Carissimo fratello in Cristo padre Livio, ti scrivo per esprimerti la mia totale condivisione e la mia gratitudine per la missione di testimonianza cristiana che Radio Maria promuove con successo, informando e formando alla verità rivelata in questa nostra epoca decadente in cui stiamo perdendo la civiltà che ci ha donato la certezza e l'orgoglio di essere persone depositarie di valori non negoziabili alla vita, alla dignità e alla libertà. Ho reso più volte testimonianza della mia conversione dall'islam al cattolicesimo anche nei raduni mariani di fronte a decine di migliaia di fedeli che hanno in Radio Maria il loro riferimento di certezza nell'ispirazione cristiana.

Questa Europa materialista e relativista ha perso ogni riferimento valoriale e identitario, non sappiamo più chi siamo, ci vergogniamo delle nostre radici giudaico-cristiane, mettiamo sullo stesso piano tutte le religioni svilendo la fede nel Dio che si è fatto Uomo, svendiamo la nostra civiltà favorendo sia la speculazione finanziaria globalizzata sia l'invasione del radicalismo islamico.

Dopo il dono del battesimo ricevuto nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008 dalle mani del Santo Padre, ho maturato la scelta di dimettermi dalla vice-direzione del Corriere della Sera per assumere la missione di tradurre in opere buone ciò in cui credo e ciò che affermo negli scritti e negli interventi pubblici. Il mio impegno in politica vuole sostanziare il sodalizio tra la verità, i valori non negoziabili e le opere buone, che ci consente di ergerci a testimoni credibili di fede e ragione quando ciò che affermiamo corrisponde a ciò in cui crediamo e si traduce in ciò che facciamo.

Partecipo in modo del tutto autonomo alle Elezioni nazionali del 24 e 25 febbraio con il movimento valoriale, culturale e politico Io amo l'Italia, il cui logo mostra la bandiera italiana con una grande croce stilizzata gialla che simboleggia l'identità cristiana dell'Italia. Siamo l'unico soggetto politico che si presenta pubblicamente e inequivocabilmente alle Elezioni come il Fronte dei valori non negoziabili, perché siamo convinti che ci troviamo di fronte a un bivio: o ci rassegniamo a sottometterci alla dittatura finanziaria, relativista, mediatica e partitocratica che svuota la persona come depositaria di un valore intrinseco riducendoci a semplici strumenti di produzione e consumo della materialità, oppure ci mobilitiamo per riscattare la pienezza della nostra umanità e civiltà attraverso i valori non negoziabili della sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale, della centralità della famiglia naturale nella costruzione sociale, della dignità della persona, della libertà religiosa e educativa.

So che da anni segui con interesse e condivisione i miei interventi che pubblicavo prima sul Corriere della Sera e ora su Il Giornale. Ciò per me rappresenta motivo di conforto e di certezza sulla bontà di una missione che ci accomuna nella condivisione della fede in Gesù e dell'intercessione della Vergine Maria.

Il mio auspicio è che la voce che, all'insegna dell'esortazione evangelica, “sia il vostro parlare sì sì, no no”, si eleva a difesa dei valori non negoziabili trovi sostegno da parte tua e accoglienza da parte di Radio Maria. Augurandomi di poterti incontrare alla prima occasione, ti abbraccio fraternamente e ti auguro di cuore pieno successo nella missione di testimonianza della nostra fede cristiana.

 

Magdi Cristiano Allam

(Milano, 6 febbraio 2013)