il resto del programma ( riforma fiscale, riforma delle pensioni, riforma della giustizia,legge elettorale,riforma del mercato del lavoro,…) andrebbe fatto con più calma una volta risolta l’emergenza finanziaria.

Come si vede, le cose essenziali da fare sono poche, una ventina di righe, ma per realizzarle  è indispensabile controllare la  moneta, riappropriarsi della Sovranità Monetaria.

Il grafico che segue mostra la comparazione tra il debito complessivo presente nel sistema economico negli anni 30 e quello attuale; ci sarebbe da rabbrividire osservando la dimensione dei debiti odierni.

 

Chi può ancora credere che per risolvere questa crisi siano sufficienti i prestiti dell’ESM, della BCE,l’austerity di Monti? Come si può pensare di ripagare un interesse sul debito che cresce esponenzialmente attraverso le imposte prelevate sulla ricchezza di uno Stato che mostra invece una crescita aritmetica? La linea del debito è quella blu; quella delle attività reali, è rossa.

Dunque, il debito potrà mai essere ripagato?

Per chi ancora, come San Tommaso, non credesse alla crescita esponenziale del debito, cosa che di fatto lo rende inestinguibile, come la situazione economica attuale sta tristemente confermando, ecco il grafico del debito federale americano che mostra un andamento chiaramente di tipo geometrico.

A prescindere dall’entità del debito, la cosa impressionante è come aumenti di valore raddoppiando in tempi simili (circa 10 anni): dai 10.000 mld del 1986 ai 20.000 mld del 1996; da 20.000 mld ai 40.000 mld nel 2006 e cresce, cresce ancora..

Dobbiamo riappropriarci della Sovranità Monetaria, controllare la moneta, emetterla secondo il bisogno  facendo deficit di bilancio, ritirarla se in eccesso, attraverso l’imposizione fiscale.

Dobbiamo mettere la moneta nelle “braghe del popolo” e non come accade oggi, nei conti delle banche e finanziarie con i vari QE, che li utilizzano per realizzare altri utili, senza che nulla giunga ai cittadini ed alle imprese.

Dobbiamo servire la Verità come ci insegna il nostro Signore, diffondendo il messaggio e la speranza per una società migliore e più giusta , dove ciascuno possa dignitosamente vivere.

Dobbiamo lottare ed impegnarci per quello in cui crediamo, perché la dignità gratuita non esiste!

Vie di mezzo non ce ne sono.