Quando l’anno scorso è stata inaugurata la sede milanese di ALI, c’era un sacerdote a benedire i locali e a far recitare al folto gruppo di astanti il Padrenostro: mi parve subito un beneaugurante miracolo. Nei giorni scorsi – durante un’assemblea del movimento – tuttavia Magdi ci raccontava perplesso che nel corso di un comizio di ALI, in un teatro genovese, in piena campagna elettorale, uno dei candidati aveva chiesto al pubblico intervenuto di recitare una preghiera prima di aprire i lavori. Da lì probabilmente il legittimo dubbio sulla nostra identità che ha portato lo stesso presidente di ALI a dipanare i legittimi dubbi. La risposta unanime è stata twittata il giorno successivo (10.03.13) dal presidente: “chiariamo che siamo soggetto politico e non gruppo di preghiera o religioso”.

Bene ha fatto Magdi a portare chiarezza. Infatti la politica rappresenta lo strumento che ALI intende utilizzare per portare avanti le proprie istanze, mentre la cattolicità esprime i principi ispiratori delle istanze medesime: vita, famiglia, libertà educativa e religiosa. Dunque ALI è un soggetto politico e non un movimento religioso. Anzi, ALI è l’unico soggetto politico che abbraccia e difende i Principi Non Negoziabili (PNN) che costituiscono il fondamento dei valori cristiani, mentre non è uno dei tanti movimenti religiosi. Si evince pertanto che i movimenti religiosi non solo non rappresentano potenziali competitor, bensì possono divenire grandi elettori di ALI, considerata l’unicità del movimento stesso nel promuovere la difesa dei PNN.

Più volte ci siamo detti (anzi, Lui ci ha detto) che noi cristiani siamo il “sale della terra” e dunque il nostro compito consiste nel portare il sapore ovunque, nonché nel diffondere uniformemente lo stesso per tutta la pietanza. Da qui dovremmo facilmente desumere che i grani di sale saranno necessariamente pochi, il sale non può essere molto ma, come sanno bene le nostre beneamate mamme e spose, ne occorre … q.b. D’altro canto per avere una rappresentanza politica in Parlamento occorre ottenere molti consensi (circa 1.600.000 voti per la Camera ed il doppio per il Senato). Nessuna paura: dobbiamo ritenere che i nostri 40.000 voti sono altrettanti grani di sale, mentre la massa di elettori rappresenta la … pietanza da salare (l’Italia).

La tentazione prima è stata quella di affermare che in Italia vi sono poco più di 40.000 cattolici veri, cioè i nostri elettori, ma così facendo tralasceremmo tutti coloro che non ci hanno potuto votare perché le nostre liste non avevano raccolto sufficienti firme, quindi coloro che non ci hanno conosciuto a causa del bavaglio mediatico impostoci, infine tutti coloro che hanno finito per cedere alla scelta del “male minore” optando per il cosiddetto “voto utile”.

Se dovessimo quindi riassumere in un piccolo vademecum le considerazioni e le proposte di ALI a riguardo del mondo cattolico, forse faremmo bene a ritenere che:

  1. 40.000 grani di sale sono sufficienti per cominciare a salare almeno mezza pietanza (quella metà Italia nella quale abbiamo presentato le liste)
  2. per l’altra metà (dove ALI non ha presentato liste) occorre investire ancora pazientemente incoraggiando i militanti, poiché a breve avranno una seconda chance
  3. l’analisi del voto evidenzia che i voti di ALI sono “sparsi” uniformemente e non a “grumi”
  4. ciascun grano di sale deve cominciare a “salare” la propria cerchia familiare e parrocchiale
  5. ALI deve prendere contatto con i vertici dei movimenti religiosi e presenta il suo programma
  6. ALI può contattare i vertici della Chiesa che condividono l’azione politica svolta dal movimento (es. Card. Caffarra, Mons. Negri etc)

Cominciare quanto prima ad agire è necessario, considerato il quadro politico assai instabile.