Buongiorno amici. Chi ripaga gli imprenditori, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi, i dipendenti precari pesantemente danneggiati dal blocco totale o parziale delle attività produttive di beni e servizi? Ebbene così come il Governo ha concepito l’epidemia di Coronavirus un’emergenza nazionale, paralizzando l’Italia e diffondendo il panico tra gli italiani, coerentemente intervenga con aiuti finanziari e leggi speciali per risarcire le perdite e rilanciare il nostro sistema di sviluppo. 

“Il Sole 24 Ore” riporta che sul piano del commercio internazionale sono a rischio 138 miliardi di euro, con conseguenze pesanti per la filiera agroalimentare e enolica; la Confcommercio stima una perdita di 5-7 miliardi di euro nel caso in cui la crisi si prolunghi fino a maggio; la Federturismo stima una perdita “prudenziale” di 5 miliardi di euro su scala nazionale, attestata dalle cancellazioni a raffica delle prenotazioni alberghiere e dai rinvii delle fiere e dei grandi eventi come il Salone del Mobile a Milano; l’industria in generale, la metalmeccanica e l’automobile in particolare, registrano un peggioramento della già precaria situazione.

Cari amici, condivido il video-appello #milanononsiferma promosso da alcuni imprenditori milanesi a favore della ripresa dello sviluppo e del rilancio del ciclo virtuoso della produzione e dei consumi. Milano è la capitale imprenditoriale e finanziaria dell’Italia, e in questa circostanza emerge anche come capitale civile e morale lanciando il messaggio “Non abbiamo paura”. Il video estende l’appello al rilancio dello sviluppo in tutt’Italia e nelle città più direttamente interessate alla paralisi forzata imposta dal Governo. Noi siamo con gli imprenditori che producono beni e servizi, che creano posti di lavoro, che consentono lo sviluppo e favoriscono il benessere. E che da anni resistono al più alto livello di tassazione al mondo, alla persecuzione burocratica, alla lentezza della magistratura, all’istigazione al suicidio da parte di uno Stato oneroso, ladrone, corrotto, inefficiente, vessatorio e carnefice. Fare impresa oggi in Italia è un atto eroico e noi sosteniamo gli imprenditori-eroi che nonostante tutte le situazioni avverse continuano a promuovere lo sviluppo dell’Italia e il bene degli italiani.